Concorso Nazionale, novità?

Economicamente parlando la medicina è un servizio pagato dagli assistiti attraverso tasse, assicurazioni, parcelle, ecc.
L'Italia è da 20 anni che (in generale) si impoverisce, per non parlare dell'evasione, della mala gestione politica e così via.

Noi stiamo giustamente a discutere sull'accesso alla professione, ma quì ormai è la professione stessa a rischio. Se non si inverte la rotta di questo paese gli scenari diventano la proletarizzazione della medicina e/o medicina solo per paganti-abbienti, ecc.

kinch ha scritto: Economicamente parlando la medicina è un servizio pagato dagli assistiti attraverso tasse, assicurazioni, parcelle, ecc.
L'Italia è da 20 anni che (in generale) si impoverisce, per non parlare dell'evasione, della mala gestione politica e così via.

Noi stiamo giustamente a discutere sull'accesso alla professione, ma quì ormai è la professione stessa a rischio. Se non si inverte la rotta di questo paese gli scenari diventano la proletarizzazione della medicina e/o medicina solo per paganti-abbienti, ecc.

Quoto ogni parola

Scusatemi se insisto su questo punto, ma è cruciale... Se è molto difficile trovare un lavoro con una specializzazione in tasca, figuriamoci senza!!! Senza specializzazione o corso mmg si vive in un "limbo" in cui non si è né carne né pesce, certo si trova da fare qualcosa ma è discontinuo e malpagato. :sick:

se eleviamo il numero degli specialisti, una percentuale ancora minore di ora troverà lavoro ed emigrare rimarrebbe l'unica possibilità per tutti gli altri.

Il problema va risolto al vertice: il sistema sanitario va finanziato, i medici devono essere assunti ed impiegati nel SSN. Se non avviene questo, ragionare sul resto non serve assolutamente a nulla.

Mi ero estraneato dalla discussione perché quando vedo che non si sa la differenza fra un economia di servizi ed una fabbrica di maglioni capisco che non c'è trippa per gatti (come si dice da me).
Ma non vorrei che colleghi più giovani credessero a certi allarmismi populisti.

L'Assistenza medica è un servizio la cui richiesta crescerà sempre di più (viste le maggiori aspettative quoad vitam e quoad valitudineme della popolazione). Noi abbiamo un sistema assistenzialista diciamo prevalentemente statale che paghiamo con le tasse (in realtà non è uguale in tutte le regioni). Questo sistema è sicuramente in crisi per teste di cazzo che lo hanno rovinato e quindi offre sempre meno posti di lavoro: meno assunzioni, meno formazione, meno servizi.
Ok! Siamo d'accordo!
Ma pensare che la soluzione sia ridurre il numero di medici quando la richiesta c'è anche se lo stato non assume.... è una caz....ta! !!
Peggio ancora è farli laureare e poi per legge bloccarli in un limbo di disoccupazione!
Falli specializzare e poi vedrai che la gente (qquella che ha voglia di lavorare e non quella che cerca lo stipendio statale garantito a 6 die) si organizza!
Non avete notato che i centri privati o convenzionati con assicurazioni che offro prezzi più bassi del ticket stanno sbocciano come funghi? Ecco tutti questi centri stanno cercando gente!
Spesso mi viene in mente che sia tutta una strategia per favorire il privato rispetto al pubblico ma lasciamo perdere la mia idea...

cmq

È scandaloso che gente vicina alla fine della specializzazione proponga di chiedere la strada ai più giovani così che chi è dentro trovi più serenamente lo stipendio statale.

adde

io non so a chi ti stia riferendo, ma sono a fine specializzazione e ho remore all'idea di aprire a tutti indiscriminatamente le porte delle scuole di specialità, magari al prezzo di ridurre o azzerare l'ammontare delle borse e rinunciare a tutti i diritti faticosamente conquistati negli anni passati.

Almeno NON adottare questo tipo di misura senza parallelamente sbloccare la situazione lavorativa nel post-specialità. Questa dovrebbe essere la finalità per tutti, perchè senza lavoro tutto quanto accada prima è inutile.

mi sembra un discorso elementare.
A me spaventa il fiorire di tutte queste piccole strutture private in cui un medico specialista lavora in condizioni da terzo mondo (nella mia disciplina, l'anatomia patologica, ne conosco diverse, immagino sia lo stesso in altri ambiti).

Tanto per far capire quanto le mie riflessioni siano "disoneste" ed "interessate", dico solo che, personalmente, sto valutando serissimamente l'idea di espatriare...e di certo non temo la eventuale concorrenza di persone che si potranno specializzare TRA CINQUE ANNI (e anche questo mi sembra un discorso elementare).