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16 Anni 1 Settimana fa #133164 da toretto85
Torwart ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

Ciao a tutti ragazzi! Vorrei provocarmi un po\': che cosa rispondono (amichevolmente) le persone che vorrebbero fare le seguenti specializzazioni a queste obiezioni?Questi sono i dubbi che mi pongo io nel scegliere la specializzazione; sono curioso di vedere se confermate o confutate, sarà interessante e aiuterete me e altri;)(nota: sarebbe meglio se rispondeste voi dal terzo anno in poi ;) )- le mie alternative sono 1. Anatomia Patologica, (già chiesta tesi ma ho dubbi) 2. Medicina Interna, 3. Neurologia. Quindi vedete che sono in gioco ;)Ciao!!!

ciao!sto al secondo semestre del 5...quindi penso di poterti dare un consiglio..o almeno io ti dico quello che penso...anatomia patologica: secondo me non è affatto male come specializzazione e ci sarà sempre bisogno di uno specialista in questo campo,basti pensare ai diversi consulti istologici che si effettuano in ematologia(biopsie linfonodali, midollari..)e oncologia in generale..poi vi è tutta la parte autoptica...medicina interna:qui non sono molto convinto,è molto ampia come branca e in una medicina che vuole sempre piu superspecialisti;) inoltre la diagnosi clinica ormai non esiste piu,chi si sognerebbe mai di fare una diagnosi di polmonite solo con percussione e auscultazione senza un rx del torace?!?!?!quindi io anche l ho scartata per questi motivi..neurologia:anche qui sono daccordo con te..a me affascina l esame obiettivo neurologico,è veramente fantastico..purtroppo sono tutte malattie gravi,spessissimo croniche e/o degenerative progressive...meglio sentire un consiglio o un parere di un neurologo a proposito....p.s. io vorrei fare ortopedia:silly: ...

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16 Anni 6 Giorni fa #133814 da valecarter
Torwart ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

Ne avrei anche per altre ma mi fermo! Aspetto le vostre risposte ;)Avete diritto a sapere di me che- mi piacerebbe una specialità complessa, dove occorre conoscere moltissime malattie e ragionare molto. (per esempio, cose limitate ad apparati molto specifici come ginecologia, otorino, oftalmo le ho un po\' escluse, anche se sono comunque molto belle)- le mie alternative sono 1. Anatomia Patologica, (già chiesta tesi ma ho dubbi) 2. Medicina Interna, 3. Neurologia. Quindi vedete che sono in gioco ;)Ciao!!!

Ciao Torwart! Ci siamo già parlati sul thread dedicato agli USA ma il tuo post mi sembra interessante ed è un peccato che pochi abbiano risposto. ;)Le mie idee sono molto simili alle tue: escludendo un paio di argomenti (orto ed oculistica), mi piace tutta la medicina, e pensare di dover fare una scelta tra poco (sono al 4), non è solo motivo di preoccupazione ma di vera angoscia... e se scelgo male? E se alla fine della specialità mi accorgo che mi sto annoiando a vedere sempre le stesse cose?Il medico ideale secondo me è l\'internista in epoca pre-TC e pre-iperspecializzazioni: era un vero diagnosta, in grado di trattare le patologie più diverse in modo impeccabile.Oggi, con il miglioramento degli esami diagnostici e delle specialità, spesso la medicina interna diventa più il \"parcheggio\" di persone in attesa di trasferimento in strutture di lungodegenza o di casi terminali (mi scuso per il termine \"parcheggio\", che può sembrare un po\' crudo; purtroppo è l\'impressione che si ha a volte girando nei reparti di medicina).Il mio desiderio più grande sarebbe riuscire ad unire la pratica clinica, che adoro, ad un\'attività di ricerca, per 2 motivi: non annoiarmi in futuro, e riuscire a \"sapere\" il più possibile.Proprio quest\'ultimo aspetto mi ha avvicinato molto all\'anatomia patologica, il cui grande problema, per quanto mi riguarda, è però la carenza di rapporto con il paziente, aspetto che mi piace molto ed a cui non so se me la sentirei di rinunciare.Per adesso, la mia idea è: fare una specialità clinica, molto probabilmente cardiologia, e poi proseguire con anatomia patologica o un dottorato di ricerca. In modo da sfruttare al meglio un titolo di studio che lascia aperte tante porte....poi, come al solito, si vedrà... ;)

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16 Anni 5 Giorni fa #133864 da Emildandy

medicina interna:qui non sono molto convinto,è molto ampia come branca e in una medicina che vuole sempre piu superspecialistiinoltre la diagnosi clinica ormai non esiste piu,chi si sognerebbe mai di fare una diagnosi di polmonite solo con percussione e auscultazione senza un rx del torace?!?!?!quindi io anche l ho scartata per questi motivi..

Mah, ciò che dici è questionabile... intanto i superspecialisti vanno di moda ora, ma ci si renderà conto che forse conviene (specie con l\'aria che tira di questi tempi, in termini economici dico) avere professionisti in grado di gestire problemi complessi senza chiedere milioni di consulenze...Inoltre, \"medicina interna\" non è mica un sinonimo di \"semeiotica\"... la gestione di esami strumentali e laboratoristici complessi fa parte delle competenze dell\'internista.Un\'ultima osservazione, giusto per amor di precisione: fare diagnosi di polmonite senza RX torace è più che possibile e un medico (quanto meno un internista, un chirurgo generale, un medico di base o di PS) dovrebe saperla fare; anzi direi proprio che la polmonite è una diagnosi clinica, non radiologica. Nessuno si sogna di fare diagnosi senza chiedere l\'RX semplicemente perchè abbiamo un sistema sanitario funzionante ed è giusto documentare anche in questo modo il quadro toracico.Rispondo anche all\'osservazione di Torwart:

Medicina interna: per quelli che la vogliono fare per la sfida diagnostica (per intenderci, per capire come Dr. House quale malattia fra mille un paziente ha) proprio ieri un bravissimo e serio internista della mia università mi ha stupito dicendoci che il 90% della medicina interna è terapia, solo il 10% è diagnosi; i pazienti di cui davvero non si sa che malattia abbiano capitano, ma raramente. Il problema è capire se all\'ascitico conviene fare una paracentesi oppure aumentare il diuretico, e così via. (l\'obiezione non è forte per coloro che vogliono fare medicina interna per stringere la mano al paziente e stargli vicino: quello è senz\'altro possibile

Bè, questo è vero... in un reparto di medicina interna te ne capiteranno un quattro o cinque all\'anno di pazienti in cui è impegnativo arrivare a una diagnosi; in altri casi semmai la sfida è pensare a una diagnosi non completamente ovvia senza fare al malcapitato il tour di tutti gli specialisti.Il Dr House ovviamente è fuori dalla realtà, e se uno vuole fare medicina interna per diventare un diagnosta brillante rischia molte delusioni.

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16 Anni 5 Giorni fa #133899 da toretto85
Emildandy ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

medicina interna:qui non sono molto convinto,è molto ampia come branca e in una medicina che vuole sempre piu superspecialistiinoltre la diagnosi clinica ormai non esiste piu,chi si sognerebbe mai di fare una diagnosi di polmonite solo con percussione e auscultazione senza un rx del torace?!?!?!quindi io anche l ho scartata per questi motivi..

Mah, ciò che dici è questionabile... intanto i superspecialisti vanno di moda ora, ma ci si renderà conto che forse conviene (specie con l\'aria che tira di questi tempi, in termini economici dico) avere professionisti in grado di gestire problemi complessi senza chiedere milioni di consulenze...Inoltre, \"medicina interna\" non è mica un sinonimo di \"semeiotica\"... la gestione di esami strumentali e laboratoristici complessi fa parte delle competenze dell\'internista.Un\'ultima osservazione, giusto per amor di precisione: fare diagnosi di polmonite senza RX torace è più che possibile e un medico (quanto meno un internista, un chirurgo generale, un medico di base o di PS) dovrebe saperla fare; anzi direi proprio che la polmonite è una diagnosi clinica, non radiologica. Nessuno si sogna di fare diagnosi senza chiedere l\'RX semplicemente perchè abbiamo un sistema sanitario funzionante ed è giusto documentare anche in questo modo il quadro toracico.

infatti io non ho negato che non si possa fare una diagnosi clinica,ma questa ,dico,dovra SEMPRE essere confermata da un altro esame,purtroppo la medicina sara sempre piu difensivista,x evitare le denunce dei pazienti...è questo che volevo dire a torwart riguardo quello che lo aspetterebbe se dovesse intraprendere questa parte della medicina.riguardo i superspecialisti non sono daccordo con te,e proprio perche deve migliorare il servizio per il malato,e lo specialista ,sempre per difendersi dagli attachi legali ai suoi presunti errori,cerchera la superspecializzazione..bisogna inoltre considerare che la quantita di medici è aumentata di non so quale percentuale rispetto anche solo a 20 anni fa...

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16 Anni 4 Giorni fa #134103 da Torwart
Ciao ragazzi! La discussione si mantiene interessante!!X Valecarter: ancora una volta sono perfettamente in linea con te - infatti sono due anni che vado in giro dicendo che l\'ideale sarebbe stato fare l\'internista in epoca pre-CT. Infatti quello sì che era una cosa figa da fare: tutte le diagnosi erano cliniche, quindi davanti a te avevi TUTTE le malattie; dovevi sapere tantissime cose - ma anche ragionare, dedurre, inferire tantissimo! Sono i leggendari medici di metà Novecento, come il nostro amico Harrison (ho letto su Internet che era abbastanza pignolo e antipatico come persona XD XD) di cui gli internisti di oggi sono eredi. Ci sentiremo ancora...X Emildandy e Toretto85: grazie del contributo! Però voglio aggiungere una cosa alla mia \"critica\" (che ripeto è una critica per finta dato che med int piace anche a me...): è vero che le diagnosi cliniche si possono ancora fare, ma si faranno sempre meno NON SOLO perché ci sono i mezzi diagnostici laboratoristici/di imaging, MA ANCHE perché per diagnosticare una malattia in fase clinica è necessario che questa sia AVANZATA (esempio: sono d\'accordo che si può diagnosticare una polmonite anche a livello clinico, anzi i medici di 20/30 anni fa riuscivano a intuire anche l\'agente eziologico, Pneumococco o Klebsiella o micotica, solo sulla base dei dati clinici!! E che dire degli infettivologi che studiando in modo raffinato l\'andamento della febbre, le caratteristiche dei rash cutanei ecc. capivano quale bacillo era responsabile?). Il problema è che il futuro della medicina è quello della DIAGNOSI PRECOCE (che sono sicuro vi avranno ripetuto migliaia di volte a lezione): screening, fattori di rischio ecc. In altre parole, sui libri ìil modo di diagnosticare CLINICAMENTE il tumore al seno c\'è: essudato ematico, o paglierino, pelle a buccia d\'arancia eccetera; ma queste cose non si vedranno mai più perché oggi il tumore al seno si diagnostica molto prima. Se vi arriva una paziente con la pelle a buccia d\'arancia è bello diagnosticare... peccato che la paziente, se ha quei segni così chiari, è già spacciata. Ed è una cosa buona (grazie al cielo!!!) per il paziente, per carità!!! Solo che vaccini, screening, medici di base che fanno fare i giusti controlli appena in tempo, sono tutte cose che sottraggono ai clinici sempre più malattie da diagnosticare... e le trasferiscono a radiologi/microbiologi/anatomopatologi ecc. Questo aspetto del problema non l\'avevo detto ma mi sembra rilevante ;)

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16 Anni 4 Giorni fa #134116 da toretto85
perfettamente daccordo.

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