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Tipici dubbi e insidie durante le sostituzioni

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9 Anni 8 Mesi fa #201828 da Darkrocker

Guido T. ha scritto:

Darkrocker ha scritto: ma quindi per determinate terapie le asl garantiscono un'assistenza infiermeristica gratuita?


La mia Asl lo fa da tempo. Il servizio si chiama ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) e per ottenerlo basta mandare una mail all'Asl specificando i bisogni del paziente. Tali bisogni sono in genere: flebo, nutrizione parenterale, medicazioni, fisioterapia a domicilio.
Non si attiva un'ADI per misurazioni di pressione, intramuscolo, somministrazione di supposte o cambio di pannoloni...
Per prestazioni socio assistenziali, ma non strettamente specialistiche, come cambio pannoloni, pulizie domestiche, imboccare un paziente, ecc. potrebbe in certi casi intervenire il Comune con assistenti sociali o personale addetto.
I medici, finora, salvo possibili rare eccezioni, non si sono ancora, per nostra fortuna, mai prestati a compiti tipo somministrare supposte, tritare pasticche, cambiare pannoloni o lavare le scale... :lol:

P.S. Se vi interessa, e se non vado troppo off-topic, potrei raccontarvi 2 mie personali esperienze di tanti anni fa, come medico di base titolare.
Si trattava di due pazienti di sesso femminile, che, se per disgrazia avessi dovuto gestirle in contemporanea, mi avrebbero dato il lavoro equivalente a quello di 1000 assistiti "normali", ma con il guadagno mensile di 2 pazienti (cioè 5-6 Euro al mese) e con un ruolo non di medico, ma di badante fac-totum.
I due casi, diversi ma per certi versi simili, potrei chiamarli MEDICO BADANTE 1 e MEDICO BADANTE 2.
Nel primo caso era la paziente stessa o sua figlia a chiamarmi continuamente a domicilio per i motivi o con i pretesti più strani e inconsistenti: ma quando qualcuno ci chiama e ci dice di "star male", potrebbe essere quella la cinquantesima visita settimanale, ma come possiamo rifiutarci?
Nel secondo caso era la sorella della paziente, che, non potendo seguire ora per ora la sorella schizofrenica, aveva imparato a chiamarmi dal suo posto di lavoro, perché andassi a controllare a domicilio sua sorella. Insomma un perfetto medico-badante totalmente gratuito! Ovvio che la telefonata della sorella non accennava a ruoli di badante ma suonava più o meno così: "Vada a visitare mia sorella, perché mi ha chiamato e mi ha detto che sta male, e lei come medico ha il dovere di andare a visitarla..."
Come difendersi da casi (ma il termine giusto sarebbe "abusi") simili senza violare il codice deontologico e nel rispetto delle leggi e degli ordinamenti vigenti? Cosa feci io a quei tempi?
Non crediate di essere immuni a casi di questo tipo: 3-4 casi di questo tipo, ma forse anche qualcuno in più, vi capiteranno di sicuro durante la vostra "carriera"... :dry:

Ci sarebbe anche un terzo caso, forse quasi più tragicomico dei precedenti, in cui una paziente medico-dipendente, dopo essersi fatta la sua scorta di ricette e impegnative in studio (tutte naturalmente esenti ticket grazie alle nostre lungimiranti decisioni governative), dopo avermi tormentato in studio con decine di problemi inesistenti, e dopo avermi infine chiesto se effettuo anche visite domiciliari, si reca al suo domicilio e 20 minuti dopo mi telefona fingendo di aver bisogno di una mia visita domiciliare urgente! :woohoo: :lol: Come comportarsi in questi casi?


mi è capitato...quando si può si può...ma quando si è impegnato in altri turni o cose varie?!

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  • Guido T.
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9 Anni 8 Mesi fa - 9 Anni 8 Mesi fa #201829 da Guido T.
Risposta da Guido T. al topic Tipici dubbi e insidie durante le sostituzion
Cosa ti è capitato Dark?
Vedi, come sostituti è diverso. Come titolari, se non riesci a educare certi pazienti (o a liberarti di loro), ciò significa che tu dovrai fare da servo-badante-infermiere-medico gratuito per loro e ad libitum (loro) per il resto o della loro vita terrena o della tua vita lavorativa.
Un paziente così dovrebbe venirti rimborsato dall'Asl almeno 1000 Euro al mese... e non 3 Euro lordi! Ammesso che un medico abbia voglia di coprire anche il ruolo di badante...

P.S. Ho capito solo ora il tuo post, vedendo l'evidenziatura in grassetto!

Ciò che ti è capitato è frequentissimo: qualcuno ha chiesto la visita domiciliare per un/una parente.

Esistono secondo me 3 tipologie di tali richieste, e solo la prima tipologia è corretta e in buona fede. Le altre sono furbate e abusi.

1) Un parente chiama veramente preoccupato per un famigliare che sta effettivamente o apparentemente male. Il parente è palesemente in buona fede, e la persona che sta male è in genere un anziano o comunque una persona che avrebbe grosse difficoltà a parlare al telefono (forti dolori, colica renale, crisi di confusione, anziano confuso, bambino, ecc.).
Tale richiesta di visita "indiretta" è legittima, plausibile e la visita va eseguita in ogni caso e senza perdere tempo.

Ma veniamo ai casi NON in buona fede, in cui il medico viene sfruttato per ruoli gratuiti che non gli competono affatto.

2) Un ragazzo sta spesso a casa dal lavoro e chiama spesso per farsi prescrivere la malattia a domicilio.
Gli si è già fatto notare alcune volte che la visita domiciliare, in caso di completa trasferibilità in studio (=cioè quando non si ha quasi niente!), non è né gratuita, né tanto meno dovuta.
La volta successiva chiama con le stesse motivazioni il papà o la mamma del ragazzo e ci chiedono di andare a visitare il ragazzo per potergli dare la malattia.
Perché? Il ragazzo stava così male da non poter telefonare di persona?
Evidentemente no: non è questo il motivo della telefonata "parentale".
Il vero motivo è intimorire il medico e costringerlo ad una visita domiciliare del tutto inutile, nella speranza che non avvenga da parte sua alcuna minima protesta o rifiuto.


3) Il caso della paziente schizofrenica, che si lamentava di star male praticamente sempre.
Compito della sorella sarebbe stato quello di vigilare e di accertarsi se la sorella stesse effettivamente male o il suo fosse il solito lamento di un paziente psichiatrico e/o demente.
Ma la sorella non voleva o poteva.
Cosa di meglio, per dare ogni tanto una controllatina alla sorella, del medico di base?
La sorella effettivamente poteva star bene o male... è vero... ma non è compito del medico "andare a controllare"!
Ergo: abuso dei pazienti anche in questo caso.
Con un paziente schizofrenico o demente, il primo ad accorrere dovrebbe essere il famigliare, che, resosi conto che qualcosa effettivamente non va, convoca a domicilio il medico curante. Stop. Non il medico che accorre per primo a rasserenare il malato e a togliere dubbi e ansie ai parenti che lavorano (o fanno altro) e che lasciano a casa da solo un malato critico...
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Guido T..

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9 Anni 8 Mesi fa - 9 Anni 8 Mesi fa #201839 da Darkrocker
grazie delle delucidazioni... anche perchè, se uno vuole andare a domicilio da tutti i pz.............. alla fine per le sostituzioni, il pagamento non copre manco le spese di benzina!

Secondo me per i sostituti, dipende da come il titolare ha "abitutato" i pz. E' ovvio che se sostituisci un medico che anche per delle semplici prescrizioni va a casa dei pz.. è lui stesso che fa travisare il ruolo stesso professionale, e quindi non è neanche tanto colpa dei pz; e se lavori per un periodo lungo di sostituzioni, devi un pò "rieducarli" a riflettere sulla vera figura medica...
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Darkrocker.

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9 Anni 8 Mesi fa - 9 Anni 8 Mesi fa #201840 da Guidobaldo Maria Riccardelli
il problema è che a differenza del titolare tu non conosci i suoi polli!

a me la cosa che mi da fastidio in assoluto di più sono quelli che ti chiamano alle sei di sera (del venerdì) per una visita magari "urgente"...poi gli chiedi da quanto tempo è cosi? da stamattina...
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Guidobaldo Maria Riccardelli.

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9 Anni 8 Mesi fa #201887 da lbianchi
Vi aggiorno su questo problema che mi mette davvero in crisi: vi ripeto la storia

"Vengo chiamato da una signora che mi dice che suo padre (70 aa) "è sempre a letto e straparla" e quindi "lei vuole l'accompagnatoria".
Suo padre non si muove dal letto e non hanno neppure la macchina.
Vado allora a domicilio per vedere la situazione: nella casa ci sono solo padre e figlia: il padre che dorme a letto e riferisce di essere stanco: i parametri vitali sono tutti in ordine.

La figlia dice che due mesi prima hanno subito un'allagamento della casa per alluvione e che da allora il padre è rimasto shockato ed è sempre a letto e a volte "parla di cose che non esistono, vede persone che non ci sono". Poi mi consegna un pacco di carte enorme con tutti gli esami / visite del padre.
Propongo di fare quantomeno degli esami del sangue per vedere com'è la situazione e consiglio una visita psichiatrica per il padre: a questo punto la figlia (che secondo me ha qualche turba psichica) comincia a sbuffare, a lamentarsi e a lanciare le carte in giro dicendo che vuole l'accompagnatoria.. Poi comincia a sbraitare "se proprio serve la visita faremo venire a casa lo psichiatra perchè lui non si muove".

Ho quindi fatto fare esami del sangue con prelievo a domicilio, tralasciando per il momento la visita psichiatrica.

Cosa fare in questi casi? Non credo si possano fare visite specialistiche a domicilio... E senza quella visita nella domanda di invalidità come diagnosi non saprei cosa mettere se non ribadire patologie di cui il pz soffre (gli ultimi documenti rilevano un episodio di FA nel 2011)"




Proprio oggi la figlia mi ha telefonato dicendo che vuole la visita per l'invaliadita a casa perchè il padre non si muove e loro non hanno l'auto.. Ora non so neppure io come comportarmi: gli esami del sangue del padre vanno bene, io credo che stia confinato a letto per un problema psichiatrico... Però può questo giustificare una visità a domicilio per l'invalidità a parer vostro? Non posso neppure attendere il ritorno del titolare poiché e via e tornerà tra due mesi....

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9 Anni 8 Mesi fa #201888 da Guido T.
Risposta da Guido T. al topic Tipici dubbi e insidie durante le sostituzion

lbianchi ha scritto: Vi aggiorno su questo problema che mi mette davvero in crisi:


Proprio oggi la figlia mi ha telefonato dicendo che vuole la visita per l'invaliadita a casa perchè il padre non si muove e loro non hanno l'auto.. Ora non so neppure io come comportarmi: gli esami del sangue del padre vanno bene, io credo che stia confinato a letto per un problema psichiatrico... Però può questo giustificare una visità a domicilio per l'invalidità a parer vostro? Non posso neppure attendere il ritorno del titolare poiché e via e tornerà tra due mesi....


Barra la casella, sulla domanda di invalidità on-line, che richiede la visita a domicilio da parte della commissione. ;)

Molto facile: ricordati di barrare quella casella e sei a posto!

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