Concorso di specializzazione nazionale

Poi per ultimo c'è qualcuno tra chi scrive convinto al termine del percorso di studi di possedere l'intero scibile medico necessario per affrontare il concorso (sulla cui legalità l'unica garanzia è la dimensione nazionale) sapendo fin d'ora che non godrà della mia fiducia

In che senso scusa? Ognuno fà il meglio che può, c'è chi sà di più e chi di meno. Pensare di saper fare il medico dopo 6 anni di università è una stupidaggine incredibile. Lo studio vero viene dopo, sul campo.

Il miur non ha dato nessun comunicato, qualcosa mi dice che sono già nel pallone.

Mai nessuno che si soffermi su una cosa: come si potrebbe valutare la propensione del candidato a svolgere l'attività di Medico? In parte la frequenza in reparto permetteva ai direttori di scuola di capirlo. E basta con la generalizzazione che sono tutti baroni, che entrano solo i raccomandati. Quanti colleghi con il libretto pieno zeppo di 30 e lode e poi non sono in grado di fare un E.O. o parlare con il paziente.

Lo studio viene sul campo? Quando fai il concorso sei un medico abilitato...o ti devono dare la manina e insegnarti a fare un E.O. una volta entrato in scuola? E dai su...quanti medici da scrivania...

Io spero bene siano nel pallone. Perchè sarò la prima a mettere su una protesta non appena esce qualcosa di ufficiale dai piani alti (intendo anche solo una prima bozza). Mi dispiace per coloro che la sentono tanto come una vittoria della meritocrazia. Ma io la vedo proprio nel modo opposto. Non mi piace chi decide per me senza aver chiesto il mio parere. Poi è ovvio che se vince la maggioranza mi arrendo ma almeno voglio poter dare il mio giudizio.
Quindi mi oppongo fermamente. Io capisco l'idea di base. Non la condivido, per il semplice fatto che conosco gente dei sistemi spagnolo e francese che non ne sono felici, al contrario di quello che si trova scritto in giro.  Ma come è stata gestita la questione  è SBAGLIATO. Troppa fretta e nella fretta si fanno un sacco di porcate. Ed è proprio questa fretta che mi fa sorgere grosse perplessità, sembra quasi che ci sia sotto qualche interesse, perchè se si volesse realmente agire per il bene della comunità ci sarebbe dovuta essere nei mesi scorsi una grossa campagna di informazione nelle università. Così non è stato e le decisioni prese da una minoranza autoeletta mi fanno proprio non dico imbestialire, di più. Quindi NO. I miei colleghi del sesto sono d'accordo con me, quelli del quinto anno pure. E non vengo da una università piccola. Se qualcuno prima di agire avesse chiesto qualcosa alle future cavie forse si sarebbe risparmiato tanto sbattimento. O magari avrebbe avuto carta bianca e il giusto appoggio nel farlo. Ma bastava chiedere prima.

Lo studio viene sul campo? Quando fai il concorso sei un medico abilitato...o ti devono dare la manina e insegnarti a fare un E.O. una volta entrato in scuola? E dai su...quanti medici da scrivania...

Io non so chi sei o cosa fai ma lo studio viene sul campo, si. Non si impara di certo la professione di medico durante i 6 anni di medicina, almeno in Italia dove la teoria regna sovrana. Se pensi di studiare 6 anni e poi applicare ciò che sai e basta, tanti auguri. Le lacune le abbiamo tutti appena laureati, e non parlo di sapere fare un EO fatto bene (che è l'ABC). Se tu ci sei riuscito, complimenti a te.
Sono d'accordo coi 30 e L che non sanno visitare o parlare coi pazienti ma, a rigor di logica, così come tu dici che non bisogna generalizzare sui baroni, allora non generalizzare coi 30 e L.
Io provengo da una scuola dove il baronaggio non esiste ma è indubbio che sia ben radicato in Italia.
Si la propensione è una bella cosa di sicuro ma non è un metodo obiettivo di valutazione. Secondo me noi abbiamo bisogno di cose obiettive.