Nuovi tagli allo stipendio: 180 euro al mese in più all\'INPS. di simsroma del 6/10/2008 - 18:42 Cari colleghi,con estremo dispiacere vi metto a conoscenza dell’ennesima frode legalizzata ai danni di noi medici in formazione specialistica.Come ben sapete il nostro contratto redatto secondo la legge 368/99, modificata a sua volta secondo la 266/2005, prevede l’iscrizione obbligatoria alla GESTIONE SEPARATA dell’INPS.Questa nasce con l’intento di garantire una previdenza a tutti quei lavoratori autonomi, temporanei o definitivi che siano, sprovvisti di un proprio ente previdenziale e a tutti coloro che usufruiscano di contratti tipo CO.CO.CO. o CO.CO.PRO. A tal punto non si capisce effettivamente perché la nostra categoria sia stata iscritta a tale gestione, avendo noi un corpus ancora da definire, benché inquadrati come lavoratori atipici.Inoltre ci teniamo a sottolineare che il versamento dei contributi alla gestione separata INPS è per i medici in formazione specialistica completamente inutile ai fini della totalizzazione. Infatti, la totalizzazione può essere applicata se si è contribuito ad un determinato ente per almeno sei anni, ma poichè la maggior parte delle specializzazioni hanno durata inferiore ai sei anni è ovvio che i contributi versati alla gestione separata dell’INPS, allo stato attuale, andranno perduti per la stragrande maggioranza dei colleghi.Inoltre la totalizzazione è applicabile se non si è contribuito per periodi coincidenti a diverse gestioni pensionistiche, e.gli specializzandi oltre a contribuire alla gestione separata dell’INPS, contribuiscono obbligatoriamente e contemporaneamente, alla \"QUOTA A\" dell’ENPAM.La legge.335 del 1995,. che ha dato i natali a questa gestione previdenziale, prevede però che,per quei lavoratori iscritti obbligatoriamente ad altri istituti previdenziali (come l’ENPAM) vengano applicate delle aliquote contributive ridotte. Per i medici in formazione specialistica è infatti stato sempre così a partire dalla messa in vigore della 368/99.Nel frattempo l’INPS ha chiesto parere con nota del 22.5.2007 e successive al Ministero del Lavoro sulla bontà di tale indirizzo applicativo nei confronti dei medici specializzandi.Il Ministero del Lavoro con nota del 10.09.2008 risponde: la disposizione del citato comma 300 (della legge 23 dicembre 2005, n.266) si configura come norma speciale rispetto alla disciplina generale recata dall´articolo 45 della legge n. 326 del 2003. Di conseguenza secondo l’INPS “da ciò discende, a giudizio del Ministero, che per i medici in formazione specialistica deve essere utilizzata sempre l´aliquota pienaâ€; quindi non più quella al 16 % (valida per l’anno 2007 e che comunque sarebbe aumentata al 17 % per il 2008) applicata fino ad oggi, bensì quella intera del 24, 7 %(come dichiarato nella circolare n° 88 del 01.10.2008). Questo atteggiamento da parte dell’INPS contravviene e contraddice la direttiva emanata dallo stesso istituto nella circolare n° 37 dell’08.02.2007, ove non si paventava alcun dubbio sul tipo di trattamento da effettuare nei confronti degli specializzandi, visto che già contribuiscono obbligatoriamente all’ENPAM..Si è dato inoltre ordine alle Università sempre con la famigerata circolare INPS n° 88 del 01.10.2008 di recuperare le somme eccedenti versateci nei mesi precedenti secondo l’aliquota intera e cioè:- per l´anno 2006 il 18,20%, entro il limite di reddito di cui all´art. 3della legge 14 novembre 1992, n. 438 fissato in € 39.297,00, o il 19,20%, perla quota eccedente tale limite;- per l´anno 2007 il 23,50% ed il 23,72% per i soli mesi di novembre e dicembre (v. messaggio n. 27090 del 9/11/2007);- per l´anno 2008 il 24,72%.Tali versamenti integrativi da parte delle università all’INPS si riterranno compiuti in tempo utile ove siano effettuati entro tre mesi dall´emanazione della circolare del 01.10.2008, senza l´applicazione delle sanzioni civili previste dall´articolo 116 della legge n.388/2000.In parole povere da calcoli approssimativi lo stipendio da circa 1800 euro scenderebbe a circa 1600, senza conteggiare l’ulteriore riduzione di questa cifra per il recupero delle eccedenze versateci nei mesi precedenti calcolate secondo le aliquote soprascritte.Colleghi non riusciamo a comprendere secondo quali linee interpretative il Ministero del Lavoro abbia dato un tale parere, né possiamo fare a meno di biasimare questo ennesimo atto di prepotenza da parte delle istituzioni.In vista di questa nuovo problema postosi in essere noi del SIMS auspicheremmo la compattezza della categoria e l’apertura a qualsiasi iniziativa sensata volta alla risoluzione di questa antipatica vicenda.Qualora vi dovessero essere delle nuove a riguardo vi terremo prontamente informati.Dr. Francesco Macrì Gerasoli.Dr. Giuseppe Pelle.Dr. Valerio Paolini.Dr. Martino Massiliano Trapani.Dr.ssa Bernardina Fabiani.
