Concorso di specializzazione nazionale

almeno vedo che c'è ancora qualcuno che prova a usare la testa per discutere dei pro e contro della riforma.. fatevi un salto sulla pagina facebook di federspecializzandi (dovete chiedere l'amicizia) e noterete che è pieno di invasati a senso unico pro-riforma, senza il minimo di discussione sulle (probabili) criticità della riforma stessa. 
bello sapere poi che i principali promotori del nuovo concorso sono gia specializzandi/ati, come dire 'mo' so fatti vostri'... basta passare dall'altra parte della barricata e magicamente da studente/giovane laureato che quptidianamente si confronta con tirocini, esami, frequenze, ADE, mala organizzazione di università e reparti e chi piu ne ha piu metta si passa a discorsi tipo 'se hai fatto medicina devi essere un medico a tutto tondo' ' se hai fatto tirocini §ADE e esami per il voto e non per imparare sei una cattiva persona' quando fino a pochi mesi fa si trovavano nella stessa nostra situazione.
ancora peggio, ma a nquesto in italia (rigorosamente con la minuscola) siamo purtroppo abituati, si è deciso di cambiare le regole del gioco MENTRE SI GIOCAVA, con il risultato di avere creato una situazione paradossale.
personalente sono schifato dai manini dei primari, ma ritengo che internato/frequenza e una buona tesi siano un'occasione d'oro per farsi conoscere e apprezzare, e che la selezione in parte pilotata ai concorsi serva anche a 'tutelare' chi per un bel pezzo ha dato anima e corpo per un obiettivo e scegliere chi ritenuto piu affidabile (e peraltro gia rodato con burocrazia e ritmi di reparto).
I pochi 'sondaggi' e votazioni circa eventuali cambiamenti dei parametri di selezione hanno previsto come nocciolo del discorso 'sei pro o contro concorso nazionale?', tralasciando molto spesso criticità che questa nuova situazione comporta (soprattutto se imposta dall'alto e in tempi cosi rapidi senza permettere di ribattere o al limite preparasri), e facendo passare casi di (chiamiamola cosi) 'raccomandazione oltre il buon senso', schifosi quanto si vuole, come la costante e universale metodica attuale di selezione. il tutto partendo dal presupposto che locale=mafioso e nazionale=siamo tutti belli bravi buoni e meritocratici.

Le borse rimangono ai residenti delle regioni a statuto speciale, così succede perchè sono solitamente territori che hanno particolari esigenze e deficit rispetto ad altre aree italiane. E' la costituzione che fortunatamente glielo permette. Se poi volete cambiare la costituzione fatevi avanti eheheh

Mi sembra che il concorso della medicina generale sia il più elogiato da tutti, perchè uno va semplicemente con quello che sa, senza tanti fronzoli, senza punti extra, senza bisogno di aver passato mesi/anni a strisciare dietro il camicione di un primario. Nel concorso della medicina generale, non esistono esami attinenti, ade, tesi... ma semplicemente la conoscienza che un neomedico ha in quel momento e un test a crocette da risolvere. Fine. Non c'è altro.
Questo, fate tutti i discorsi che vi pare, ma rimane il modo più obbiettivo per valutare un candidato.
Questa riforma del MIUR va verso tale direzione. Io avrei preferito però che il concorso fosse per macroaree/regioni e non nazionale... ma va bè.

Poi sento che qualcuno vuole valutare il grado di motivazione dello studente, la frequenza in reparto, le ore/notti/weekend passati in corsia... tradotto, è il livello di schiavismo che uno è disposto a sopportare... contenti voi... ma così potrei azzardare che soffriate della s. di Stoccolma 
La maggior parte di noi è così inquadrato da questo attuale sistema che non ci rendiamo conto quanto sia assurdo che uno studente già dal 5° anno si rinchiuda in un reparto a farsi sfruttare dal primario, perdendo ore su ore che potrebbero essere investite in miglior modo.
Poi, chidete agli studenti in Francia, Spagna, Svizzera, Germania,Inghilterra se  fanno "l'internato", loro non sanno nemmeno cosa è!

le borse  regionali  sono anche strumento per sopperire alla carenza di posti finanziati dallo stato centrale , quindi la loro legittimazione non è solo costituzionale ma anche economica. Pur scrivendo da Sassari non conosco il merito della scuola di scienza dell'alimentazione quindi non so dirti.
però è vero che questa riforma non è risolutiva e devo ripetere ciò che ho scritto precedentemente:
chi la promuove deve farlo a titolo personale e non far intendere di parlare a nome di tutti gli studenti perchè tale incarico non è stato conferito loro da nessunosul sito firmiamo.it no nazionalizzazione vi sono oltre 800 firme evidente espressione di una parte non favorevole e  che quindi doveva avere la possibilità di dire la propria
concordo e ribadisco che frequenza tesi attinente sono strumento valido non sufficiente (poi si fa giustamete il concorso) per operare un importante preselezione non tra la massa degli studenti ma tra coloro che hanno passione e intenzione di accedere ad una determinata scuola: si ha l'opportunità di conoscere ancor piu la materia il modo di lavorare e di farsi apprezzare, se bravi e volenterosi, da coloro che in futuro potrebbero essere tuoi colleghi. Conosco gente che non si è limitata alle ore del tirocinio ma ha frequentato per anni da studente il reparto
Poi per ultimo c'è qualcuno tra chi scrive convinto al termine del percorso di studi di possedere l'intero scibile medico necessario per affrontare il concorso (sulla cui legalità l'unica garanzia è la dimensione nazionale) sapendo fin d'ora che non godrà della mia fiducia

Mi sembra che il concorso della medicina generale sia il più elogiato da tutti, perchè uno va semplicemente con quello che sa, senza tanti fronzoli, senza punti extra, senza bisogno di aver passato mesi/anni a strisciare dietro il camicione di un primario. Nel concorso della medicina generale, non esistono esami attinenti, ade, tesi... ma semplicemente la conoscienza che un neomedico ha in quel momento e un test a crocette da risolvere. Fine. Non c'è altro.
Questo, fate tutti i discorsi che vi pare, ma rimane il modo più obbiettivo per valutare un candidato.
Questa riforma del MIUR va verso tale direzione, avrei preferito però che il concorso fosse per macroaree/regioni e non nazionale... ma va bè.

Poi sento che qualcuno vuole valutare il grado di motivazione dello studente, la frequenza in reparto, le ore/notti/weekend passati in corsia... tradotto, è il livello di schiavismo che uno è disposto a sopportare... contenti voi... ma così potrei azzardare che soffriate della s. di Stoccolma 
La maggior parte di noi è così inquadrato da questo attuale sistema che non ci rendiamo conto quanto sia assurdo che uno studente già dal 5° anno si rinchiuda in un reparto a farsi sfruttare dal primario, perdendo ore su ore che potrebbero essere investite in miglior modo.
Poi, chidete agli studenti in Francia, Spagna, Svizzera, Germania,Inghilterra se  fanno "l'internato", loro non sanno nemmeno cosa è!

Come non quotare tutto quanto!!!! Purtroppo anche nei giovani è talmente radicato il concetto che se non lecchini e/o non hai l'aiuto di qualcuno non vai da nessuna parte, che si preferisce continuare a chiudere gli occhi sperando che quest'anno tocchi a noi avere la spintarella. Neanche si pensa di poter andare avanti dimostrando ciò che si sa! Che tristezza!
E poi non prendiamoci in giro... molti di quelli che frequentano i reparti sono più attenti a farsi vedere dal prof. di turno piuttosto che ad imparare seriamente qualcosa. Vedremo quanto si svuoteranno i reparti se finalmente verrà eliminata la seconda prova!!

Mi sembra che il concorso della medicina generale sia il più elogiato da tutti, perchè uno va semplicemente con quello che sa, senza tanti fronzoli, senza punti extra, senza bisogno di aver passato mesi/anni a strisciare dietro il camicione di un primario. Nel concorso della medicina generale, non esistono esami attinenti, ade, tesi... ma semplicemente la conoscienza che un neomedico ha in quel momento e un test a crocette da risolvere. Fine. Non c'è altro.
Questo, fate tutti i discorsi che vi pare, ma rimane il modo più obbiettivo per valutare un candidato.
Questa riforma del MIUR va verso tale direzione. Io avrei preferito però che il concorso fosse per macroaree/regioni e non nazionale... ma va bè.

Poi sento che qualcuno vuole valutare il grado di motivazione dello studente, la frequenza in reparto, le ore/notti/weekend passati in corsia... tradotto, è il livello di schiavismo che uno è disposto a sopportare... contenti voi... ma così potrei azzardare che soffriate della s. di Stoccolma 
La maggior parte di noi è così inquadrato da questo attuale sistema che non ci rendiamo conto quanto sia assurdo che uno studente già dal 5° anno si rinchiuda in un reparto a farsi sfruttare dal primario, perdendo ore su ore che potrebbero essere investite in miglior modo.
Poi, chidete agli studenti in Francia, Spagna, Svizzera, Germania,Inghilterra se  fanno "l'internato", loro non sanno nemmeno cosa è!

Bravo Giuseppe. Hai colto nel segno. Sottolineo che il curriculum dovrebbe rispecchiare la conoscenza e la capacità di un medico neolaureato. Il peso del curriculum è "integrato" nella preparazione di ognuno di noi. Se uno è bravo, verrà fuori indipendentemente dai punti laurea, ade ecc..
Due parole sull'internato: a mio avviso può avere un senso farlo ma dipende con che criterio. Andare lì per essere usati come macchina fotocopiatrice o per fare lettere di dimissione e copiare esami..beh non ha senso. Anzi è deleterio. A quel punto tanto meglio allontanarsi per sempre dal sistema e andare a sostituire dei MMG e fare guardie mediche..si impara e ci si forma molto di più. Se invece l'internato è costruttivo ben venga. Comunque nessuno vieta di farlo anche col concorso nazionale.

Io ripeto che la riforma andava fatta. Ovvio che tocca gli interessi di alcuni. Ma vabbè.