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Una scelta difficile!

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12 Anni 11 Mesi fa - 12 Anni 11 Mesi fa #173420 da STEVE
Risposta da STEVE al topic Re:Una scelta difficile!
Prima di rispondere volevo dire che fa davvero piacere vedere che altre persone sono pronte a darti un consiglio, perdendo anche un bel po' di tempo a scrivere. Per questo posso solo rinnovarmi il mio grazie...!
E' interessante anche vedere che da un mio quesito iniziale il discorso si sia un po' allargato. Ben venga! Su una cosa in particolare, Fradoctor, hai ragione, che deve essere ognuno di noi a sapere quello che cerca e che "gli sta meglio addosso". Penso però che una scelta non possa essere per la vita e ragionare troppo verso il futuro non sia una buona soluzione. In modo più concreto, spero di avere la possibilità di farmi con il tempo una seconda specializzazione, perchè magari ora sono attratto in parte da adrenalina ecc... forse più da grandicello non disdegnerei una vità più rilassata (ad es. medico del lavoro), per quanto magari più burocratica. Il fatto, come dicevo è che si parla di tempi biblici per prendere due specializzazioni e quindi mi viene un po' da pensare che la prima che si prende sia poi quella "della vita".Questo è quello che mi fa riflettere, ponendomi il dubbio di aver fatto la cosa giusta o una gra ca**ata!
Ultima Modifica 12 Anni 11 Mesi fa da .

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12 Anni 11 Mesi fa #173435 da Giuseppe Bartelli
Visto la discussione che mi interessa molto, ho deciso di registrarmi al forum per l'occasione, anche  se sono solo uno studente di medicina prossimo al 5°anno. Anche io sarei interessato alla specializzazione in anestesia e rianimazione, ma ho la grande paura di entrare in "crisi" per gli stessi identici motivi di STEVE.

- lo stress veramente elevato. Mi vengono forti dubbi che  io sia in grado di gestire le varie emergenze, arresti cardiaci in sala, in terapia intensiva, con prontezza e sangue freddo... ora a 20anni non avrei grossi problemi  psico-fisici…  ma 40 anni di lavoro così,  e chi li regge!!  (mi viene da pensare) ... alla lunga uno "scoppia", non ce la fa più! Come ha detto STEVE, non disdegnerei a una certa età un lavoretto più burocratico. Ma non si può con la sola specializzazione in A.R. , intorno ai 50anni,  decidere di ripiegare in qualcosa di più tranquillo, “ambulatorariale” (almeno un chirurgo  quando vede che vuole più tempo per se e la famiglia,  può decidere di mettersi a fare visite di controllo pre e post operatorie, stare in corsia, o fare operazione più semplici e di elezione mi viene a mente la proctologia, ernie… l’anestesista invece è sempre con l’adrenalina al massimo!)

- turni che superano spesso le 10 ore giornaliere, urgenze, reperibilità, le notti (ma sono obbligatorie anche per i più vecchi? tipo un anestesista a 60anni deve ancora per forza fare le notti?)

- responsabilità altissime, forse maggiori dei chirurghi, almeno loro non sono soli, si aiutano a vicenda in caso di un problema;  l'anestesista no, in ogni sala lavora da solo, solo con le sue conoscenze.

- rischio elevato di denunce (ma alla fine in percentuale quanti anestesisti hanno una causa in corso??), non mi vorrei ritrovare a spendere tutto per pagare gli avvocati!!  Oggi la gente denuncia per “un pelo storto fuori posto!” (cit. del mio prof. di endocrinologia)

- possibilità elevata di trovare lavoro, non lo metto in dubbio, lavoro vario,  tante soddisfazioni personali, anche questo è fuori discussione...  ma spesso la riconoscenza del pz. quando l'operazione va bene è pari allo zero, dopo un operazione nessuno si ricorda dell'anestesista! mentre tutti ringraziano di cuore il bravo chirurgo... (è una cosa che mi è sempre andata giù male). L'anestesista si prende solo i demeriti e le colpe quando qualcosa va storto!

- Punto ultimo (più importante perché è un’ esperienza diretta): i pochi anestesisti con cui ho avuto il piacere di parlare mi hanno tutti sconsigliato di intraprendere questa strada perché non è molto “ripagante” dal punto di vista psicologico, professionale  e anche economico (visto che non c’è attività privata e lo stipendio alla fine è lo stesso di un clinico ospedaliero che fa i suoi turni tranquilli …).  Mi ricordo una anestesista in sala,  dopo che gli ho detto che mi piacerebbe fare A.R. , mi guarda, sorride e con un po’ di dolcezza e malinconia mi dice “vai a fare medicina del lavoro e non rovinarti la vita e la famiglia come abbiamo fatto noi”. Questa frase mi sta bloccando più di ogni altra cosa la scelta verso A.R.

Qualunque sia la mia scelta mi rimarrà sempre la forte passione per la materia, unica nel suo genere: con quella fusione meravigliosa tra farmacologia- fisiopatologia-medicina d’urgenza  e praticità manuale. Nessun altra specializzazione è paragonabile a ciò che fa un anestesista rianimatore!
Non so nemmeno perché ho scritto tutta questa roba, tanto è una decisione che dovrò sciegliere da solo.
Lo stesso vale per STEVE, anche se personalmente ti dico che abbandonare con tre anni alle spalle già fatti non mi sembra una buona idea… quello che faccio è intanto augurarti il massimo della fortuna, qualunque scelta tu faccia, che  ti porti a intraprendere il lavoro (e la vita) che desideri realmente.

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12 Anni 11 Mesi fa #173442 da STEVE
Risposta da STEVE al topic Re:Una scelta difficile!
Ciao Giuseppe... prima di tutto grazie anche a te del bel post. Quando studiavo medicina non mi ero posto molto questo problema, forse perchè attirato molto da quello che vedevo e da quello che, questa specializzazione, mi avrebbe permesso di fare. io ho parlato dei lati pesanti di questo lavoro, forse è bene che ricordi anche alcune cose che, credo,  "privilegiano" l'anestesista rispetto ad altri specialisti. Bene, gli orari... è un po' un falso "mito".. forse l'anestesista è più di altri quello che fa le sue ore, dopodichè se ne va a casa. Nel mio caso è cosi anche per gli specializzandi e questo ci permette di avere molto più tempo libero rispetto ad altri. Lavoriamo anche il fine settimana, facciamo le notti, ma questo ti permette di avere giorni liberi in mezzo alla settimana. Questo può essere un vantaggio. Considera anche che quasi tutti i medici fanno le notti, perlomeno chi lavora in ospedale. Certo è che quando l'anestesista è a lavoro i suoi ritmi sono spesso serrati, ma ti garantisco che il carico ore è minore rispetto a molti altri colleghi, chirurghi in particolare.
Le persone di solito sono meno riconoscenti all'anestesista. Lo sono moltissimo (parenti), più di altri medici, al medico Rianimatore. Penso anche che la formazione del medico anestesista rianimatore sia tra le più complete che, anche in italia, si possano rivolgere ad un giovane medico. Credimi che non è poco. Il titolo, come dicevi, ti permette di lavorare rapidamente in Italia e anche all'estero. Le denuncie ci sono, ma non sono così tante e riguardano anche altri colleghi (pronto soccorso, ginecologi e chirurghi in primis). Questi sono i lati positivi che ho prima tralasciato ma che voglio dire/dirti per essere più oggettivi. Sul resto, sugli aspetti negativi, ci sono; inutile negarlo.
Anche io come te ho sempre sentito molti anestesisti che mi dicono "non fare anestesia", ma a pensarci ho sentito chirurghi, ginecologi, internisti e molti altri che mi hanno detto la stessa cosa. Me lo hanno anche detto medici di famiglia, dermtologi e medici del lavoro. So di primari e medici  in generale che hanno indirizzato i loro figli/e a fare AR e quindi ho anche pensato che quello che si sente dire non deve necessariamente essere preso come un riferimento.
Ora, dovessi consigliarti di fare AR non saprei proprio che dirti perchè so quanto attira anche il lato "adrenalinico" della questione.
Posso darti un consiglio magari, sfrutta gli anni che hai per guardarti intorno tra le specialistiche (anche quelle apparentemente meno attraenti sono più interessanti del previsto); fatti una tesi che ti permetta di abbracciare più discipline di tuo interesse perchè ti servirà per il concorso in specializzazione. Domandati, prima di tutto, cosa ti piace e dove pensi di essere più portato.

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12 Anni 11 Mesi fa #173559 da Pleiades
Risposta da Pleiades al topic Re:Una scelta difficile!
Guarda,io comprendo benissimo tutti i tuoi dubbi e credo che in parte siano anche fisiologici,pero' credo anche che al punto in cui sei arrivato la cosa migliore che puoi fare è finire di specializzarti in anestesia.Come diceva fradoctor se lasciassi ora avresti perso 4 anni mentre terminandola ti porteresti a casa un titolo.Una volte terminata potrai con più serenità decidere se è quella la vita che vuoi fare o meno e in caso fossi davvero convinto di voler fare altro..puoi tranquillamente farlo!Ma avresti comunque le spalle coperte da una specializzazione che tra l'altro dal punto di vista occupazionale è tra le migliori.Per quanto riguarda il tipo di lavoro che ti piace è impossibile poterti dare un consiglio,potremmo stare ore a discutere di pregi e difetti di ogni specializzazione,ma sarebbero parole sprecate perchè l'UNICA cosa che conta è se a te piace o meno.Io ti consiglio di valutare molto bene il tipo di lavoro che andresti a fare,di conoscerlo in maniera approfondita.Sicuramente igiene è meno stressante di anestesia e con notevoli libertà in più,ma secondo me sarebbe sbagliato fare una scelta cosi' importante solo per la "comodità",perchè credo che trovarsi a fare un lavoro senza stimoli,senza passione, sia la cosa peggiore che possa capitare.Non sto dicendo ovviamente che igiene non sia stimolante,perchè questa è una cosa del tutto personale,ma che bisogna fare attenzione a scegliere lavori "attirati" più dalla tranquillità e dalla comodità che da altro!Ammesso che questo sia il tuo caso eh!In bocca al lupo!

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11 Anni 7 Mesi fa #186699 da missdoppiox
Risposta da missdoppiox al topic Re:Una scelta difficile!
ma alla fine che hai fatto??????

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