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ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE: PROPOSTA DAL MIUR

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11 Anni 4 Mesi fa #191130 da doctress

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11 Anni 4 Mesi fa #191131 da aDotto
Io credo che questa volta noi studenti/medici/aspiranti specializzandi abbiamo un'occasione da non sciupare: quella di decidere in base a quali criteri essere selezionati. Non bisogna fare delle analisi affrettate sui dei commenti di colleghi solo sulla base di vedute partitiche della situazione e su prese di posizioni a priori. Cerco di spiegarmi meglio. Chi dice che possa essere necessaria una 2a prova fatta bene e un equo riconoscimento dei titoli lo dice perchè forse le crocette non sono tutto. Perchè? Partiamo dal concreto, ad es. l'attuale test di medicina. E' davvero meritocratico? Sinceramente non lo so, può essere di sì, può essere di no. Dopo l'esame di maturità ero convinto che fosse un sistema infallibile o quasi nello scegliere i migliori o i più idonei per quella facoltà. Ho studiato tanto, sono entrato con un punteggio abbastanza alto, tra i primi 30 in graduatoria. Ma alcuni miei compagni di classe del Liceo, preparatissimi, sono rimasti fuori. E sono andati all'estero ed ora sono ottimi colleghi oppure conosco persone che sono entrate dopo 2-3 tentativi e che hanno fatto un percorso eccezionale una volta entrati.
Mi sono convinto che anche questo che ritenevo un sistema infallibile poteva fallire nella selezione. Ma siamo in Italia d'altronde e qualsiasi prova orale/scritta tipo tema o simili può essere giudicata con una certa soggettività dal giudicante e quindi probabilmente le crocette sono l'ipotesi migliore, o per meglio dire "la meno peggio".  Ma bisogna stare attenti a cosa si chiede in quelle domande: vi ricordate tutti le domande di cultura generale talvolta assurde contenute nei test di ammissione; immaginiamo di andare a fare l'esame per l'accesso in specializzazione e trovarci a leggere delle domande "assurde", seppur specialistiche e scientificamente ineccepibili, cioè troppo nozionistiche, che non hanno un contatto con la pratica quotidiana. Perchè sarebbe assurdo valutare la bravura di un medico solo in base al fatto che ricorda quanto è lungo in Kb il gene di Tizio o la struttura molecolare del Cisplatino o la quantità in grammi di alcol contenuta in un 100 gr di rhum, senza la valutazione della capacità del candidato DI SAPER AUSCULTARE UN TORACE, DI SAPER FARE UN MASSAGGIO CARDIACO, DI SAPER FARE UN EMOGAS, DI SAPER LEGGERE UN ECG, DI SAPER METTERE PUNTI... senza parlare della sua capacità DI RAPPORTARSI CON IL PAZIENTE, DI INTERAGIRE CON IL PERSONALE MEDICO E PARAMEDICO... senza parlare, nel caso ad esempio di un aspirante chirurgo, delle sue doti pratiche o meglio della sua attitudine alla sala operatoria, ad operare e così via. Mi fermo qui perchè altrimenti diventerebbe un discorso complicato.
Quello che voglio dirvi è che dobbiamo pretendere che le domande siano Domande con la D maiuscola e non richieste di nozioni pure e semplici. Ecco che le qualità di un buon medico, al di là delle nozioni, dovrebbero essere valutate in una 2a prova oggettiva quanto la prima, ma inerente la pratica medica. Come strutturarla non saprei, però possiamo cercare di pensare insieme una soluzione. Adesso abbiamo la possibilità, forse, di cambiare le cose DAVVERO. Cambiamole in maniera sensata. Credo che si possa affidare quasi tutta ma NON TUTTA la selezione ad un test a crocette; c'è bisogno che almeno una parte della prova valuti altre capacità. Lancio un'idea. Potrebbe essere anche una prova multimediale al computer in cui vengono mostrati dei video (ad es. pz con Parkinson) e ci si chiede di identificare la patologia mostrata tra varie risposte, in cui vengono fatti ascoltare dei soffi, dei rumori, non so cos'altro, o in cui viene mostrato l'arrivo di un pz in PS con x, y e z sintomi e a noi viene chiesto... "Qual è il primo esame che richiedi? A) B) C) D) o E)?" Così la prova è meno nozionistica ma cmq oggettiva. Come la pensate?

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11 Anni 4 Mesi fa #191139 da alcianblu
<capacità DI RAPPORTARSI CON IL PAZIENTE, DI INTERAGIRE CON IL PERSONALE MEDICO E PARAMEDICO... nel caso di un aspirante chirurgo, doti pratiche o sua attitudine alla sala operatoria, ad operare e così via>

cioè queste cose secondo te dovrebbero essere valutate in sede di concorso di specializzazione? e come?

<Come strutturarla non saprei>

a bene...

non perdiamoci in sofismi

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11 Anni 4 Mesi fa #191142 da Giulioni
Brutta come proposta! Crolleranno i voti a non raccomandati e si farà perdere più tempo. Che sia chiatro qualunque legge mettiate ve la potranno aggirare. O cambia la mentalità o non cambia nulla tutto il resto della discussione è fuffa.
Le risposte a quiz sono l&#039;antitesi della preparazione medica lo dico da anni! E i veri raccomandati le avranno prima (come nel corso di MMG)
Verranno stroncati quelli raccomandati solo perchè si sono dati da fare nel reparto.

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11 Anni 4 Mesi fa #191144 da shelby
Concordo con Stefano.
Se non cambia la mentalità non sarà di certo un quiz a crocette uguale per tutti a limare le disparità anzi...io ho proprio paura del contrario. Siamo in un paese in cui non può essere garantita l&#039;uguaglianza di trattamento. C&#039;è sempre il furbo che sa le cose prima, brutto da dire ma è così. E gli altri...beh gli altri sono fregati, tanto più se il concorso è nazionale, macro-regionale o qualsiasi altra cosa.
Io personalmente un po&#039; di mio in un esame ho piacere a mettercelo.
Poi, sarà che vengo da una realtà senza favoritismi, chi è bravo entra senza problemi almeno per la via che ho scelto io, per cui non mi lamento. Però so che ci sono situazioni inconcepibili per altre specialità (per fare un esempio cardiologia o ginecologia) dove ancora prima che farai il test ti dicono che dovrai aspettare un anno. Basterebbe denunciare e quanto meno far perdere la carica a codesti direttori delle scuole di specialità. E così facendo anche il test così come è fatto ora andrebbe benissimo. Basterebbe valutarlo senza preferenze. Chi ha fatto l&#039;esame migliore ottiene un punteggio migliore, stop. Nulla di più semplice. Quindi, il vero problema non è l&#039;esame in sé, ma chi è a capo delle specialità nelle varie università. Ho fatto anche rima.

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11 Anni 4 Mesi fa #191152 da dottorludwig
Non esiste un sistema che possa mettere d&#039;accordo tutti. Ogni possibile soluzione alternativa può essere al contempo sostenuta e contraddetta dalle mille diverse esperienze possibili di ciascuno di noi e parlo a ragion veduta da coordinatore del comitato pro concorso nazionale. In merito ad ogni punto della proposta era possibile avere 1000 opinioni diverse cosicchè volendo avviare un tentativo di partecipazione diretta e aprendosi un confronto si scatenavano anche dispute violente sulla valenza di ade e tesi, sulla necessità o meno di tener conto dell&#039;esperienza post laurea e così via...se ci mettiamo a considerare l&#039;esperienza del singolo e non mettiamo da parte le nostre "posizioni" acquisite in nome di una procedura più trasparente non succederà mai nulla e queste divisioni hanno pure il loro peso...Io sono tra i primi a sostenere che il curriculum universitario dovrebbe essere azzerato e parlo da laureato con 110 e lode e massimo punteggio in tutti gli esami attinenti. Che triste argomentazione è "a saper che le materie attinenti non sarebbero più state valutate, avrei studiato di meno?"...allora concorderete con me sul discorso che al di là dell&#039;imperante discrezionalità questo concorso così come è strutturato impone di formarsi come aspiranti specializzandi piuttosto che come buoni medici...concordo anch&#039;io sulla soluzione proposta da chi auspicherebbe un unico quiz con tutti partenti allo stesso livello?? ma quanto livore e insulti ci siamo dovuti sorbire da chi voleva tenersi arroccato il proprio bottino di punti!! "ogni vera riforma implica l&#039;abbandono di privilegi"! Chi pensa davvero di valere potrà dimostrarlo in sede di concorso...quanto alle chiacchiere sulla inadeguatezza dei quiz a valutare la nostra preparazione, posto che avremmo in media 5 anni per imparare a rapportarci coi colleghi o i pazienti, sono alla disperata ricerca di un articolo letto tempo fa...si tratta di uno studio di un network di università europee ed americane ove emerge chiaramente che le prove a quiz sono in realtà le uniche a meglio conciliare le due esigenze di trasparenza e accertamento delle competenze...Poi scusate, partire già prevenuti sul fatto che i raccomandati verrebbero a conoscenza delle risposte tempo prima mi sembra un&#039;argomentazione assai stupida, soprattutto se proviene da uno studente di medicina che implicitamente così ammette di poter frequentare questo corso di studi in quanto venuto prima in possesso delle domande. è chiaro che qualsiasi sistema è fallibile, ma nel momento in cui la manipolazione delle prove da facoltà discrezionale (come ora accade) diviene un illecito penale è fisiologico che ci sia un crollo delle interferenze esterne...Pensiamo a ragionare a più ampio raggio invece che far sempre riferimento al cortiletto della nostra facoltà di periferia!

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