2 maggio 2012 - ore 13,03
[size=14pt]I medici in formazione di medicina generale chiedono la detassazione delle borse di studio[/size]
Il Sindacato dei medici italiani (Smi), con una lettera del responsabile nazionale medici in formazione in specifica in Medicina generale, Pietrino Forfori, si rivolge al presidente del Consiglio e ministro dell'Economia, Mario Monti, al ministro della Salute, Renato Balduzzi e al presidente dell'Osservatorio nazionale sulla formazione in Medicina generale, Gianfranco Gensini, per chiedere che venga sanata «un'ingiustizia che colpisce in modo discriminatorio i giovani medici in formazione della medicina di famiglia: la tassazione delle borse di studio».
Lo Smi annuncia anche la richiesta di un diverso e più adeguato contratto di formazione per il settore e appoggia tutte le proteste in corso in tutta Italia e alla prossima manifestazione nazionale dei futuri medici di famiglia dopo quella del 16 aprile scorso.
Nella lettera, Forfori, ricorda le recenti polemiche sul tentativo di introdurre «un diverso, e ingiusto, meccanismo di tassazione delle borse di studio dei medici specializzandi (di pertinenza Miur), poi ritirato», uno scontro, sottolinea, che «ha riportato ancora una volta l'attenzione sull'assurda pretesa dello Stato di reperire risorse da quello che è un contributo agli studi e non una retribuzione dei giovani medici».
«Non solo - continua il dirigente Smi - l'emendamento, poi modificato, ha anche messo in evidenza che un settore dei medici, cioè quello in formazione specifica in Medicina generale,di pertinenza del ministero della Salute, subisce già questo trattamento penalizzante e discriminatorio».
Lo Smi, quindi chiede «di dare un segnale chiaro rispetto a questo gravoso nodo». «Crediamo - aggiunge Forfori - che un medico impegnato nella sua formazione, che sia in un ospedale o in uno studio di medicina generale, debba essere considerato una risorsa per il futuro del nostro Ssn e non una voce di cassa, per riscuotere imposte».
Per questa ragione lo Smi chiede la detassazione di ogni tipologia di borsa di studio per i medici in formazione post laurea in quanto contributo agli studi e non retribuzione.
E il sindacato ritiene sia fondamentale uniformare tutti i contratti di formazione post laurea.
Intanto prevedendo anche per i medici del triennio di formazione specifica in medicina generale, attività professionalizzanti remunerate. Poi, «al pari dell'intramoenia degli specializzandi, la possibilità di attività professionali extra corso anche per i medici in formazione specifica in medicina generale».
«Infine - conclude nella lettera, Forfori - auspichiamo che i ministri competenti investano l' Osservatorio nazionale sulla formazione in medicina generale di specifico mandato per definire un percorso legislativo che recepisca queste proposte».
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