Specializzazione e qualità della vita

innanzitutto complimenti per esser entrato! in effetti MMG ha un sacco di potenzialità per la gestione del paziente sul territorio, e credo che ci sia sempre bisogno di veri medici di famiglia che sappiano gestire (anche e soprattutto) le cronicità. il MMG, che tu sappia, può svolgere attività libero professionale usando il suo ambulatorio ASL? so che può sembrare una domanda sciocca, ma che genere di attività in LP può fare?
avevo preso anche io in considerazione MMg, ma avendo un background formativo-professionale diagnostico -laboratoristico, avevo pensato di proseguire questa strada. spero di non prendere un granchio

Ciao il mmg puó lavorare tranquillamente come libero professionista fuori dall orario di lavoro per un massimo di ore che non ricordo.

Ciao Giorgio, cosa hai scelto alla fine?

Salve a tutti, sono felice dell'esistenza di uno spazio come questo!

Vorrei chiedervi consigli e anche informazioni/eventuali riferimenti sulle azioni possibili, qualora l'ambiente dove si svolge l'attività
di specializzazione diventi: invivibile per attacchi personali, per continue vessazioni e coinvolgimento didattico praticamente inesistente.
Una vita, in cui l'unico scopo è quella di mettere pezze, dove si impara solo a suon di schiaffi morali e dove si viene calati in situazioni mai gestite in precedenza e per le quali nessuno fornisce indicazioni.

Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte
Grazie mille

potresti rivolgerti a un avvocato, raccogliere prove dei vessazioni di cui parli ma dubito la l'ambiente migliorerebbe. Durante la mia breve esperienza da specializzando (poi abbandonata per la medicina generale) ho avuto un ottimo rapporto con i colleghi ma una pessima formazione. Eravamo lasciati sempre a noi stessi, a refertare ecg e test ergometri in sostanziale autonomia, con lezioni sparute e caos formativo. Mi sono trovato meglio in mg, che per certi versi soffre del problema opposto, troppa teoria e poca pratica. Se ti trovi male ti consiglio di chiedere un trasferimento, di chiedere il rispetto dei 18 mesi di formazione in altra struttura o di cambiare specializzazione

Ti ringrazio per la risposta.
Il trasferimento, se non ho capito male, consiste in una disponibilità bilaterale della struttura ricevente e della struttura di appartenenza. Ci sono situazioni in cui la struttura di appartenenza possa opporsi al trasferimento, nonostante ci possa essere disponibilità della struttura ricevente?
Sono in specializzazione in oncologia da 1 anno e 2 mesi circa. E la situazione è quella illustrata nel primo messaggio.

La soluzione avvocato, è possibile ma credo troppo tortuosa, dispendiosa e appunto rischierebbe di peggiorare ulteriormente l'ambiente.
La richiesta dei 18 mesi di formazione, viene formulata nella richiesta di trasferimento?

Grazie immensamente