Le scelte della vostra vita...

Credo di non avere rimpianti.E\' una cosa su cui spesso ho pensato. Mi capitava, anni fa, di struggermi per scelte \"sbagliate\"; che poi erano abbastanza banali, non mi cambiavano di certo la vita, anche se magari mi intristivano un po\'. Un giorno ne ho presa una importante: avrei sempre fatto le scelte che volevo io, non quelle che volevano gli altri. Ero disposta a sbagliare ma non a rimpiangere. Così è stato. Sbagliare, scegliendo con la propria testa, dà soddisfazione invece che tristezza. Sì, perché così si impara davvero e sono buoni propositi per il futuro.Credo che la vita sia una scelta continua e credo che essere consapevoli di queste scelte sia davvero importante. Non mi piace lasciare che siano altri a farlo per me, non mi piace stare ad aspettare per vedere come vanno le cose e all\'ultimo momento dare la mia risposta, magari essendo anche convinta di aver scelto io.Le scelte si fanno non in base a come tira il vento, ma a quello che ci si sente dentro.\"Ascolta il tuo cuore. Egli conosce tutte le risposte.\"

LA STRADA NON PRESADivergevano due strade in un boscoIngiallito, e spiacente di non poterle fareEntrambe essendo un solo, a lungo mi fermaiUna di esse finchè potevo scrutandoLà dove in mezzo agli arbusti svoltava.Poi, presi l’altra, che era buona ugualmenteE aveva forse i titoli miglioriPerché era erbosa e poco segnata sembrava;Benchè, in fondo, il passare della genteLe avesse davvero segnate più o meno lo stesso,Perché nessuna in quella mattina mostravaSui fili d’erba l’impronta nera d’un passo.Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno !Pure, sapendo bene che strada porta a strada,Dubitavo se mai sarei tornato.Questa storia racconterò con un sospiroChissà dove tra molto tempo:Divergevano due strade in un bosco, e io…..Io presi la meno battuta,E di qui tutta la differenza è venuta.Robert FrostQuante volte prima di decidere, nasce il dubbio di quale sia la scelta giusta. Sentieri meno battuti fanno nascere più incertezza,insinuano il dubbio,spingono a seguire quasi sempre solo quelli più percorsi ,i più battuti,i più vissuti, ma non inaugurare mai strade nuove ,non aprire mai la breccia su vie inesplorate, renderà certe mete sempre e solo più irraggiungibili.Quello che più spaventa della conseguenza di una scelta è l’eventualità dell’errore, ma vivere senza pensare di farne mai non è possibile. L’errore rende umano, permette di ricordare, di capire che senza rischio forse non c’è sconfitta, ma non c’è neanche vittoria. Una vita al sicuro dalle incertezze e dalle scelte non è vita è sopravvivenza,perché sopravvivere significa cercare di andare avanti accettando quello che accade, vivere è cercare di realizzare qualcosa correndo il rischio che quel qualcosa possa andare storto, ma fare di tutto per recuperare e viverlo.E’ sbagliando che ci si rende conto che anche ponderando tutti i parametri possibili e immaginabili, correggendo la variabile che destabilizza il quadro,in realtà non c ‘è strattagemma che preservi dall’errore e dal fare andare storto qualcosa,perché nella riuscita di un progetto c’è una percentuale del lavoro che dipende da noi e un’altra buona percentuale che dipende da fattori che non sta a noi poter controllare.Appurato con serenità che la realtà è un complesso sistema di molte variabili e poche costanti, l’unica cosa necessaria per poter scegliere con tranquillità è la voglia e la determinazione nel percorrere quel sentiero meno battuto, con l’umiltà e l’intelligenza non “di non sbagliare mai” , ma di sbagliare il meno possibile.

Skimma ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

\"Ascolta il tuo cuore. Egli conosce tutte le risposte.\"

Questa l\'ho già sentitita;) , mitico

.... del tipo \"và dove ti porta il cuore\" ...insomma!!

Scegliere...Mai verbo fu tanto amaro e tanto dolce.Quando qualcuno mi chiede di scegliere io sento il gusto di quella parola e la sua musica, quasi fossi affetta da sinestesia...Ma so che è solo mia suggestione.Ho preso tante decisioni nella mia vita e non mi sono mai pentita.Alcune erano tremendamente sbagliate, ma sapevo che andavo unicamente incontro alla volontà di quel momento e scegliere in funzione di ciò che potevo essere nel futuro avrebbe tarpato le ali alla mia crescita mentale e spirituale.Soffrire e morire per alcune decisioni mi è servito per diventare quello che sono ora... e se avessi pensato alla donna che potevo essere... forse non sarei qui per raccontarlo.Forse avrei preso un\'altra strada, forse sarei Elisa, ma al contempo sarei qualcosa che si avvicina o si distanzia parecchio dal mio reale essere.Forse non avevo tutto questo spazio nelle mie decisioni e sono io che me lo sono creata per giustificare i miei difetti e i miei errori, non so.In definitiva penso che il pentimento per alcune scelte sia segnale inequivocabile che erano giuste in quel momento ma non ora, quando ci ripensiamo. O il contrario.

Ci sono quattro strade che possono portarti dove vuoi andare. La prima ti conduce dove ti manda il tuo primo pensiero. Non è la strada giusta. Rifletti un poco. Affronti allora la seconda. Rifletti nuovamente ma non scegli ancora. Finalmente, alla quarta riflessione tu sarai sulla strada giusta. Così non rischierai più nulla. Qualche volta, lascia passare una giornata prima di risolvere il tuo problema.Indiani d\'AmericaLa maggior parte delle scelte della vita le ho fatte in questo modo, ragionando e riflettendo senza struggermi più di tanto....così, in questo modo, sono riuscito a ridurre al minimo gli errori