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Concorso di specializzazione nazionale

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11 Anni 8 Mesi fa #186484 da DrLehninger
DrHP

so bene che la valutazione in sede d'esame può non essere oggettiva, che si può prendere 30 per pura fortuna o un voto basso per pura sfortuna; però gli esami sono tanti, mi risulta difficile credere che uno che ha preso 110L sia stato solo fortunato o che uno che ha preso 90 sia stato solo sfortunato; sarebbe certamente assurdo porli allo stesso livello; sarebbe assurdo non tenere conto del risultato di tanti anni di studio; in tutti i concorsi pubblici si prende in considerazione il voto di laurea, ora arrivi tu e dici che non serve a niente; mi pare una presa di posizione dettata più da un interesse personale che da una valutazione oggettiva del problema; del tipo: siccome io non ho 110L allora il 110L degli altri non deve contare; poi avviamente non so quale sia il tuo curriculum e non mi interessa, ma l'idea che dai è questa; aggiungo: se uno prende un voto basso non è mica obbligato ad accettarlo, può benissimo rifare l'esame; se per preparare un esame ci vogliono 4 mesi nessuno è obbligato a prepararlo in soli 2 mesi; si tratta di decidere cosa sacrificare: tempo o livello di preparazione;

in realtà i problemi di questo concorso sono altri; primo fra tutti, l'ho scritto altre volte, la prima prova; è quella che assegna il maggiore punteggio parziale, 60/100, quindi dovrebbe essere quella con maggior peso nella valutazione; invece tutti prendono il massimo o quasi, quindi non serve a niente; secondo problema ovviamente la totale discrezionalità della commissione nella valutazione della seconda prova; il risultato è che, oltre alla possibilità di favorire i raccomandati, i punteggi sono spesso molto ravvicinati, e si può rimanere fuori anche per solo frazioni di punto; ecco perchè può fare la differenza avere o meno la lode, avere o meno la tesi attinente, avere o meno le ADE; cioè queste voci di curruculum finiscono per avere un peso eccessivo rispetto al numero di punti che viene loro assegnato

per quanto riguarda la tesi, proprio per quello che ho detto prima, diventa troppo vincolante, e uno può anche cambiare idea sulla specializzazione; personalmente poi penso che la tesi in un corso come medicina sia inutile; ho sentito dire che in alcuni paesi europei neanche esiste; spesso le tesi sono scopiazzate, e comunque la preparazione della tesi è ben poco rispetto a tutto il lavoro svolto durante il corso di laurea, quindi ha un peso eccessivo nella valutazione del curriculum; a ciò si aggiunge il fatto che la commissione ne valuta la qualità, in modo assolutamente discrezionale; ad un conoscente è capitato per esempio questo: tesi in medicina interna sul diabete; ha partecipato al concorso in endocrinologia,;valutazione della tesi: 6 invece che 7; risultato: primo escluso

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11 Anni 8 Mesi fa #186485 da
Io mi chiedo come mai si é tanto attaccati ai voti degli esami, che non rispecchiano per nulla la preparazione. In Europa non interessano a nessuno, in Italia diventano fondamentali.

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11 Anni 8 Mesi fa #186487 da

DrHP

so bene che la valutazione in sede d'esame può non essere oggettiva, che si può prendere 30 per pura fortuna o un voto basso per pura sfortuna; però gli esami sono tanti, mi risulta difficile credere che uno che ha preso 110L sia stato solo fortunato o che uno che ha preso 90 sia stato solo sfortunato; sarebbe certamente assurdo porli allo stesso livello; sarebbe assurdo non tenere conto del risultato di tanti anni di studio; in tutti i concorsi pubblici si prende in considerazione il voto di laurea, ora arrivi tu e dici che non serve a niente; mi pare una presa di posizione dettata più da un interesse personale che da una valutazione oggettiva del problema; del tipo: siccome io non ho 110L allora il 110L degli altri non deve contare; poi avviamente non so quale sia il tuo curriculum e non mi interessa, ma l'idea che dai è questa; aggiungo: se uno prende un voto basso non è mica obbligato ad accettarlo, può benissimo rifare l'esame; se per preparare un esame ci vogliono 4 mesi nessuno è obbligato a prepararlo in soli 2 mesi; si tratta di decidere cosa sacrificare: tempo o livello di preparazione;
....

Io non sono d'accordo. Allora il fatto che un prenda un 110 piuttosto che un 90 dimostra che sì, ha avuto una costanza maggiore di voti alti, ma il volto di laurea finale è solo il risultato dei voti presi, non ci dice questi voti come siano maturati. Intanto c'è da dire che i voti cambiano a seconda dell'ateneo dove studi, poi che può anche essere che tutti quei 30 siano figli di raccomandazioni, e infine che siano generati da effettivo studio (con una certa dose di fortuna, fondamentale all'esame).
Quindi come vedi un 110 può essere il risultato di 3 possibilità almeno:
differente valutazione nelle diverse facoltà di medicina;
raccomandazione;
studio.
Certamente è vero che non facendo contare un 110L o comunque farlo contare come un 90 sarebbe un torto per chi quel 110 se lo è sudato! Infatti io abolirei i voti delle materie e il voto di laurea; che vuol dire esser dottore con 110 o con 90? Sei dottore punto e basta. La selezione deve a mio giudizio avvenire dopo e con criteri meritocratici da discutere e stabilire, e che comunque ci sono (non perfetti ma quasi).

proprio le uniche voci di curriculum per le quali vi è una valutazione oggettiva? ma perchè?

1- perché un voto d'esame non è detto sia oggettivo.
2- perché è ridondante: il voto di laurea è dato dalla media dei voti di esame, quindi di fatto attribuendo punteggio a entrambi valuti due volte la stessa cosa
3- perché non è rappresentativo dell'attuale competenza del candidato: mi si spieghi che senso ha valutare esami del 1° e del 2° anno di medicina. Io ad esempio ho preso un voto basso all'esame di immunologia, ma ormai sono 7 anni che mi occupo di immunoreumatologia: quanto dice quel voto delle mie attuali competenze?
Se vuoi continuo, eh.

Vorrei che ci soffermassimo su questa considerazione fatta da DrHP che io trovo sacrosanta, e sinceramente trovo difficile comprendere chi è in disaccordo.

Io mi chiedo come mai si é tanto attaccati ai voti degli esami, che non rispecchiano per nulla la preparazione. In Europa non interessano a nessuno, in Italia diventano fondamentali.

Quoto!

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11 Anni 8 Mesi fa - 11 Anni 8 Mesi fa #186512 da Camillo
Beavis non credo di essere io a dovermi svegliare.
Infatti non dico (e ridico da inizio Giugno) che si arrenderebbero ma che non saprebbero piu' a chi rivolgersi (come non lo sanno in Francia e Spagna).
In Francia l'unico parametro di valutazione e' quante parole chiave azzecchi in 3 giorni di concorso con argomenti (sui temi delle materie degli ultimi 3 anni) a risposta aperta.
Ultima Modifica 11 Anni 8 Mesi fa da .

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11 Anni 8 Mesi fa #186517 da Beavis
Non saprebbero a chi rivolgersi? Hahahahaah

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11 Anni 8 Mesi fa #186520 da Camillo
Beavis l'interesse nostro collettivo dovrebbe essere questo... Poi tu (da singolo) tiri acqua al tuo mulino andando contro i giovani medici (semplici, o quasi, burattini al concorso attuale).
Ci ritroviamo, ancora, con te che (a quanto pare) pensi a come partire in pole position e chi spamma di volere il titolo senza essere mai entrato in specializzazione.
:I

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