Prima sostituzione

Concordo, io dico ai pazienti che se vogliono la prescrizione devo vedere in faccia l'interessato... E gli faccio capire che è nel loro interesse e non solo nel mio!

...o, in alternativa, mi devono portare prescrizione di uno specialista o di un altro collega che ha visitato il paziente.

Io, da non specialista ma "pratico" dell'ortopedia, ho prescritto a un amico una RMN per un trauma, dato che sospettavo una lesione a carico della cartilagine femorale mediale...mrisultato: lesione subcondrale a carico del femore.

Unica cosa: fatta infiltrazione di PRP, mi ha fatto canalizzare di brutto, ha avuto una reazione infiammatoria imponente... Forse è meglio l'acido ialuronico in questi casi...

Tornando alla domanda cruciale: paziente iperteso in terapia con betabloccante... Attacco asmatico: cosa somministrare e come?

dokke ha scritto: Tornando alla domanda cruciale: paziente iperteso in terapia con betabloccante... Attacco asmatico: cosa somministrare e come?

Fai tutto quello che si deve, indipendentemente dal beta bloccante: un paio di puff di Ventolin (che te frega se è un beta2 agonista?) + cortisone IM o in vena o per bocca se non è un'emergenza.

Non sono uno pneumologo, ma non vedo dove stia il problema. :oops:

Ok allora ho agito correttamente... Ho dato un paio di puff di ventolin thanks

Oggi mi hanno chiamato per una visita domiciliare.

Pz riferisce
Diarrea
Una sensazione di ripienezza dello stomaco
Leggera vertigine anche se stava in piedi senza problemi e non aveva avuto alcun episodio di vomito.

Mi ha riferito poi un leggero fischio all orecchio dicendomi che è una cosa che gli veniva spesso ed era stato anche dall Orl ma non ha saputo dirmi quale diagnosi era stata fatta

Per via del acufeni ero indeciso se ricoverarlo o meno.
visto le condizioni generali erano buone stava seduto senza alcun problema. Beve acqua senza problemi. E si alimenta anche se poco perché riferisce una mancanza di appetito. Ho deciso di attendere un giorno come si evolve la situazione e casomai prescrivere un ulteriore visita Orl se i sintomi non recedono.

Ho fatto bene o avrei dovuto proporre il ricovero in ogni caso?

Guido T. ha scritto:

Darkrocker ha scritto: - Ad un pz a cui è stato fatto un certificato di malattia online, che (per es. per vacanze o altri motivi) varia località (regione), come ci si regola?! Si invia dai colleghi di guardia medica (per la continuazione, che cmq sarà possibile di giorno in giorno?!) o si usa la "reperibilità") sul sistema TS?

Grazie a tutti.

Per quei pazienti che sono in malattia, ma che variano di reperibilità, tu non devi fare niente.
Manderanno loro un fax o un telegramma o quel che vogliono a Inps e a datore di lavoro.

Se invece devono proseguire la malattia, in una località che non è più di tua competenza (es. casa di vacanza o simili), dovranno rivolgersi loro al medico che vogliono (=medico di base di quella località), ma tu non potrai più certificare niente, a meno che tu non voglia andare a visitarli (la visita è d'obbligo anche per un prolungamento di malattia) fino alla loro villetta di campagna. Se invece vengono da te in studio non c'è problema: marchi "visita ambulatoriale" e specifichi la loro reperibilità, che è diversa dalla residenza.

Scusami Guido... ti spiego: io dovevo proseguire la malattia (il primo certificato l'ho fatto partire io), ma il pz (seppur la patologia esiste!ha anche un certificato ospedaliero che prescrive riposo assoluto) ha cambiato località (si è spostata di regione) ma momentaneamente... non avrà un nuovo MMG, ma tra 10 giorni ritornerà qua... quindi bisogna inviarre alla guardia medica?! grazie.


caspita dooke, utile con l'aggiornamento data in automatico... che tra mille visite un errore può scappare. Comunque secondo me ti sei regolato bene. Forse pure per le BZDZ, se aveva anche ansia e non solo problemi di sonno (IL PZ DI FRONTE LO AVEVI TU, IN QUEL PRECISO MOMENTO!La medicina di pareri col senno di poi non esiste tanto!sono molto scettico su roba tipo tele-medicina, e falsi entusiasmi simili)... invialo poi magari da un consulto specialistico se il problema persiste e dovesse ritornare...

per gli Ace-i condivido il parere esperto di Guido. In Ambulatorio allergologico molti problemi (più degli attesi) erano dati da tali farmaci; eppure è tra le prime scelte secondo le linee guida.

Rispondo a Dark per quel certificato di prosecuzione di malattia.

E' un problema burocratico/legale serio e fastidioso, che intralcia in maniera assurda il nostro mestiere e ci espone spesso a non pochi rischi: andrebbe tutto ridefinito con trattative sindacali nazionali secondo me, chiarito bene nero su bianco e noi andremmo liberati da tali problemi idioti... Spero che la vostra generazione si sappia imporre con maggior fermezza rispetto alla mia!

Il problema è questo: un certificato di malattia imporrebbe, da un lato, sempre la visita. E questo risulta evidente anche dal modulo Inps telematico che noi compiliamo col nostro PIN personale: noi siamo costretti a barrare "visita domiciliare" oppure "visita ambulatoriale". Da qui non si scappa: non esiste nessuna casella che riporti "nessuna visita, perché il paziente presenta certificazione medica di altra origine".
Nel tuo caso io non avrei proseguito la malattia, ma avrei detto al paziente di rivolgersi ad un medico della mutua nella zona in cui lui si trova. Lo so che è assurdo, ma è così: altrimenti si rischia di incappare nel reato di falso ideologico, anche se il paziente è effettivamente malato.

D'altro canto, però, se si spulciano pubblicazioni di Ordini dei Medici (per esempio di Firenze) si legge che, per emettere un certificato medico (ma non si specifica, si badi bene, "di malattia"!), si deve visitare il paziente, OPPURE basarsi su un certificato medico emesso da qualcun altro.
Se ciò fosse vero, questo ci libererebbe da ogni responsabilità, e noi potremmo in effetti certificare malattie da Bolzano anche per chi si trova in vacanza a Siracusa. Basta che quel paziente ci faccia vedere un certificato medico di qualunque natura...

Purtroppo, però, si ricadrebbe così a quanto esposto all'inizio: cioè non esistono caselle apposite da barrare sul certificato telematico e le pubblicazioni degli Ordini trattano il problema in generale, senza riferirsi esplicitamente alle malattie Inps.

E siccome il reato di falso è un reato penale, io non corro MAI rischi: o il paziente si fa visitare, o io non do MAI la malattia.

Testa al toro tagliata, ma le rogne assurde rimangono comunque sul nostro groppone, come al solito... Anche perché, di fatto, ogni medico si comporta un po' come gli gira, facendo così anche concorrenza sleale, pur di accaparrarsi qualche scelta in più :blush:

Io preferisco dormire sonni tranquilli... Ne avrei da raccontare parecchie al proposito: vari trucchi tentati da pazienti o da loro parenti che mi avrebbero potenzialmente esposto a grane bruttissime!