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CORSO MMG A 40 ANNI. SCELTA O FALLIMENTO?

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9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #200706 da einaz80
Si stanno delineando tante di quelle che secondo me sono grandi sacrosante verità ... non so da dove partire per primo.

I grossi difetti citati da Guido T. sono gli stessi che vedo io, però guai a parlare in giro di DIPENDENZA, ti viene risposto che ne verrebbe rovinato il rapporto di fiducia medico-paziente, bla bla bla.

Davvero non capisco il sistema attuale, un ibrido che soltanto una mente italica poteva partorire, e chi è un po' dentro le cose sa perfettamente di cosa sto parlando. Sei un libero professionista che si paga affitto e bollette, però devi aprire l'ambulatorio tutti i giorni, pena l'interruzione di pubblico servizio, anche se non hai un paziente.

Voglio dire ... il dipendente ha il problema che "dipende", ma ha anche tante tutele che possono tirare sù il morale rattristito dal sentirsi subordinato ... il libero professionista puro paga l'ampissima libertà con l'assenza di tutele. Si può sapere quale mente perversa ha ideato il "libero professionista convenzionato"?

Ironia di tutte le ironie, la "sorella" continuità assistenziale, pur accomunata dall'avere pochissime tutele, ha molte più caratteristiche da renderla analoga ad una dipendenza, a partire dall'orario fisso e dal materiale e locali forniti dall'asl.

Quanto alla specialità, non è di certo un'invenzione della Lorenzin, in praticamente tutta Europa è già così. Se vogliamo anche in questo ambito continuare a fare "a modo nostro", continuando con un corso regionale, declinato in venti realtà regionali diverse, facciamo pure. Non mi stupisce più di tanto, risulta in linea con l'ambiguità ed approssimazione che noto in tutto ciò che concerne l'assetto organizzativo della medicina generale italiana.
Ultima Modifica 9 Anni 10 Mesi fa da einaz80.

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9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #200707 da Guido T.
Risposta da Guido T. al topic CORSO MMG A 40 ANNI. SCELTA O FALLIMENTO?
Non posso che condividere, ringraziarti e aumentarti il karma: sono contento che esistano colleghi intelligenti e arguti.

Una dipendenza costerebbe allo Stato molto di più: dovrebbero fornirti di ogni cosa (locali, attrezzature -auto compresa-, linee telefoniche, donna delle pulizie, infermiera, ecc.), contributi pensionistici al 100%, probabilmente anche assicurazione (che ora è a nostro carico), indennità di malattia come i normali dipendenti, infortuni sul lavoro e "in itinere", tredicesima, ferie retribuite e trattamento di fine rapporto. E dovrebbero offrire le stesse garanzie anche a chi ha zero mutuati, a chi ne ha 50 o a chi ne ha cento. Ovviamente con un aumento di compensi man mano che aumenta il carico di assistiti, oppure, in un sistema diverso (che io riterrei comunque più equo e più motivante di quello attuale) man mano che aumenta il carico di accessi ambulatoriali e domiciliari: mi ricordo infatti che io agli inizi, con 2-300 mutuati di quelli "tosti" (leggi: molto malati, ma anche molto noiosi, molto assidui e molto pretenziosi) lavoravo quasi quanto ora che ne ho 1000, ma "normali"!

Con il sistema attuale tutto viene lasciato alla "buona volontà" del medico, che però (a meno che non sia un folle) non ha il minimo interesse a gravarsi di responsabilità o di compiti aggiuntivi non esplicitamente richiestigli: al medico di famiglia, oggi come oggi, conviene rischiare il meno possibile (tanto lo stipendio non cambia) e demandare ad altri (specialisti e ospedale) le decisioni e/o le terapie più impegnative e rischiose. Che interesse ho io a tentare di curare una disidrosi con la ciclosporina? Giusto per rischiare una bella denuncia se capita qualcosa al paziente? Perché devo seguire un paziente con l'artrite reumatoide se posso affidarlo ad un reparto di reumatologia? Perché devo tentare di palpare una milza ingrossata quando esistono ecografisti ed esami come la RMN?

Quindi il lavoro del MMG si riduce quasi sempre ad un arrivare a fine mese per ritirare lo stipendio, cercando di accontentare comunque il paziente, magari con qualche discorso becero e qualche pacca sulla spalla, ma in realtà cercando (e giustamente) di fare il minimo indispensabile, e di arrivare così a fine carriera senza finire in qualche tribunale, dati i tempi che corrono.

Ma, evidentemente, anche così (con un costo per cittadino attorno ai 3 Euro mensili !!!), la figura del MMG pare costare troppo allo Stato.
Ed è per questo che vogliono metterci mano, cercando di farci lavorare di più, ma con gli stessi soldi di prima: e qualche nostro collega, tanti per la verità, accetterebbero di buon grado questi ipotetici cambiamenti, sperando (come sempre accade in epoca di cambiamenti) di trarne guadagno.

Io credo che sarà comunque difficilissimo riuscire a mettere mano al nostro lavoro senza una radicale modifica del nostro tipo di compenso. Come si può sperare di organizzare un gruppo di 20 medici, quando, fra questi medici c'è (necessariamente) chi ha 20 mutuati e "guadagna" 50 Euro al mese e chi ne ha 1500 e di Euro ne guadagna 6000?

Non so se questo sia un male o un bene, ma la vedo dura riuscire a costringere chi ha 20 o 50 o 100 assistiti, a turnare, con uno stipendio in passivo (perché così è fino a che non si raggiungono i 200-300 assistiti!) in una ipotetica "mega-struttura", fisica o virtuale che sia, con colleghi a 1000 o più mutuati... Io stesso, con uno stipendio da 1000 mutuati, mi rifiuterei di turnare in una ipotetica "casa della salute" a pari carico orario con chi ha uno stipendio da massimalista!

Credo quindi che, a meno di una vera e propria rivoluzione (che però lo Stato non vuole, dato che il dipendente gli costerebbe troppo!), nessuno riuscirà a stravolgere il nostro mestiere ancora per parecchi decenni.
Ultima Modifica 9 Anni 10 Mesi fa da Guido T..

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9 Anni 10 Mesi fa #200708 da lololo

Velasco ha scritto:

lololo ha scritto: Personalmente ho sempre trovato il lavoro del MMG poco stimolante professionalmente. Studiare le cure primarie senza approfondire nulla e senza essere ferrati in nessun campo, limitando le proprie conoscenze a quelle universitarie e potendosi migliorare solo con la pratica e l'esperienza, lo trovo demotivante.
Non mi convince nemmeno la creazione di una scuola di specialità..perchè mai? in cosa scusate? una specialità cosi esiste già e si chiama medicina interna. L'unica cosa che andrebbe veramente fatta è ristrutturare il corso rendendolo davvero un lavoro e, a quel punto, chiedere un aumento della paga (che non sarebbe giustificabile in questo momento date le mansioni, orari e responsabilità attuali).


Penso che un corso serio in Medicina Generale possa servire proprio ad estirpare il pregiudizio che tanti hanno verso questo settore e che tu hai espresso nel tuo post.
Che poi possa piacere o meno è soggettivo, ad alcuni ad esempio non piace specializzarsi perché non gradiscono focalizzarsi solamente su un piccolissimo campo del sapere medico.

Che lo si chiami corso o specializzazione in MG poco importa, l'essenziale è che la MG non venga chiusa nel recinto dell'Università che è quanto di più lontano si possa immaginare dalla realtà del territorio (tanto che finché non si esce dall'università neanche si sa cosa sia la MG).


Eh appunto Velasco. Il corso andrebbe decisamente ristrutturato per renderlo veramente qualcosa di serio e formativo. Solo così potrebbe diventare un percorso ambito. Per come è adesso potrebbe anche non esistere.
Certo che è una questione soggettiva però è un dato di fatto che la maggior parte dei neolaureati trovi la professione del medico di base poco stimolante. Personalmente lo farei volentieri ma con comunque una specializzazione alle spalle in modo da avere un settore in cui essere particolarmente ferrato.
Essere specializzato comunque non significa assolutamente avere una conoscenza limitata ad un settore e basta. Moltissime specialità hanno ampissime conoscenze di medicina interna che nessun medico di base può avere.

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9 Anni 10 Mesi fa #200711 da einaz80
A Guido T:

grazie mille, ricambio con karma :-) Non sapevo questa cosa del forum

Sei sicuro che la dipendenza costerebbe di più?
Non trovi che il sistema attuale del "rimborso", cioè tu fai qualcosa (ad esempio fai l'enorme sforzo di collegarti ad internet e farti un indirizzo email) e ti viene dato un indenizzo, alla fine faccia lievitare il tutto?

Prendiamo la continuità assistenziale, che sicuramente non è un settore su cui lo Stato hai mai investito granché; lasciamo da parte il discorso mutua e ferie, ma per il resto, almeno dalle mie parti, l'ASL si paga autovetture, assicurazione RC e INAIL del conducente, locali, riscaldamento, altre bollette, materiale. Mi chiedo, se davvero la "pseudo"-dipendenza fosse così cara, perché non sono intervenuti su un settore così poco interessante per lo Stato per rendere il medico più autonomo (seguendo il tuo ragionamento) e quindi facendo ricadere su di lui le spese?

L'opinione che mi sono fatto, forse sbagliando, è che il sistema attuale della medicina generale faccia comodo NON tanto allo Stato quanto alla Categoria, ovvero al 90% di essa, ovvero a ultracinquantenni quasi sessantenni che col sistema convenzionato hanno potuto continuare a fare libera professione (dentisti in primis) mantenendo un'attività molto libera in termini di orari e (come giustamente fai notare tu) impegno professionale.

La continuità assistenziale, essendo assai poco appoggiata a livello sindacale rispetto all'assistenza primaria, ha potuto sviluppare invece un sistema molto più vicino alla dipendenza.

Secondo me, se si volesse, si potrebbe ridurre un po' il massimale, magari non far guadagnare 6000 euro ma 4500 ai massimalisti e lasciare allo Stato il compito di fornire alcune cose (perché nei posti disagiati gli ambulatori comunali magicamente compaiono?!?) ... si avrebbe una distribuzione più equa dei pz, un carico di lavoro meglio distribuito, un contratto di lavoro un po' meno astruso.

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9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #200712 da einaz80

lololo ha scritto: Eh appunto Velasco. Il corso andrebbe decisamente ristrutturato per renderlo veramente qualcosa di serio e formativo. Solo così potrebbe diventare un percorso ambito. Per come è adesso potrebbe anche non esistere.
Certo che è una questione soggettiva però è un dato di fatto che la maggior parte dei neolaureati trovi la professione del medico di base poco stimolante. Personalmente lo farei volentieri ma con comunque una specializzazione alle spalle in modo da avere un settore in cui essere particolarmente ferrato.
Essere specializzato comunque non significa assolutamente avere una conoscenza limitata ad un settore e basta. Moltissime specialità hanno ampissime conoscenze di medicina interna che nessun medico di base può avere.


Il tuo discorso, permettimi, mi sembra un po' a rischio di generalizzazioni approssimative.

"Che nessun medico di base può avere" mi suona davvero un po' eccessivo, non è mica un sistema a caste per cui se "nasci" medico di base non potrai mai essere nient'altro.

La realtà dei fatti dimostra il contrario, considerando che:
1) molti attuali medici di base sono specialisti in almeno un'altra disciplina
2) parecchi iscritti al corso MMG, ed il loro numero aumenta di anno in anno, sono specialisti in altre materie

La verità è che la medicina generale è un campo che nei prossimi anni subirà un ricambio generazionale vertiginoso offrendo grandi prospettive lavorative, a prescindere dall'appetito o meno che possa suscitare nei neolaureati. Purtroppo il corso MMG è anche secondo me PENOSO.

Ma mischiare il fatto che il corso MMG faccia pena col fatto che la medicina generale sia poco appetibile perché troppo generica mi sembra un collegamento logico un po' ardito.

Dipende tutto dall'organizzazione della formazione.
Ultima Modifica 9 Anni 10 Mesi fa da einaz80.

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9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #200713 da Guido T.
Risposta da Guido T. al topic CORSO MMG A 40 ANNI. SCELTA O FALLIMENTO?
Resto fermamente convinto che la dipendenza costerebbe molto di più allo Stato. Almeno il doppio, ma probabilmente anche 3-4 volte tanto!
Pensa che così lo Stato se la cava dando al medico, sia che quello sia un massimalista sia che quello abbia solo un mutuato, poco più di tre euro al mese per assistito. Magari lordi sono anche 4, ma poco cambia.
Prova a dare 4 euro ad un lavavetri e a dirgli: per questi 4 euro tu sei a mia disposizione per un mese, mi tieni aperto un baracchino all'incrocio, e mi lavi i vetri tutte le volte che voglio... sia all'incrocio dove tu lavori, sia a casa mia quando ho poca benzina o poca voglia di muovermi... E se un giorno che hai la febbre qualcun altro non ti apre il baracchino all'incrocio tu ti becchi una bella denuncia per interruzione di pubblico servizio! Cosa ti risponderebbe quel lavavetri?

E qui non parliamo di lavavetri, ma di persone laureate che, per diventare medici di base, hanno prima studiato, e poi lavorato, in media, fino ai 30-35-40 anni di età, e che maneggiano non una spugna e del detergente, ma la salute di centinaia di persone!

Inoltre, se si passasse a regime di dipendenza, lo Stato sarebbe costretto a pagare anche quei giovani medici senza mutuati che adesso si vedono costretti a tenere aperto uno studio lavorando in passivo!

Prendi un giovane MMG che si prende cura di trecento persone. L'ASl gli versa di netto circa 1000 Euro in busta paga e con quei soldi il giovane medico deve provvedere a tutto. L'ASl paga parte dei contributi fin da subito, questo è vero, e quindi quel medico verrà a costare allo Stato circa 1300-1400 Euro o poco più.

Immagina se quello stesso medico fosse a regime di dipendenza.
I 1000 Euro che ora guadagna (ma che poi spende quasi tutti per mantenere lo studio!) andrebbero subito raddoppiati, considerando i contributi totali da versare: 2000 Euro.
A questi 2000 Euro bisogna ancora aggiungere tredicesima: 2200 Euro e liquidazione, che per ora lasceremo stare, ma che sappiamo esisterebbe in regime di dipendenza.
Poi mettici le ferie retribuite, almeno 1 mesetto come tutti i "cristiani": 2400 Euro.
Poi mettici eventuali assenze per malattie e la necessaria organizzazione supplementare che questo diritto comporterebbe.

A quelli dovresti infine aggiungere tutto il resto, che ora viene pagato con i soldi del medico: studio, attrezzature, telefono, auto (perche no!), assicurazione. E i medici di base, in una cittadina media, sono 30-40-50!

Come fai a dire che costerebbe meno?

Prendi un medico medio, che, con un migliaio di mutuati, prende 3500 Euro (ancora parzialmente lordi) in busta paga. Parliamo del MMG medio: a 1000 assistiti.
Se quel medico si da molto da fare, con parecchi extra (visite domiciliari in ADP, medicazioni, ecc.) può anche avvicinarsi ai 4000 Euro (sempre lordi), ma teniamo i 3500 come stipendio base (tanto cambia poco).

Se quel medico fosse dipendente, quei 3500 Euro sarebbero netti (di meno non puoi certo dare a chi ti segue la salute di 1000 persone!) e quindi la spesa per lo Stato, considerando contributi, tredicesima, liquidazione e ferie, sarebbe di almeno 8-9000 Euro a medico, diventando addirittura astronomica per i medici a 1500 mutuati.
E lo Stato dovrebbe infine pensare anche a studi medici, automobili (almeno una per ogni medico!), assicurazioni, arredamento degli studi, pulizie, ecc. ecc.: problemi che, al momento, manco gli passano per l'anticamera del cervello...

E' insostenibile la tesi secondo cui un MMG "dipendente" costerebbe di meno!

Discorso Guardia Medica.
Adesso ci sono i cellulari e i Pc portatili, ma la GM è nata storicamente quando c'erano solo i telefoni fissi.
Come potevi organizzare tale servizio se non con una sede unica?
Tieni presente che una sede unica per la GM è fattibile con poco o niente, mentre per la Medicina di Famiglia, in una cittadina media di 50 mila abitanti, dovresti costruire almeno 2-3 sedi diverse per gruppi di medici, e, soprattutto, dovresti prima cacciare da casa loro 50 medici di famiglia! Improponibile!

Nella mia provincia l'Asl non ci ha mai dato autovetture per la GM, ma si usava sempre la propria. Cosa vuoi che costino un paio di stanzacce con un letto ognuna e un telefono? Uno studio medico di MG deve invece avere come minimo sala d'attesa, finestre, mobilio, armadi, lettino per le visite, scrivania, ecc. Vuoi mica paragonare le due cose? Il gabbiotto dove le Asl in genere fanno dormire le GM in qualche ala ospedaliera, con uno studio di medicina generale? E se lo studio di medicina generale dovesse poi gestire flussi di 10 o 20 mila assistiti (normale se nei Gruppi di Cure Primarie confluiranno fino a 20 MMG) diventerebbero indispensabili anche segretarie e infermiere, sempre a carico totale dello Stato, in un regime di dipendenza...
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