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Concorso di specializzazione nazionale
- dottorludwig
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Tra l'altro ancora non riesco a comprendere chi, per le sue ovvie ragioni, difende a spada tratta il concetto d'internato senza forse ricordarsi che nell'attuale concorso non c'è alcuna voce curriculare che permetta di valutare l'internato (al massimo 1 punto d'ade che può benissimo essere sostituito da qualche congresso qua e là)...state quindi ammettendo che in realtà la seconda prova è una farsa ma il solo strumento per decidere chi debba entrare o no...Beh, allora che venga detto chiaramente oppure siamo alla passiva e complice accettazione della solita farsa italiana "vabbè ma lo sanno tutti che è così...".
Tra l'altro partite già sconfitti come se foste consapevoli che gente più preparata di voi supererà il test (e a difesa del test a crocette, così tanto biasimato, mi premerebbe sottolineare che la conferenza internazionale dei pedagogisti e degli esperti dell'educazione ha eletto i quiz a risposta multipla come lo strumento più adeguato e trasparente per la valutazione degli studenti). Quello che poi sfugge a gran parte di voi che già si lanciano in accuse di brogli e possibilità di frodi, è che una cosa è il profilo discrezionale ad oggi pienamente consentito ai commissari liberi di commettere ogni ingiustizia, un altro il profilo penale di un eventuale illecito svolto per favorire il candidato. Tra l'altro dovreste così ammettere che voi siete entrati in medicina con l'inganno, ma già scommetto che mi risponderete "io no, ma ho saputo che...", da perfetto stile italiota!
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- Giuseppe Bartelli
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te dici "peggiorarlo", secondo me è migliorarlo.
Avrai avuto un esperienza ottima nella tua università non ne dubito, ma ti assicuro che in moltissime sedi l'internato in un reparto è qualcosa di allucinante che raggiunge livelli di servilismo e leccaculismo indescrivibili.
Con un concorso nazionale dove vale un test, il voto di laurea e stop, tutti gli internati andrebbero a farsi fottere (scusate il francesismo), lo studente e il neolaureato potranno così impiegare enormemente meglio le giornate in attività molto più proficue: in primis lo studio, poi la frequenza nei reparti non universitari (che solitamente sono molto più disponibili verso gli studenti), frequnza da medici di famiglia, da guardie mediche, da pediatri... nel caso il reparto dove fai la tesi sia realmente un buon reparto dove si impara davvero, niente ti vieta di continuare a frequentare lì.
Poi una volta laureato puoi impiegare mille volte meglio il tuo tempo, imparando di più e guadagnando anche qualcosa, facendo sostituzioni, medico nelle rsa, medico nelle gare sportive, esperienze all'estero, esperienze umanitarie nei paesi poveri... puoi investire il tuo tempo in modo nettamente migliore che fare le fotocopie o scrivere al computer la lettera di dimissione del pz. Se passa la riforma uno studente non sarà più obbligato a vendere la sua vita al primario di turno per entrare nella specializzazione.
Per non parlare delle raccomandazioni, che forse qualcuna con il concorso nazionale ci sarà ugualmente (chi ha conoscenze dentro il ministero), ma MAI, MAI, MAI raggiungeranno il livello scandaloso di adesso, dove a decidere sono solo i direttori che fanno entrare chi cavolo gli pare.
Naturalmente sono tutti punti di vista
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- Giuseppe Bartelli
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Poi servirà la firma del ministro Passera (che fino alla fiducia del nuovo governo sarà ancora in carica) per essere approvata.
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Dipende tutto dai punti di vista,
te dici "peggiorarlo", secondo me è migliorarlo.
Avrai avuto un esperienza ottima nella tua università non ne dubito, ma ti assicuro che in moltissime sedi l'internato in un reparto è qualcosa di allucinante che raggiunge livelli di servilismo e leccaculismo indescrivibili.
Con un concorso nazionale dove vale un test, il voto di laurea e stop, tutti gli internati andrebbero a farsi fottere (scusate il francesismo), lo studente e il neolaureato potranno così impiegare enormemente meglio le giornate in attività molto più proficue: in primis lo studio, poi la frequenza nei reparti non universitari (che solitamente sono molto più disponibili verso gli studenti), frequnza da medici di famiglia, da guardie mediche, da pediatri... nel caso il reparto dove fai la tesi sia realmente un buon reparto dove si impara davvero, niente ti vieta di continuare a frequentare lì.
Poi una volta laureato puoi impiegare mille volte meglio il tuo tempo, imparando di più e guadagnando anche qualcosa, facendo sostituzioni, medico nelle rsa, medico nelle gare sportive, esperienze all'estero, esperienze umanitarie nei paesi poveri... puoi investire il tuo tempo in modo nettamente migliore che fare le fotocopie o scrivere al computer la lettera di dimissione del pz. Se passa la riforma uno studente non sarà più obbligato a vendere la sua vita al primario di turno per entrare nella specializzazione.
Per non parlare delle raccomandazioni, che forse qualcuna con il concorso nazionale ci sarà ugualmente (chi ha conoscenze dentro il ministero), ma MAI, MAI, MAI raggiungeranno il livello scandaloso di adesso, dove a decidere sono solo i direttori che fanno entrare chi cavolo gli pare.
Naturalmente sono tutti punti di vista
Quoto.
Giustamente come hai detto tu le cose cambiano da sede a sede.
Io ripeto di non vederci nulla di così scandaloso.
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