Concorso Nazionale, novità?

jimmyfloyd ha scritto: Buongiorno vorrei un chiarimento...se il concorso dovesse svolgersi nel mese di luglio i laureati di marzo che sosterranno l'esame di abilitazione il 10 luglio potrebbero partecipare?o bisogna essere abilitati per poter partecipare?Grazie in anticipo

L' anno scorso , per la prima volta in assoluto .. :sick: ... , hanno potuto partecipare .
Io ho dovuto aspettare un anno più adesso un altro anno e poi chissà :woohoo:

Bosch ha scritto: ma certo un corno!

Nell mia visione delle cose

1) deve entrare chi è più bravo (lodi e votoni a catanzaro o salerno, tesi e ADE non mi rappresentano nulla)
2) deve avere accesso un numero di medici congruo al fabbisogno, che è di 8000, NON di 3000 o meno!
3) deve avere accesso ai concorsi pubblici un numero di medici specialisti pari al fabbisgno, e cioè concorsi a tempo indeterminato per 8000 professionisti all'anno, NON un blocco trasversale dei concorsi!

la situazione è questa, il dramma è per tutti, la battaglia dovrebbe accomunarci!
invece pestiamo i piedi per un case report da mezzo punto non considerato? o perchè siamo già specialisti che vogliamo parcheggiarci 5 anni da qualche parte per tirare a campare? o perchè abbiamo tutti 30 lode (come il 90% dei nostri colleghi di sede) ed in fondo ci sta bene così?

tutto questo è sconfortante al massimo dal mio punto di vista.
E trovo incredibile che così tanti di voi non riescano a vedere quali sono i problemi grossi e quali le stupidaggini

...sono d'accordo..tutto il resto è noia...

Ma ribadisco, questi problemi avrebbero una valenza ben minore, se il numero di borse fosse congruo alle esigenze.

Il problema delle borse si risolve in due minuti dimezzando borse e impegno richiesto allo specializzando e permettendogli di svolgere libera professione (che ammettiamolo, è esperienza anche quella).

Certo questo implica dover formare davvero gli specializzandi e smettere di usarli come bassa manovalanza per i compiti burocratici.

DrHP ha scritto:

Ma ribadisco, questi problemi avrebbero una valenza ben minore, se il numero di borse fosse congruo alle esigenze.

Il problema delle borse si risolve in due minuti dimezzando borse e impegno richiesto allo specializzando e permettendogli di svolgere libera professione (che ammettiamolo, è esperienza anche quella).

Certo questo implica dover formare davvero gli specializzandi e smettere di usarli come bassa manovalanza per i compiti burocratici.

Non ci avevo mai pensato ma ritornando alle borse di prima del 2007 ( mi pare che sia l' ultimo anno con borsa da 900 e/mese) ci sarebbero 6000-7000 borse ...
L' idea di aprire all' attività privata poi , è davvero ottima : perché , per esempio , chi è specializzando in geriatria non potrebbe lavorare part -time in una casa di riposo ?

dex ha scritto:

DrHP ha scritto:

Ma ribadisco, questi problemi avrebbero una valenza ben minore, se il numero di borse fosse congruo alle esigenze.

Il problema delle borse si risolve in due minuti dimezzando borse e impegno richiesto allo specializzando e permettendogli di svolgere libera professione (che ammettiamolo, è esperienza anche quella).

Certo questo implica dover formare davvero gli specializzandi e smettere di usarli come bassa manovalanza per i compiti burocratici.

Non ci avevo mai pensato ma ritornando alle borse di prima del 2007 ( mi pare che sia l' ultimo anno con borsa da 900 e/mese) ci sarebbero 6000-7000 borse ...
L' idea di aprire all' attività privata poi , è davvero ottima : perché , per esempio , chi è specializzando in geriatria non potrebbe lavorare part -time in una casa di riposo ?

Salvo poi soggetti come Consulcesi che fanno ricorsi milionari proprio per gli specializzandi fino al 2006. E li vincono pure...
È anche grazie a gente come quella che andiamo sempre peggio

a me starebbe bene avere una borsa bassa e più posti, ma il problema se ci pensate si sposterebbe a dopo...già ora molti specialisti fanno fatica a trovare un lavoro e devono ripiegare sulla mmg.