Concorso di specializzazione nazionale

Nessuno si è posto il problema che in una università dove vanno avanti i raccomandati e gli altri sono nulla , i raccomandati prendono sempre 30 e lode e 110 e lode alla laurea mentre altri che magari si fanno nel mazzo prendono 25 e 105 alla fine( se non meno)? Col nazionale passerebbe cmq avanti il raccomandato... Quindi sarebbe fondamentale togliere i punti preliminari... Ma allo stesso tempo non puoi far buttare nel cesso 6 anni a uno che il 110 e lode se lo è guadagnato... Insonma... Nn è facile trovare il giusto

Abbiamo scritto (ma non hai letto) che e' risposta aperta con parole  chiave sugli argomenti degli ultimi 3 anni.
Se sei culturalmente da 110 e lode lo puoi dimostrare anche al concorso...
Se non sai rispondere agli argomenti meglio di chi ha la media del 18 i tuoi voti (forse regalati) vanno nel cesso!

Ma cmq le domande prevederebbero una buona dose di fortuna....

E in ogni caso non puoi non tener conto dei 6 anni di medicina....o dovresti far capire ai dinosauri che non tuttti i 110 e lode valgono tanto

i raccomandati prendono sempre 30 e lode e 110 e lode alla laurea mentre altri che magari si fanno nel mazzo prendono 25 e 105 alla fine( se non meno)? Col nazionale passerebbe cmq avanti il raccomandato... Quindi sarebbe fondamentale togliere i punti preliminari...

Esattamente.

Se sei culturalmente da 110 e lode lo puoi dimostrare anche al concorso...
Se non sai rispondere agli argomenti meglio di chi ha la media del 18 i tuoi voti (forse regalati) vanno nel cesso!

Perfetto.
Laurea e abilitazione devono essere un requisito e nulla più.

è dal primo anno che sento dire che il voto non fa un medico bravo...ho capito, però miei cari studiate anche voi, solo di talento purtroppo non si va lontano

Fammi capire, stai suggerendo che studiarti a memoria i quiz della prima prova con domande e risposte note in anticipo, incluse quelle sbagliate, dovrebbe essere un merito?
E poi, chi ha parlato di talento? Qui si parla del tempo che un medico può avere (o non avere, perché lavora) da dedicare ad una forma di apprendimento nozionistica, acritica e spesso fuorviante che ha come unico scopo quello di selezionare i pochi candidati non raccomandati, che siano i più remissivi possibile e non rompano troppo i coglioni ai predestinati una volta diventati specialisti.

A questo punto, l'ho detto spesso, preferirei che si facesse tutto alla luce del sole e che scegliesse il primario, intanto perché così i raccomandati sarebbero palesi, poi perché uno con le palle potrebbe affrontarlo a muso duro e chiedergli ragione delle sue scelte con relativa responsabilità, infine perché volendo potrebbe andarsene a lavorare da un'altra parte e guadagnarsi il titolo si specialista altrove.
In un paese come il nostro qualunque forma di concorso, nazionale, regionale, raggruppato, di fatto non serve ad altro che a giustificare il sistema, scaricando a livello ufficiale tutte le responsabilità sul candidato mentre in realtà almeno il 90% delle decisioni viene comunque preso a priori.

Quoto decisamente il post di DrHP