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L'internato e la scuola di specialità - Riflessioni su un sistema corrotto

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13 Anni 2 Mesi fa #171069 da white challenge

Io ho scelto di frequentare liberamente, prima per capire se era il lavoro che volevo fare, poi per apprendere. Quando NON ho tempo perché preparo esami -ora preparo quello di specialità- sto dove dovrei stare: a casa a studiare. Quando so che non vi sono attività che possono formarmi sto a casa.Punto. Se rimarrò fuori ci riproverò l'anno prossimo o mi dedicherò ad altro.


Sono totalmente d'accordo con questo discorso (è da dicembre che non vado in reparto perchè ho dovuto dare esami)



totalmente d'accordo!

Igaloppini e schiavizzandi non meritano il rispetto degli altri colleghi, anzi devono essere pubblicamente condannati dagli altri colleghi... perchè sono COMPLICI nell'accettare logiche mafiose e corrotte, e  rendere il sistema peggiore.

condannali anche tu nella tua università! il galoppino deve diventare lo zimbello della classe...
è inutile sempre piangersi addosso, inziamo ad avere un mutamento culturale nelle nostre università e ospedali per una cultura meno mafiosa - massonica -italiota e più Europea!

Basta tagliare posti in specialità e per strutturati, e allargare il numero chiuso a medicina!

Obblighiamoli a finanziare almeno un posto in più in specialità per ogni matricola in più, e un posto da strutturato per ogni specializzando!

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13 Anni 2 Mesi fa #171071 da white challenge

La mia opinione è che il problema sia estremamente più complesso.
E' vero che le regole dei concorsi sono fatte spesso per essere aggirate e questo non va assolutamente bene. D'altra parte, è anche vero che i criteri di selezione attuali (attinenza tesi, pubblicazioni, ADE pre-laurea, voti, con tutte le loro disparità tra sede e sede) non possono essere considerati criteri oggettivi di validità di un candidato. Eppure oggi, stando alle regole giocano un ruolo enorme. Ciò non va bene.
Altrettanto vero è che la preparazione, la validità, la passione, la dedizione, la serietà e la predisposizione psico-attitudinale e pratica verso una determinata disciplina, non c'è assolutamente verso che possa essere valutata con due prove scritte, di cui una buffonata (i quiz da studiarsi a memoria) e l'altra solo sulla carta più probante.

Morale: i criteri di selezione attuale fanno schifo e farebbero schifo anche se fossero rispettati alla lettera nell'espletamento dei concorsi.

La prassi con cui i direttori delle scuole fanno entrare chi vogliono loro, sfruttando la discrezionalità sulla seconda prova, è assolutamente iniqua sempre e comunque su un piano prettamente formale. E' iniqua anche su un piano pratico, quando ad essere lasciati fuori sono persone più in gamba di quelle che entrano (figli di, raccomandati di varia natura etc); lo è un po' meno laddove si ritiene di dover valutare anche la serietà, l'affidabilità e la predisposizione di un possibile candidato, cosa che può essere fatta solo con la frequenza (intendo una frequenza produttiva e formativa: non lo schiavismo del fare fotocopie e compilare cartelle). A mio parere in molte scuole l'esistenza di una "lista di attesa" che premia anche la tenacia, il sacrificio e l'impegno, rappresenta, tra le varie aberrazioni possibili, il compromesso che più si avvicina alla meritocrazia.

E' chiaro che tutti i mali nascano dal corso di laurea, non c'è niente da fare. Sei anni persi a studiare le cose più inutili per uscire e non saper fare NIENTE. Ore er ore nei reparti con 25 colleghi a fare da tappezzeria o ad essere insultati dal chirurgo frustrato di turno sono, credo, esperienza comune di tutti noi.

Siamo in troppi, e tutti o quasi usciamo impreparati ad esercitare la professione medica in un percorso che, oltre a non insegnarci le cose più fondamentali, non sviluppa le nostre predisposizioni individuali. Ed infatti basta scorrere il forum per accorgersi di quanti post del tipo "che specialità mi consigliate? ho il dubbio tra igiene e chirugia, ma anche radiologia e medicina tropicale non sono male".

In più, esiste un fabbisogno di medici specialisti che è ampiamente superiore alle borse assegnate. Ed ecco il paradosso di avere migliaia di medici neo-laureati ed abilitati, pronti a versare il sangue per formarsi e diventare specialista in un campo di cui magari c'è una grandissima necessità..e di non poterlo fare perchè l'accesso alle relative scuole è blindato.

Insomma, i problemi sono grossi e alle fondamenta. Altro che risolverli con un quiz nazionale, che premierebbe i topi da biblioteca, tra i quali, magari, gente totalmente inadatta a specializzarsi in un determinato campo.



straquoto: questo post-illuminante di Bosh è l'analisi perfetta della situazione attuale vergognosa.

C'è il paradosso di avere migliaia di medici neo-laureati ed abilitati, pronti a versare il sangue per formarsi e diventare specialista in un campo di cui magari c'è una grandissima necessità..e di non poterlo fare perchè l'accesso alle relative scuole è blindato.

Basta tagliare posti in specialità e per strutturati, e allargare il numero chiuso a medicina!

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13 Anni 2 Mesi fa #171076 da mdl

straquoto: questo post-illuminante di Bosh è l'analisi perfetta della situazione attuale vergognosa.

C'è il paradosso di avere migliaia di medici neo-laureati ed abilitati, pronti a versare il sangue per formarsi e diventare specialista in un campo di cui magari c'è una grandissima necessità..e di non poterlo fare perchè l'accesso alle relative scuole è blindato.



Il problema è che il sistema si autoalimenta:

1)Finché c'è gente che, o per desiderio di avere più possibilità di altre, o perché è condizione senza la quale non  si entra, non si limita a frequentare ma diventa parte integrante de reparto i direttori si sentiranno autorizzati a continuare a "pretendere".

2) se entra in scuola chi a suo tempo ha fatto questo giochino appare relativamente semplici intuire quali saranno i criteri con cui anche i "posteri" saranno scelti.

E non aspettiamoci dal legislatore regole più pulite perché,almeno qua da me, il problema principale è appunto la (NON) appartenenza politica ad ostacolare l'ingresso, quindi pensare che dalla fonte del problema arrivi la soluzione è quantomeno ingenuo.

L'unica via è cominciare a far capire a sempre a più colleghi che fare lo schiavetto in reparto nuoce a tutti, loro compresi,ma è via ardua.

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13 Anni 2 Mesi fa - 13 Anni 2 Mesi fa #171080 da Lata
Appunto, è ingenuo pensare che si realizzi un ammutinamento generale in tutti i reparti d'Italia e trovo sbagliato dare addosso a tutti coloro (me compresa) che sono "vittime" del sistema. Sono stata rimproverata dal mio direttore perchè non mi trattengo tutti i pomeriggi come gli altri e non gli ho risposto che vorrei anche studiare dopo una mattinata passata a prenotare TC, eco e RMN, ad aggiornare cartelle, ritirare referti, fare fotocopie e fax! Vigliaccheria o ragionevole prudenza, ognuno giudichi come vuole.
Io credo che si dovrebbe innanzitutto sensibilizzare l'opinione pubblica sulla nostra situazione, che riguarda poi tutti, perchè la salute è un problema di tutti e le disfunzioni del sistema sono un problema di tutti e lo si potrebbe fare, per es, rivolgendosi ad una delle tante trasmissioni TV di approfondimento (Exit?)...un bel servizio sui giovani medici in Italia con interviste che garantiscano l'anonimato (se no, nessuno racconta la sua storia), magari inserito in una discussione più ampia sul nostro SSN, sarebbe certamente il punto di inizio! I grandi cambiamenti non si fanno se prima non si informa, se la gente non può farsi un'opinione sulle cose. Dovremmo svegliarci da questo torpore. Qualcuno in questo forum propone manifestazioni a Roma per far uscire il bando al più presto. Capisco e sono solidale con tutti i colleghi che essendo diventati veterani del concorso sono stufi di lavorare gratis da 1,2,3 anni e non ce la fanno più a sopportare ulteriori ritardi nell'uscita del bando, ma il mio parere è che in una manifestazione dovremmo chiedere molto di più. Dobbiamo guardare oltre la punta del nostro naso e possiamo ottenere qualcosa solo se siamo tanti e tutti uniti: evitiamo "guerre tra poveri", insulti e generalizzazioni! Se una manifestazione vuole avere una qualche risonanza (e non una citazione di 10 secondi nel TG del pomeriggio) deve essere ben preparata, numerosa e con finalità di più ampio respiro (non, per intenderci, semplicemente "BANDO SUBITO!") e soprattutto la gente che ci vede in strada o in TV deve sapere perchè protestiamo. Altrimenti, è proprio inutile, meglio studiare che perdere un giorno per andare a Roma..
Ultima Modifica 13 Anni 2 Mesi fa da .

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13 Anni 2 Mesi fa #171246 da white challenge

Appunto, è ingenuo pensare che si realizzi un ammutinamento generale in tutti i reparti d'Italia e trovo sbagliato dare addosso a tutti coloro (me compresa) che sono "vittime" del sistema. Sono stata rimproverata dal mio direttore perchè non mi trattengo tutti i pomeriggi come gli altri e non gli ho risposto che vorrei anche studiare dopo una mattinata passata a prenotare TC, eco e RMN, ad aggiornare cartelle, ritirare referti, fare fotocopie e fax! Vigliaccheria o ragionevole prudenza, ognuno giudichi come vuole.
Io credo che si dovrebbe innanzitutto sensibilizzare l'opinione pubblica sulla nostra situazione, che riguarda poi tutti, perchè la salute è un problema di tutti e le disfunzioni del sistema sono un problema di tutti e lo si potrebbe fare, per es, rivolgendosi ad una delle tante trasmissioni TV di approfondimento (Exit?)...un bel servizio sui giovani medici in Italia con interviste che garantiscano l'anonimato (se no, nessuno racconta la sua storia), magari inserito in una discussione più ampia sul nostro SSN, sarebbe certamente il punto di inizio! I grandi cambiamenti non si fanno se prima non si informa, se la gente non può farsi un'opinione sulle cose. Dovremmo svegliarci da questo torpore. Qualcuno in questo forum propone manifestazioni a Roma per far uscire il bando al più presto. Capisco e sono solidale con tutti i colleghi che essendo diventati veterani del concorso sono stufi di lavorare gratis da 1,2,3 anni e non ce la fanno più a sopportare ulteriori ritardi nell'uscita del bando, ma il mio parere è che in una manifestazione dovremmo chiedere molto di più. Dobbiamo guardare oltre la punta del nostro naso e possiamo ottenere qualcosa solo se siamo tanti e tutti uniti: evitiamo "guerre tra poveri", insulti e generalizzazioni! Se una manifestazione vuole avere una qualche risonanza (e non una citazione di 10 secondi nel TG del pomeriggio) deve essere ben preparata, numerosa e con finalità di più ampio respiro (non, per intenderci, semplicemente "BANDO SUBITO!") e soprattutto la gente che ci vede in strada o in TV deve sapere perchè protestiamo. Altrimenti, è proprio inutile, meglio studiare che perdere un giorno per andare a Roma..



Una manifestazione ci vorrebbe proprio... perchè la massa tutto questo non lo sa e non gli interessa...
ma protestiamo e blocchiamo un ospedale ( urgenze escluse eh eh)... vedrete come si incazzano gli italiani  ipocondriaci quando gli toccano la salute e verrebbero a sapere come funziona il sistema.

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13 Anni 2 Mesi fa #171266 da mdl

Una manifestazione ci vorrebbe proprio... perchè la massa tutto questo non lo sa e non gli interessa...
ma protestiamo e blocchiamo un ospedale ( urgenze escluse eh eh)... vedrete come si incazzano gli italiani  ipocondriaci quando gli toccano la salute e verrebbero a sapere come funziona il sistema.


Gli italiani pensano, della nostra categoria, peste e corna. Ci dipingono come ricchissimi e incompetenti, non si capacitano del fatto che rispetto al resto dei colleghi del mondo civile siamo sottopagati, che passiamo pene dell'inferno per formarci.

Anche fra gli amici laureati c'è una sorta di invidia malcelata per lo stipendio della specialità e e le prospettive future: nessuno riesce a vedere che in Italia conviene più far l'idraulico che non il medico quindi, se ci aspettate di ricever solidarietà dalla masse scordatevelo, soprattutto  in questo clima da caccia alle streghe della malasanità e degli statali -noi saremmo entrambi!-.

Me la vedo già la Gelmini in tv: " Gli specializzandi percepiscono oltre 1800€ al mese -arrotonda per eccesso, magari spara anche 2000, senza menzionare che si pagano 2000€ di iscrizione-, cosa che la maggior parte dei laureati si scorda" . Lascio a voi le conclusioni che trarrebbe il popolino.

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