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CORSO DI OMEOPATIA: SEGNATEVI
la medicina è in continua evoluzione e non c'è nulla da scartare in maniera aprioristica, altrimenti diventiamo dei semplici esecutori del pensiero, giusto o sbagliato che sia, di qualcun altro..io non conosco l'omeopatia e non la denigro, nè la esalto...semplicemente, non ne so nulla e mi astengo da ogni commento negativo
Il tuo approccio è corretto, ma quando vorrai approfondire l'argomento ti accorgerai di quanto ci sia poco di scientifico nei principi omeopatici.
È proprio questo l'errore di fondo che vedo: il tentativo che sta facendo l'omeopatia di scimmiottare la medicina "tradizionale" utilizzando un metodo scientifico che non può assolutamente appartenergli. Va bene finché rimane entro i limiti formali di una fede/religione/filosofia, ma non può cercare di giustificare il suo funzionamento con criteri scientifici, è un vizio epistemologico... è come voler spiegare l'esistenza degli dèi con principi di farmacodinamica o al contrario il funzionamento di un farmaco con qualche mistero esoterico. Ogni branca ha la sua metodologia.
I molti che si affidano all'omeopatia non sono idioti o creduloni (e a volte neanche "lucrativi"), sono semplicemente credenti. Non c'è niente di male in questo, a patto che ciò non vada ad inficiare la professione medica creando un disservizio, come ad esempio già succede a mio avviso con la famosa obiezione di coscienza.
Come un avvocato non può applicare il codice di Hammurabi per esercitare la sua professione, così un medico deve astenersi da pratiche prive di fondamento scientifico visto che è un professionista, non un sacerdote curatore.
E con questo, ripeto, non mi permetto di affermare che l'omeopatia non abbia un fondamento, semplicemente non è un fondamento di tipo scientifico.
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..apprezzo il tuo intervento, perchè è fatto da una persona che vuole realmente discutere e scambiarsi opinioni...mi dà fastidio chi attacca e basta, dimostrando limiti, che tutti abbiamo, ovviamente, ma che dobbiamo sforzarci di superare...col dialogo, ovviamente..
..forse rischio di andare ot con il mio intervento, ma ritengo giusto che si continui con questa discussione, in questo od in un altro topic..anzi, inviterei più persone a discutere su questi argomenti, sia che siano pro che contro...
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A mio parere non si può paragonare un trapianto d'organo con una benedizione fatta con l'acqua santa (a cui io assimilo l'omeopatia per estremizzare l'esempio)... il primo seppure all'epoca non fosse raccomandato da linee guida di certo non era privo di un razionale scientifico ma rappresentava addirittura una grande conquista della ricerca biomedica, la seconda invece semplicemente non è scienza.
E lo stesso per i vaccini... è come se adesso qualcuno proponesse di trattare le ulcere gastriche con una bella pera di aspirina. Tutti gli daremmo del pazzo ma riconosceremmo di trovarci sempre nell'ambito biomedico, pronti a confutare scientificamente la sua ipotesi.
Quando invece si parla di memoria dell'acqua... sconfiniamo in altri campi.
Sono realtà che appartengono a mondi diversi, non vedo neanche il motivo per cui si debba fare un confronto visto che partono da basi totalmente differenti... mi sembra insensato. Tu stesso parli di progresso "della medicina" e di "scienziati", non di curatori o stregoni o "sacerdoti del benessere".
Io adoro i concetti di ricerca, sperimentazione, evoluzione, però ho scelto di rimanere nell'ambito della scienza biomedica. Lascio ad altri occuparsi di ricerca morale e religiosa.
Concordo pienamente sul fatto che vada approfondita qualunque esperienza empirica si dimostri efficace dal punto di vista terapeutico senza alcun pregiudizio (e se il basilico funziona, chi se ne frega delle linee guida!), ma non mi pare proprio che al momento l'omeopatia ci rientri, in attesa di vedere qualche studio serio e/o statisticamente rilevante che mi smentisca.
Ben venga la libertà di cura, però ricordando sempre che in un certo senso siamo anche "esecutori" della nostra disciplina in quanto professionisti, al pari appunto di un professionista forense: un avvocato non ha libertà totale di difesa, deve rispettare i limiti della propria professione, altrimenti arriverebbe anche alla falsa testimonianza, a falsificare prove e perché no all'eliminazione fisica dell'accusa. È pericoloso non porre limiti alla libera interpretazione di "cura", perché anche se quasi sempre il comune buon senso riesce a guidare correttamente esistono pur sempre gli "invasati".
Lungi da me condannare al rogo i sostenitori dell'omeopatia, quello che contesto è che la si confonda con qualcosa di scientifico e a volte la si voglia spacciare come una medicina vera, come se ci fosse una reale farmacodinamica alle spalle o un razionale biologico: non è così, l'omeopata non esercita la professione medica, al massimo può considerarsi un curatore (aggiungendo come aggettivo personalissimo "sedicente", nella speranza di potermi rimangiare un giorno questa mia opinione riguardo la sua efficacia).
A ciascuno il suo!
Anche il conforto di un amico può avere effetto terapeutico, non per questo ci prendiamo la briga di chiamarlo "dottore" o di cercare una spiegazione biologica/razionale/scientifica alla frequenza di risonanza della pacca sulla spalla che ci ha dato.
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Personalmente non ho nulla in contrario nello sperimentare nuove terapie, sempre però avvalendoci della metodologia scientifica e soprattutto valutandone sempre scientificamente i risultati, nel caso dell'omeopatia mi pare manchino questi fondamentali.
Cmq è solo la mia opinione non voglio polemizzare!
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Alt, non rigirare la frittata... qua nessuno mette freno a nuove ipotesi o progressi, però le cose vanno dimostrate. E da che mondo e mondo l'onere della prova è di chi propone una novità... se durante la pratica notiamo qualcosa di diverso da quello che abbiamo studiato sui libri dobbiamo approfondirlo, studiare il fenomeno e vedere se è davvero così...non possiamo prenderlo per buono e stop solo sulla base della nostra (per forza di cose) limitata esperienza. Quello sì che sarebbe un atteggiamento acritico. L'omeopatia esiste da 200 anni e non esiste ancora uno straccio di prova tangibile della sua efficacia. Punto.ascolta, Lumy, ma mi spieghi che ha di scientifico il tuo ragionamento? ...che vuol dire se io ho studiato tanti anni una cosa allora ci devo continuare a credere per forza altrimenti rinnego me stesso/a?...noi studiamo su testi scritti da altri e ci fidiamo, no? (ho semplificato al massimo il concetto, ovviamente )...se durante la pratica medica noi constatiamo qualcosa di diverso da quello che ci hanno insegnato, non dobbiamo tenerne conto? o dobbiamo applicare, come vorrebbero sempre più, delle linee guida acriticamente così da pararci le terga se qualcosa non va nel verso giusto? la medicina è in continua evoluzione e non c'è nulla da scartare in maniera aprioristica, altrimenti diventiamo dei semplici esecutori del pensiero, giusto o sbagliato che sia, di qualcun altro..io non conosco l'omeopatia e non la denigro, nè la esalto...semplicemente, non ne so nulla e mi astengo da ogni commento negativo, proprio perchè non sono competente in questo argomento...e se questo vale per qualunque branca medica (un cardiologo, che sò non si mette a discutere di una determinata tecnica chirurgica ortopedica) perchè non deve valere per l'omeopatia o per altre medicine, cosiddette non convenzionali?...ricordo a chi non lo sapesse, che milioni di individui si curano con medicine non allopatiche anche in europa, anche perchè ci sono tanti stati europei, tra cui svizzera, austria e paesi scandinavi, in cui queste medicine sono convenzionate dal loro sistema sanitario...ripeto convenzionate...ci sono corsi, sia in italia che in europa, patrocinati da ordine e svolti in università...milioni di colleghi idioti e lucrativi? ...
Come ho già detto non è necessario avere esperienza in un ramo per poter mettere in discussione una data terapia o processo... è sufficiente guardare ai fatti. Per citare il tuo esempio un cardiologo può benissimo discutere di una tecnica chirugica ortopedica se si studia la letteratura... e fare un mazzo così all'amico ortopedico che magari opera con una tecnica di 30 anni fa e va peggio di quelle più recenti. Posso farti un esempio più in tema con la medicina generale: lo screening pre-pillola. Qualunque mmg vagamente aggiornato sa che non serve a nulla in assenza di familiarità per trombosi o altre condizioni predisponenti, eppure la maggior parte dei ginecologi continua a prescriverlo a urbi et orbi.
E poi da quando in qua il numero di persone che sceglie una cosa è indice di qualità o efficacia? Guarda quante persone in Italia fanno uso di cocaina o guardano il grande fratello...
Contrari all'omeopatia? Ma dove sta scritto? In una metanalisi i lavori non si scelgono in base ai risultati, ma alle ben determinate caratteristiche di qualità dello studio... (tant'è che non è raro trovare metanalisi che raccolgono studi con ogni tipo di risultato). Forse se sono stati presi in esame studi che negano superiorità dell'omeopatia rispetto al placebo è perchè gli studi che dimostrano efficacia dell'omeopatia fanno metodologicamente pena (vedi quelli postati da bogdani... studi con 14 pazienti e tutti con caratteristiche diverse). Sto ancora aspettando che mi postiate uno studio ben fatto (magari un trial randomizzato in doppio cieco) che dimistri un'efficacia superiore al placebo... ah già, ma che stupido... tutta la letteratura scientifica è al soldo delle multinazionali del farmaco. La Boiron invece è una onlus... ma poi sei così sicura che l'omeopatia faccia guadagnare poco o nulla? Il già citato oscillococcinum costa oltre 30 euro per 30 dosi... è fatto con cuore e fegato d'anatra diluiti 1 a 100 per 200 volte. Con pochi grammi di cuore e fegato si possono produrre quintali di prodotto finito, e il bello è che la cosa non richiede chissà che tecnologia, anzi, si potrebbe produrre tranquillamente in un laboratorio casalingo con notevole profitto. Ti sfido a produrre in casa delle compresse di enalapril da 5mg (che si vende a circa 3 euro per 28 compresse)... se l'omeopatia avesse una vaga efficacia ti assicuro che alle multinazionali del farmaco converrebbe eccome produrre rimedi omeopatici!vorrei aggiungere un'altra cosa per attilio: io li ho letti i tuoi link e riportano a dichiarazioni, lettere di ,non discuto, anche illustri scienziati...c'è un lavoro di metanalisi, che come ben sai, analizza studi già fatti e contrari all'omeopatia..il cosiddetto effetto bias, che, appunto ben conosci e che riguarda ogni studio ...un'azienda farmaceutica o non pubblica un lavoro che va a proprio svantaggio, o recluta determinati soggetti da esaminare, o seleziona criteri che riportano ai risultati che si vogliono ottenere...no?...con questo non voglio screditare tutti indistintamente i lavori scientifici che si fanno, ci mancherebbe altro...ma appunto, come anche tu sai tenerne molto in conto...e anche che non c'è convenienza a sostenere tesi o rimedi che fanno guadagnare poco o nulla..altrimenti perchè sarebbe difficile reperire farmaci per patologie rare?
Se l'industria del farmaco avesse tutto questo potere sulla letteratura scientifica non si vederebbero lavori come questi:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22933387
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22392829
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22745572
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22697595
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20488911
e potrei andare avanti ancora a lungo...
Poi spiegami una cosa...
"quello che dici non è vero, non perchè lo dico io, ma perchè ci sono lavori scientifici a iosa che lo confermano e se ti prendi la briga di visitare il sito che ho postato nel mio intervento precedente ne trovi quanti ne vuoi, oltre a visitare i link che ha postato Nucola Scruson, che riporta lavori tratti da pubmed (non dal sito di topolinia)"
"si tratta solo di una tua opinione non supportata da alcun dato scientifico"
parole tue prese da un'altra discussione... com'è che i lavori scientifici sulla dieta vegetariana vanno bene e quelli sull'omeopatia sono affetti da bias?
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