Concorso Nazionale, novità?

Bufalo ha scritto: Allora, il DL serve a definire a grandi linee come si svolgerà il concorso. Una volta approvato dal Parlamento (ma nella pratica, una volta che viene approvato dal primo ramo in cui viene discusso, in questo caso la Camera, in quanto a meno di grandi anomalie nel testo l'altro ramo si limita a confermare il voto) sapremo per certo che il concorso 2014 sarà con graduatoria e commissione nazionali. Il che renderà inutilizzabile l'attuale regolamento, che prevede graduatorie locali ed una seconda prova a risposta aperta differente da scuola a scuola e da candidato a candidato incompatibile con la commissione unica nazionale. A questo punto sarà NECESSARIO che venga approntato un nuovo regolamento attraverso l'emanazione di un DM ed il successivo passaggio in Consiglio di Stato. Ma non ci sarà da temere per quanto riguarda i tempi, in quanto la nuova legge imporrà che il concorso si tenga con queste nuove regole. (per info più approfondite: comitatoproriforma.blogspot.it/ ci dovrebbe essere un post a riguardo tra i più vecchi)
A livello pratico, io il reparto l'ho già abbandonato. Chi volesse andare sul sicuro potrebbe aspettare l'approvazione alla Camera (nei tempi che dicevo dicevo sopra) oppure al Senato (che arriverà obbligatoriamente entro l'11 novembre). Dopo questi step, il concorso sarà ufficialmente nazionale!! Anche se le esatte regole saranno ancora da definire (ma si conoscono a grandi linee).

Ti ringrazio molto per la risposta, credo che anch'io, al massimo aspettando la conferma alle Camere, abbandonerò il reparto. Voi come pensate di organizzare lo studio? temo che un eventuale programa sarà reso noto solo pochi mesi prima del concorso, ma intanto ci convenga iniziare.. voi come vi organizzate? un testo di medicina interna o testi delle cliniche?
Grazie a tutti

Io già più volte ho detto che col nazionale vi siete fottuti da soli.
Sentire dire "esco da reparto e vado a studaire un fiume di nozioni a memoria" rafforza questa mia convinzione.
Quando la netta maggioranza di voi rimarrà fuori anche col nazionale e vi troverete con una mano davanti ed una di dietro in un sistema che non finanzia borse e non assume, allora forse qualcuno cominerà a capire che non era questa la battaglia da combattere... ma a molti di voi servirà la fatiica facciata contro il muro per capirlo, ahimè.

Prima dovevamo impararci a memoria 5000 domande ed era umiliante, ora dovremo impararci l'Harrison e non sarà certo più nobilitante. Ma lo faremo con qualche borsa, qualche anno di specialità e qualche scuola in meno.

Io dico che alla fine ci hanno fregato, perchè tutta l'ambiguità che emerge dalle prime anticipazioni non sarà cancellata, in modo da preservare raccomandazioni e clientelismi. In compenso, mentre eravamo tutti felici della nuova riforma, hanno confezionato alcune chicche rimarchevoli.

Poi, tutti ad assicurare che le borse nazionali saranno sicuramente più di 2800, ma nessuno ha ancora detto che ne sarà delle borse regionali. Ed è certo che le singole regioni non avranno alcun interesse a stanziarne, ora che rischiano di vedere il loro investimento tornarsene a casa...

io invece dico che chi difende il sistema attuale è perchè ha il posto già assicurato!
Bosch parla di "lasciare il reparto", io credo che sia più corretto dire "lasciare la fotocopiatrice"!!!
ho scritto il mio primo post dicendo che frequento un reparto dove non imparo NULLA se non ad inserire dati nel computer e fare stampe solo per "fare una fila lunga 3/4 anni", tanto i posti possono essere 3 o 10000, ma quando sono già riservati non ci fai nulla!! onestamente l'harrison è molto più formativo... poi, una volta liberi dallo stato attuale, ognuno potrà perfezionare la sua formazione come meglio crede, frequentare un reparto dove impara realmente qualcosa o starsene a casa a studiare. Mi sarò pure fottuta da sola, ma i figli di papà sono stati più fottuti di me... e questo per il momento mi basta!

Bosch ha scritto: Io già più volte ho detto che col nazionale vi siete fottuti da soli.
Sentire dire "esco da reparto e vado a studaire un fiume di nozioni a memoria" rafforza questa mia convinzione.
Quando la netta maggioranza di voi rimarrà fuori anche col nazionale e vi troverete con una mano davanti ed una di dietro in un sistema che non finanzia borse e non assume, allora forse qualcuno cominerà a capire che non era questa la battaglia da combattere... ma a molti di voi servirà la fatiica facciata contro il muro per capirlo, ahimè.

Che tipo di battaglia avresti consigliato? Hai delle alternative o avresti preferito semplicemente che tutto rimanesse come prima?
Non sono molto al dentro della questione, per questo mi interessa sentire una voce fuori dal coro.

Finora gli unici "scontenti" che ho sentito sono quei poveracci che magari hanno frequentato per 3 anni il reparto e quindi giustamente ora si aspettavano la concessione del professore supremo (o forse l'anno prossimo? O forse quello ancora dopo?). Legittima la loro amarezza, però da qualche parte la catena delle vessazioni deve essere tagliata, prima o poi.

Velasco ha scritto:
Che tipo di battaglia avresti consigliato? Hai delle alternative o avresti preferito semplicemente che tutto rimanesse come prima?
Non sono molto al dentro della questione, per questo mi interessa sentire una voce fuori dal coro.

Finora gli unici "scontenti" che ho sentito sono quei poveracci che magari hanno frequentato per 3 anni il reparto e quindi giustamente ora si aspettavano la concessione del professore supremo (o forse l'anno prossimo? O forse quello ancora dopo?). Legittima la loro amarezza, però da qualche parte la catena delle vessazioni deve essere tagliata, prima o poi.

Beh, il primo punto è capire che aspiranti studenti di medicina, studenti di medicina, neo-laureati aspiranti specializzandi, specializzandi, neo-specialisti e specialisti operanti in strutture pubbliche, universitarie o ospedaliere, rappresentano un continuum professionale e NON categorie in contrapposizione.
Il bene di una categoria dovrebbe ricadere su tutte le alter.. ed una riforma concepita per "risolvere" un problema in un punto (nella fattispecie l'ingresso in specialità) non risolve un bel niente, se i problemi vengono trascinati, se non addirittura esacerbati nel procedere di carriera (nella fattispecie i concorsi per neo-specialisti).

A fronte di un determinato fabbisogno per garantire un numero minimo e qualitativamente accettabile di personale medico, specialista e non, è necessario che lo stato investa le risorse necessarie e NON un euro di meno, perchè sotto quella cifra ad essere inficata è la qualità del servizio sanitario.. e questo non dovremmo accettarlo nemmeno in tempi di crisi.

Invece non solo viene accettato, ma nessuno si sforza nemmeno lontanamente di capire come tutti questi step siano legati e di come l'aumento di borse nelle scuole di speciliatà farebbe provvisoriamente felici decine di aspiranti specialisti ma mettere in ginocchio i neo-specialisti, cioè loro stessi 4 o 5 anni dopo.
I test di medicina a numero aperto farebbero felici migliaia di aspiranti studenti in medicina, ma creerebbe un blocco nei passaggi successivi con conseguenza catastrofiche.

La battaglia sarebbe stata quella di mobilitare l'intera sanità ed il corpo degli studenti e dei medici-specializzandi per impedire il graduale smantellamento della sanità pubblica attualmente in atto.
Pare che ci ss stia tutti rassegnando al fatto che ciò non sia possibile e che sia persino accettabile.. io no!
Ormai siamo al gioco delle tre carte; cambiano regole e regolette che diano una finzione di equità, ma la gente qui ne approfitta solo per tirare l'acqua al proprio mulino e per auspicare a cambiamenti che si traducano in un proprio tornaconto personale e per situazioni molto particolari. Ecco che valutazione tesi ed esami diventano di volta in volta giusti od ingiusti in base a quella che è la propria situazione; ecco che le modalità del concorso ciacuno quasi vuole che vengano riconfezionate su misura per sè.
La mia idea è che ci stiate perdendo tutti: senza soldi la disoccupazione enlla nostra categoria toccherà vertici mai visti e molti saranno costretti a lavorare in condizioni estremamente indecorose per poter campare in qualche modo.
Ma questo temo che lo vivrete sulla vostra pelle nei prossimi anni.