il timbro del medico

bludolphin86 ha scritto:

Velasco ha scritto: Ll'unica caratteristica che si richiede al timbro è la possibilità di identificare il Medico: nome, cognome, qualifica e se si vuole essere pignoli numero di iscrizione all'Ordine di appartenenza. Il numero di telefono (mai quello personale) se si vuole essere ricontattati.

Altre informazioni possono essere utili solo in determinate circostanze, ad esempio a fini fiscali, come dice il manuale da te citato, ma questo esula dalla ricettazione (bianca o rossa). A tal proposito ti rimando alla seguente discussione per ulteriori dettagli sul timbro utilizzabile per fatturazione: www.giovanimedici.com/index.php?option=c...=topic&limitstart=10

Grazie per la risposta e il link!
Quindi da quello che ho capito:

1.il numero di telefono è fortemente consigliato anche solo per buon senso, meglio se uno da usare solo per lavoro;

2.Numero di iscrizione all'ordine non obbligatorio; se si volesse inserire si scrive ad es:
Iscr. Ordine PR 1234
giusto?

3.Indirizzo e partita IVA servono solo ai fini fiscali, e se ne può fare a meno usando per le fatture dei moduli prestampati.

Ho capito bene o possono anche servire ad altro?
Potresti inviarmi via mail una copia dei modelli di fatturazione prestampati a cui ti riferisci?
Grazie mille!

1. Utilizzare il proprio numero personale è SCONSIGLIATISSIMO! La guardia medica è il regno dei pazienti psichiatrici!

2. Esatto

3. Esatto


Questo è un articolo sulla fattura medica con il prestampato in PDF a fondo pagina: hackmed.org/web/professione-medica/100-c...ompilare-una-fattura
In bocca al lupo!

Grazie mille Velasco per i tuoi preziosi consigli!

Navigando sul web ho trovato però questo decreto:
Ricettario personale (DL 532/92): nota anche come ricetta bianca, è costituita da un foglio di carta intestata del medico. Può essere suddivisa in:
Ricetta ripetibile: deve essere intestata in modo tale da poter consentire l’individuazione del prescrittore (la sola firma non è considerata idonea ad identificare il medico); deve quindi contenere nome, cognome e indirizzo del medico, e può essere sufficiente anche solo un timbro con nome, cognome e n0 di codice regionale.
La ricetta ripetibile ha una validità massima di tre mesi.
Il medico può invece aumentare o diminuire il numero di confezioni erogabili, ma in questo caso la ricetta perde la ripetibilità.
Per la prescrizione di una confezione, ripetibile al massimo 5 volte in 3 mesi, non è lecita la consegna di 5 confezioni in una sola volta.
Il farmacista, ad ogni dispensazione, deve timbrare la ricetta ripetibile con il timbro della farmacia, annotarne il prezzo e la data di vendita e restituire la ricetta al cliente. Allo scadere della validità della ricetta (per raggiunto numero di confezioni o scadenza), il farmacista dovrà restituirla al fruitore in quanto non ha titolo per ritirarla.

Ricetta non ripetibile: è valida 30 giorni oltre a quello di emissione se vengono prescritte specialità o medicinali galenici preconfezionati uso umano.
Deve riportare intestazione del medico, nome e cognome del paziente (o le sue iniziali, nei casi in cui disposizioni di carattere speciale esigano la riservatezza dei trattamenti), data di redazione, firma del medico.

Ricetta non ripetibile per veleni: la prescrizioni di veleni a fini terapeutici deve essere effettuata dal medico chirurgo o veterinario riportando la dose del medicamento (cioè il quantitativo) in tutte lettere. Il farmacista deve trattenere la ricetta e trascrivere su di essa nome e cognome dell'acquirente che deve aver compiuto i 16 anni di età. La ricetta deve essere conservata per 6 mesi.

Ricetta con prescrizione di sostanze dopanti: le preparazioni galeniche, officinali o magistrali che contengono principi attivi o eccipienti appartenenti alle classi farmacologicamente vietate in quanto considerate doping sono prescrivibili solo dietro presentazione di ricetta medica non ripetibile.

Ricetta con prescrizione di specialità anoressizzanti ad azione centrale: le ricette contenenti la prescrizione di specialità medicinali ad azione anoressizzante centrale sono ricette non ripetibili. Al momento della loro presentazione in farmacia devono essere accompagnate da un piano di trattamento generale del paziente redatto da uno specialista in scienza dell'alimentazione o endocrinologia e malattie del ricambio o diabetologia o medicina interna.

Ricetta ministeriale speciale (D.P.R. 309/90): è riservata alla prescrizione di farmaci ad attività stupefacente riportati nelle tabelle I, II, III della F.U. Ha 30 giorni di validità oltre a quello di emissione. Per essere valida la ricetta deve essere redatta su un ricettario speciale distribuito dall'Ordine professionale ai medici.

Che dite? Siamo obbligati dunque a mettere l'indirizzo?

Il mio sospetto è che il riferimento a quella norma sia un refuso riportato originariamente da qualche sito web che poi è stato copiato da altri siti e ha gradualmente avuto diffusione virale.

Dico che è un refuso perché cercando il DL 532 tutto ciò che sono riuscito a trovare è un Decreto Legislativo (quindi neanche un DL) dal titolo: "Attuazione della direttiva 91/628/CEE relativa alla protezione degli animali durante il trasporto".

Se però qualcuno riesce a trovare il testo originale potremmo effettivamente verificare cosa sancisce.
In mancanza di altre norme, a mio parere l'unica caratteristica del timbro rimane l'identificabilità del medico prescrittore: nome, cognome, qualifica e numero iscrizione.

puoi utilizzare il modello di fattura gratuito che trovi a questo www.debitoor.it/guida-per-piccole-aziend...sione/fattura-medici