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Tipici dubbi e insidie durante le sostituzioni

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9 Anni 8 Mesi fa - 9 Anni 8 Mesi fa #201819 da Darkrocker
No, hai fraiteso, scusami non mi sono fatto capire.

Per i diverticoli alcune guida dicono che per risolvere problremi di meteorismo, etc bisogna dare lassativi formanti massa (ovviamente dove c'è stipsi). Purtroppo il pz ha già fatto un ciclo di ciproxin, ma pare sia divenuta resistente... cmq ho aggiunto anche imodium al bisogno.
Non serve aggiungere il cortisonico a basse dosi?!

per il potassio secondo te può essere dato come integratore insieme ad altre vitamine? ti ripeto che il pz ha una IRC del 50%. La pz insisteva che per "rimettersi" aveva bisogno di flebo, ma non apparendo disidratata e tutto il resto, con normale idratazione-alimentazione ho insistito per evitare.

Buono a sapersi per l'Humatin! magari in alternativa al normix!

Per il BPCO: i pz si annoiano a fare l'aerosolterapia (ma a fumare no...) e la negano... (ecce homo!).


(PS_ aggiungo il caso di oggi: anziana con lombalgia persistente da mesi, a cui la nipote arriva a fare 3 iniezioni di dicloreum!!!, perchè "pratica"...cosi mi ha detto... e al mio prescrivere solo paracetamolo e fans topici rimane sbalordita. Da Rx lombosacrale risulta solo un'artrosi consona all'età della pz tra l'altro...)

we Guido T, grazie mille dei consulti :D
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Darkrocker.

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9 Anni 8 Mesi fa #201822 da Guido T.
Risposta da Guido T. al topic Tipici dubbi e insidie durante le sostituzion
Prego Dark! :lol:

Per quanto riguarda pazienti e flebo, ci sono certe famiglie che con le flebo ce l'hanno su fissa, quasi che una flebo fosse la panacea per ogni male: e magari il paziente è idratatissimo e perfettamente in grado di mangiare e bere!
Spesso il problema lo risolvo così.
Avendo scelto di fare il medico e non l'infermiere, salvo casi eccezionali (che non faccio mai capitare), non trovo giusto né dignitoso che io impieghi il mio tempo lavorativo o, peggio, il mio tempo libero ad attaccare e staccare flebo o a mettere cerotti su qualche vena che si rompe.
Quindi, se le flebo sono veramente necessarie, attivo l'assistenza infermieristica Asl prevista, e, nel giro di un giorno, il paziente ha la sua bella flebo attaccata al braccio.
Se le flebo sono una fisima del paziente o dei suoi famigliari, prescrivo glucosata o fisiologica, do il telefono di qualche infermiere privato di mia conoscenza, e spiego che tale servizio non rientra né fra i miei compiti, né fra quelli dell'Asl, e che quindi la prestazione infermieristica devono pagarsela di tasca loro, volenti o nolenti.

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9 Anni 8 Mesi fa - 9 Anni 8 Mesi fa #201824 da Darkrocker
ma quindi per determinate terapie le asl garantiscono un'assistenza infiermeristica gratuita?

(una curiosità, ma come mai tutti continuano ad usare l'Azotemia, visto che è molto poco attendibile?!)

tra l'altro, un pz, avendo letto nella scheda tecnica che il ferro è controindicato nella malattia diverticolare, voleva assumerlo per forza ev... c'è pochissimo affidamento oggi, e di più il fai da te... e chi fa il medico di base secondo me ne può raccontare tante.......
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Darkrocker.

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9 Anni 8 Mesi fa - 9 Anni 8 Mesi fa #201825 da Guido T.
Risposta da Guido T. al topic Tipici dubbi e insidie durante le sostituzion

Darkrocker ha scritto: ma quindi per determinate terapie le asl garantiscono un'assistenza infiermeristica gratuita?


La mia Asl lo fa da tempo. Il servizio si chiama ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) e per ottenerlo basta mandare una mail all'Asl specificando i bisogni del paziente. Tali bisogni sono in genere: flebo, nutrizione parenterale, medicazioni, fisioterapia a domicilio.
Non si attiva un'ADI per misurazioni di pressione, intramuscolo, somministrazione di supposte o cambio di pannoloni...
Per prestazioni socio assistenziali, ma non strettamente specialistiche, come cambio pannoloni, pulizie domestiche, imboccare un paziente, ecc. potrebbe in certi casi intervenire il Comune con assistenti sociali o personale addetto.
I medici, finora, salvo possibili rare eccezioni, non si sono ancora, per nostra fortuna, mai prestati a compiti tipo somministrare supposte, tritare pasticche, cambiare pannoloni o lavare le scale... :lol:

P.S. Se vi interessa, e se non vado troppo off-topic, potrei raccontarvi 2 mie personali esperienze di tanti anni fa, come medico di base titolare.
Si trattava di due pazienti di sesso femminile, che, se per disgrazia avessi dovuto gestirle in contemporanea, mi avrebbero dato il lavoro equivalente a quello di 1000 assistiti "normali", ma con il guadagno mensile di 2 pazienti (cioè 5-6 Euro al mese) e con un ruolo non di medico, ma di badante fac-totum.
I due casi, diversi ma per certi versi simili, potrei chiamarli MEDICO BADANTE 1 e MEDICO BADANTE 2.
Nel primo caso era la paziente stessa o sua figlia a chiamarmi continuamente a domicilio per i motivi o con i pretesti più strani e inconsistenti: ma quando qualcuno ci chiama e ci dice di "star male", potrebbe essere quella la cinquantesima visita settimanale, ma come possiamo rifiutarci?
Nel secondo caso era la sorella della paziente, che, non potendo seguire ora per ora la sorella schizofrenica, aveva imparato a chiamarmi dal suo posto di lavoro, perché andassi a controllare a domicilio sua sorella. Insomma un perfetto medico-badante totalmente gratuito! Ovvio che la telefonata della sorella non accennava a ruoli di badante ma suonava più o meno così: "Vada a visitare mia sorella, perché mi ha chiamato e mi ha detto che sta male, e lei come medico ha il dovere di andare a visitarla..."
Come difendersi da casi (ma il termine giusto sarebbe "abusi") simili senza violare il codice deontologico e nel rispetto delle leggi e degli ordinamenti vigenti? Cosa feci io a quei tempi?
Non crediate di essere immuni a casi di questo tipo: 3-4 casi di questo tipo, ma forse anche qualcuno in più, vi capiteranno di sicuro durante la vostra "carriera"... :dry:

Ci sarebbe anche un terzo caso, forse quasi più tragicomico dei precedenti, in cui una paziente medico-dipendente, dopo essersi fatta la sua scorta di ricette e impegnative in studio (tutte naturalmente esenti ticket grazie alle nostre lungimiranti decisioni governative), dopo avermi tormentato in studio con decine di problemi inesistenti, e dopo avermi infine chiesto se effettuo anche visite domiciliari, si reca al suo domicilio e 20 minuti dopo mi telefona fingendo di aver bisogno di una mia visita domiciliare urgente! :woohoo: :lol: Come comportarsi in questi casi?
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Guido T..

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9 Anni 8 Mesi fa - 9 Anni 8 Mesi fa #201826 da Guidobaldo Maria Riccardelli
le hai fatte fuori (ma mi sa che è più facile che facevano morire te) o le hai ricusate? :lol:

dicendole visto che purtroppo ho troppi mutuati e non posso dedicarvi le giuste attenzioni è meglio se vi iscrivete con qualche collega con meno mutuati...sicuramente vi seguirà meglio! :evil:
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Guidobaldo Maria Riccardelli.

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9 Anni 8 Mesi fa #201827 da Guido T.
Risposta da Guido T. al topic Tipici dubbi e insidie durante le sostituzion

Guidobaldo Maria Riccardelli ha scritto: li hai fatti fuori (ma mi sa che è più facile che facevano morire te) o li hai ricusati??


Io, quando le cose non vanno bene, consiglio sempre la ricusazione: intanto basta la generica motivazione del "venir meno del rapporto di fiducia", che può voler dire tutto o niente. Grande fiducia in un paziente che ci tormenta è in effetti molto difficile averne!
La nostra ricusazione (a differenza di quando è il paziente a ricusare lui noi!) non ha effetto immediato: per un paio di settimane il paziente ci resta sul groppone (a meno che non ci abbia offeso o minacciato: in quel caso io mi rifiuto di assisterlo anche durante quei 15 gg), ma poi è una cosa definitiva, e il paziente non può più iscriversi da noi neanche trascorsi 20 anni.

In quei due primi casi che ho descritto, le cose sono andate in maniera leggermente diversa, ma la terza paziente è stata in effetti ricusata a tutti gli effetti, dopo che avevo accumulato materiale sufficiente e prove per poterla ricusare: la sua risposta alla mia ricusazione è stata infatti una minaccia di denuncia al tribunale dei malati... :lol: Ma io avevo accumulato nel frattempo un intero dossier sui suoi comportamenti vessanti nei miei confronti!

Alla sorella della paziente schizofrenica ho invece solo consigliato di cambiare medico, con toni ed argomentazioni convincenti, senza dover effettuare ricusazioni.

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