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Concorso di specializzazione nazionale

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11 Anni 9 Mesi fa #185250 da Phoenix
Forse i quiz possono non piacere ma è uno dei metodi per evitare che ci possano essere delle raccomandazioni (almeno se fatti in un certo modo)...
In francia si studia su libri stabiliti dall'università, in tutta la francia sono gli stessi, si imparano gli algoritmici diagnostici e le terapie...e si studiano le parole chiave che poi, al concorso nazionale, gli studenti sono obbligati ad inserire (altrimenti prendono 0)...

Io credo sia ingiusto fare un concorso per cardiologia e fare il compito solo sulla cardiologia, preferirei farlo su tutta la medicina, del resto quando si esce dall'università siamo MEDICI in toto, non cardiologi-ortopedici ecc...quindi credo che un test, fatto a quiz o a parole chiave come in francia, sia migliore di altre metodiche..
I quiz ovviamente dovrebbero essere segreti, dovrebbero dare un programma e stop..come si fanno da noi non ha senso!

Beh perché io che sono di Milano non posso andare a fare la specializzazione a palermo?? Perché un ragazzo vuole rimanere li a farsi una famiglia?? Se anche io per varie circostanze devo andare lì? Metti caso che per ragioni familiari devo trasferirmi?? Metti caso che voglio fare una nuova esperienza?? Questo si chiama mobilità nazionale.....In tutto il mondo (o quasi), non si è penalizzati dal fatto della provenienza, della residenza, se io abito a milano devo avere le stesse possibilità di entrare nella scuola di "cardiologia" a palermo di un residente..
Se si facesse un concorso nazionale si eliminerebbe il potere dei professori, almeno si ridurrebbe...ti sembra poco??

Si farei il concorso nazionale anche per medicina, perché (ripeto) non è giusto che X che fa 45 non entra a milano e Y che fa 40 entra a Roma...

Essendo stato in francia questi problemi non si pongono minimamente, anzi uno è contento di andare a fare la specializzazione fuori da dove ha studiato...in quanto COMUNQUE non si fa la specializzazione in un solo ospedale ma si ruota (come succede in varie parti del mondo), certo sempre nella regione!!

Così la vedo io..

ps: mi spiegate quale metodo esiste oggettivo per valutare un candidato?? I quiz no, perché se uno risponde meglio non è detto che sia più bravo..ok, posso essere d'accordo..beh conta il colloquio di lavoro?? In 10 minuti posso far capire quanto valgo?? Ma non credo proprio...Il tirocinio che facciamo nel nostro reparto?? Se uno ha voglia di lavorare e di imparare impara...non tutti i reparti possono darti la stessa cosa, quindi è iniquo...il compito con domanda a risposta aperta?? Beh è soggettivo ecc.. Il curriculum?? No perché io posso aver fatto 100 pubblicazioni avendo solo il nome ma non averci lavorato..solo 1 ma aver perso 1 anno...il voto di laurea?? Gli atenei non sono equiparati, un 30 da una parte non vale il 30 dall'altra..allora?? esiste?? No. un metodo assoluto non esiste!!

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11 Anni 9 Mesi fa #185277 da Bosch

Forse i quiz possono non piacere ma è uno dei metodi per evitare che ci possano essere delle raccomandazioni (almeno se fatti in un certo modo)...
In francia si studia su libri stabiliti dall'università, in tutta la francia sono gli stessi, si imparano gli algoritmici diagnostici e le terapie...e si studiano le parole chiave che poi, al concorso nazionale, gli studenti sono obbligati ad inserire (altrimenti prendono 0)...


In Francia io non so come sia organizzato il corso di laurea e quale sia la preparazione e la formazione che viene impartita agli studenti. Non so quale sia il rapporto tra domanda e disponibilità dei posti nelle varie scuole, quale sia il ruolo dei medici in formazione nelle scuole stesse e all'interno del sistema sanitario francese.
Tutto uguale a noi? L'unica differenza è il concorso per l'accesso alle scuole di specialità?
Ha senso prendere un paese in cui tutto è diverso, prendere un modello di concorso e trasferirlo ad un altro in cui è tutto da rifare, a partire dalle fondamenta? 

Io credo sia ingiusto fare un concorso per cardiologia e fare il compito solo sulla cardiologia, preferirei farlo su tutta la medicina, del resto quando si esce dall'università siamo MEDICI in toto, non cardiologi-ortopedici ecc...quindi credo che un test, fatto a quiz o a parole chiave come in francia, sia migliore di altre metodiche..
I quiz ovviamente dovrebbero essere segreti, dovrebbero dare un programma e stop..come si fanno da noi non ha senso!


Anche questo è un discorso che sento spesso ma a cui faccio davvero fatica a dare un senso. Ok che siamo tutti medici, ma se devo operare una selezione per formare i futuri chirurgi, cardiologi, patologi, igienisti, radiologi etc, perchè non posso operare questa scelta su argomenti specifici per scuola ma devo appiattire tutto, come se ad una categoria servissero le stesse identiche nozioni ed esperienze preliminari di tutte le altre? Il rischio è duplice: 1) di non valutare adeguatamente le attitudini specifiche e 2) di permettere l'occupazione di posti in specialità come ripiego da parte di genete non interessata, che soggiorna un anno in una scuola in attesa del prossimo concorso.
E' giusto quello che dici, nel senso che una preparazione generale minima è indispensabile per tutti, ma non è certo un concorso per accedere ad una scuola di SPECIALIZZAZIONE che deve avere questo compito di verifica. Semmai è l'esame di stato, che attualmente è una porcata ed andrebbe riformato. Ma quello, chissà come mai non se lo fila nessuno. Vero è che se ci fosse una maggiore selezione a monte (nei sei anni di corso e in occasione dell'esame di stato), sarebbe scremata con criteri meritocratici la concorrenza e divverrebbe minore il numero di candidati esclusi ai concorsi di specialità.[/quote]

Beh perché io che sono di Milano non posso andare a fare la specializzazione a palermo?? Perché un ragazzo vuole rimanere li a farsi una famiglia?? Se anche io per varie circostanze devo andare lì? Metti caso che per ragioni familiari devo trasferirmi?? Metti caso che voglio fare una nuova esperienza?? Questo si chiama mobilità nazionale.....In tutto il mondo (o quasi), non si è penalizzati dal fatto della provenienza, della residenza, se io abito a milano devo avere le stesse possibilità di entrare nella scuola di "cardiologia" a palermo di un residente..

Attualmente se sei di Milano e vuoi andare a Palermo puoi benissimo farlo. Prendi una decisione importante ed impegnativa, ti sobbarchi un viaggio, ti informi sulla struttura e sulla città, ti prepari a fare i bagagli. E' una scelta che seguono solo le persone davvero appassionate e motivate. Con la modalità che proponete voi, a questa tipologia se ne aggiungerebbe un ulteriore, cospicua, di persone che si sposterebbero soltanto perchè l'unico sforzo richiesto è quello di mettere una crocetta su una preferenza, comodamente da un banco... magari in scuole diverse da quelle cui si ambisce, perchè magari si desidera entrare in un altra scuola in quella stessa sede e si comincia a passare un anno in una speciliatà diversa (più o meno affine in base alla disponibilità), ma in una città in cui si prevede un futuro lavorativo. Il risultato? L'aspirante specializzando locale , magari altrettanto bravo e di certo più motivato in quel campo,  rimane fuori e la borsa l'anno successivo PERSA. Non ti sembra una gran bella mostruosità?

E se si facesse un concorso nazionale si eliminerebbe il potere dei professori, almeno si ridurrebbe...ti sembra poco??

Questo lo ritengo fortemente opinabile.


ps: mi spiegate quale metodo esiste oggettivo per valutare un candidato?? I quiz no, perché se uno risponde meglio non è detto che sia più bravo..ok, posso essere d'accordo..beh conta il colloquio di lavoro?? In 10 minuti posso far capire quanto valgo?? Ma non credo proprio...Il tirocinio che facciamo nel nostro reparto?? Se uno ha voglia di lavorare e di imparare impara...non tutti i reparti possono darti la stessa cosa, quindi è iniquo...il compito con domanda a risposta aperta?? Beh è soggettivo ecc.. Il curriculum?? No perché io posso aver fatto 100 pubblicazioni avendo solo il nome ma non averci lavorato..solo 1 ma aver perso 1 anno...il voto di laurea?? Gli atenei non sono equiparati, un 30 da una parte non vale il 30 dall'altra..allora?? esiste?? No. un metodo assoluto non esiste!!


Tu hai anche ragione. In effetti se un sistema si basa sui poteri e le raccomandazioni il metodo ideale, ossia la valutazione super-partes dei candidati da parte di una commissione neutra di esperti, non è applicabile.
I quiz riconosco che possano essere l'unico strumento e che non esistano tante altre alternative.
Però si possono fare concorsi diversi per tipologie di scuole diverse (riunendo almeno solo quelle affini), e privilegiare la territorialità, mantenendo il concorso locale o, nell'ipotesi nazionale, facendo valere maggiormente la preferenza di sede sulla graduatoria. In questo modo i posti vacanti verrebbero comunque tutti redistribuiti e non si creerebbero le storture che ho previsto sopra.

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11 Anni 9 Mesi fa - 11 Anni 9 Mesi fa #185283 da Camillo
A me, purchè si tolga questo casotto mafioso dove si entra col benestare della "baronia", mi sta tutto bene...
Vi ricordo solo che siamo su un forum (e non sull'Olimpo)...quindi ottenere il concorso nazionale su modello francese, spagnolo o portoghese (sempre se ci riusciamo) mi sembra già molto.

Chi è a favore del concorso nazionale può chiedermi di diventare amministratore quì:
www.facebook.com/groups/388034034596539/
così da invitare altri colleghi a far numero al gruppo.

Ultima Modifica 11 Anni 9 Mesi fa da .

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11 Anni 9 Mesi fa #185285 da VaLE 86
www.avvocatosantidelia.it/index.php/contatti
Un ricorso collettivo contro il concorso fatto in sede locale.. a favore di quello nazionale ..... pensateci ed organizziamoci
Ma facciamo presto

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11 Anni 9 Mesi fa #185287 da Phoenix
La vediamo in due modi completamente diversi..
Io credo che un test per una SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE dovrebbe valutare le competenze in toto, non solo della materia per la quale si fa il test! Voglio fare ORTOPEDIA non sono ORTOPEDICO...è diverso secondo me!

APRO PARENTESI: Sento sempre dire (soprattutto in campo chirurgico) che bisogna valutare se uno ha le capacità per operare, sempre però con lo scopo di difendere "i meno preparati"..è dal primo anno che sento dire che il voto non fa un medico bravo...ho capito, però miei cari studiate anche voi, solo di talento purtroppo non si va lontano (come se poi, quelli che prendono 30 e che si posizionano meglio classificati nei concorsi sono per forza meno bravi e meno meritevoli...(non ce l'ho con nessuno sia ben chiaro è solo un piccolo sfogo) CHIUSA!! :)

Se voglio andare a palermo adesso come adesso, beh ti sei risposto da solo..DEVO ANDARE A CERCARE LA RACCOMANDAZIONE??? perché è di questo che parliamo quando diciamo di contattare il primario ecc......

Nel post precedente ho scritto che bisogna uniformare prima tutte le università italiane, renderle il più possibili uguali..quindi riformare tutto il sistema e poi pensare di applicare il metodo francese, so che applicare un sistema dall'esterno e attaccarlo qui non è possibile, ma sarebbe sempre meglio di quello che c'è oggi!!

Per l'esame di stato hai perfettamente ragione!!

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11 Anni 8 Mesi fa #186440 da Camillo
quindi per altri 5-10 anni lasciamo che siano le delinquenze organizzate locali a selezionarci all'ingresso, è questo che proponi?

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