Caro King Arthur,intervengo per condividere le tue giuste osservazioni in merito alla prevalenza sulla Circolare dei dettami contrattuali sanciti in tema di previdenza e sulla possibilità di intraprendere eventualmente iniziative legali a tutela della categoria: a tal proposito abbiamo dato mandato ai nostri legali di studiare la problematica e di suggerirci un\'ipotesi di ricorso presso il giudice del lavoro o presso la giustizia amministrativa. Di questo vi terremo aggiornati.Peraltro, mi permetto di aggiungere che sarebbe utile prendere visione del parere emanato dal Ministero del Lavoro, da cui discende l\'iterpretazione dell\'INPS nel senso di applicare agli specializzandi l\'aliquota massima, a nostro parere, in contrasto con la vigente normativa in tema di gestione separata, come del resto ricordato formalmente dall\'ENPAM qualche mese addietro. La norma infatti prevede che l\'aliquota ridotta debba essere applicata a tutti coloro che, iscritti alla gestione separata dell´INPS, non siano soggetti ad altro ente previdenziale obbligatorio (nel caso degli specializzandi rappresentato dall\'ENPAM).Non escluso inoltre che ci impegneremo nella mobilitazione dei colleghi e nella promozione di iniziative di protesta anche in relazione dell\'ipotesi, non remota, che la circolare possa avere valore retroattivo.La famigerata circolare INPS è stata recepita, a quanto ci risulta, dal competente MIUR, il quale non ha ancora proceduto ad elaborarla ed a darne comunicazione alle amministrazioni universitarie. Alcune di queste, tuttavia, avendo acquisito, come da prassi, la circolare tramite la newsletter dell\'INPS, starebbero già predisponendo i provvedimenti di rito, che comunque non dovrebbero essere resi operativi prima di 30 giorni e comunque solo dopo notifica da parte del MIUR.Contiamo entro tale scadenza di venire a capo della questione e possibilmente di prevenire l\'applicazione di tale provvedimento.Ma quello che deve destare maggiore sconcerto da parte nostra è l\'impossibilità , allo stato attuale, di totalizzare i contributi previdenziali versati all\'INPS ai fini pensionistici; infatti la totalizzazione può essere applicata se si è contribuito all\'INPS per un periodo continuativo non sempre compatibile con la durata del corso di specializzazione (solo gli iscritti alle scuole chirurgiche, che vantano 6 anni di corso, si salverebbero).Il SIMS già da tempo è impegnato nello studio, con l\'aiuto degli organi competenti, l\'ENPAM tra questi, di proposizioni normative che possano regolarizzare la posizione contributiva dei medici in formazione. Tale tematica è stata oggetto di dibattito e di approfondimento nel corso del III Congresso Nazionale del SIMS, celebratosi a Bari pochi giorni addietro.Infine, in risposta alla specifica domanda da te posta, la categoria dei medici in formazione, non appartenendo alla categorie tabellate ai fini della contrattazione centrale o decentrata, non può essere annoverata ai fini della sindacalizzazione.Il SIMS, oggi Dipartimento del Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM), per quanto di propria competenza, si propone, attraverso il modello associazionistico, di creare un movimento di pensiero virtuoso che doti i colleghi degli strumenti utili ad interagire col contesto in cui si opera, piuttosto che subire le dinamiche spropositatamente determinate dal sindacato o per meglio dire dal sindacalismo troppo spesso imperante nel contesto della medicina e più estesamente nella nostra Nazione.Ciò non esclude a priori la possibilità di collaborare con quella parte sana del Sindacato che si voglia spendere nell\'ottica dell\'interesse di Sistema, piuttosto che di quello di parte.Per quanto ci riguarda, inoltre, vediamo di buon occhio le iniziative assembleari e di confronto proposte a livello locale, da chiunque esse provengano.Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Walter MazzuccoPresidente Nazionale SIGM33941437583282861716
)Ciao!
