INIZIAMO A PREPARARCI PER IL CONCORSO 2011

@Paquita, grazie questo lo so 

prego

in verità non ti prendevo per il culo, lo penso davvero
giustificando questo sistema con la scusa del "ma entrano i bravi che si fanno il mazzo in reparto" siamo ridotti con un concorso da impiccetti e raccomandazioni e ci sta bene cosi...
se anche a noi giovani sta bene cosi siamo veramente alla fine di tutto

e se uno deve lavorare e non può permettersi di frequentare gratis? e se uno a un certo punto per gravi motivi metti familiari deve cambiare città all'improvviso?

@Paquita, grazie questo lo so 

prego

in verità non ti prendevo per il culo, lo penso davvero
giustificando questo sistema con la scusa del "ma entrano i bravi che si fanno il mazzo in reparto" siamo ridotti con un concorso da impiccetti e raccomandazioni e ci sta bene cosi...
se anche a noi giovani sta bene cosi siamo veramente alla fine di tutto

e se uno deve lavorare e non può permettersi di frequentare gratis? e se uno a un certo punto per gravi motivi metti familiari deve cambiare città all'improvviso?

Io non ho detto che mi sta bene così com'è. Non giustifico le raccomandazioni. Sto solo dicendo che secondo me gli internati sarebbero da riconoscere e valutare, perchè valgono molto di più di tutto lo studio sui libri dove non impari di certo a fare il medico.

Se uno deve lavorare non fa medicina! Non prendiamoci in giro, non è una facoltà conciliabile con il lavoro, se vuoi o devi lavorare subito non certo fai il medico.

Metti caso che alle crocette del concorso nazionale vince il più bravo e il più preparato sui libri ! Arriva in reparto che non sa orientarsi, non sa fare un' anamnesi , una cartella, non sa mettere un punto. Questo come lo si valuta?

@Paquita, grazie questo lo so 

prego

in verità non ti prendevo per il culo, lo penso davvero
giustificando questo sistema con la scusa del "ma entrano i bravi che si fanno il mazzo in reparto" siamo ridotti con un concorso da impiccetti e raccomandazioni e ci sta bene cosi...
se anche a noi giovani sta bene cosi siamo veramente alla fine di tutto

e se uno deve lavorare e non può permettersi di frequentare gratis? e se uno a un certo punto per gravi motivi metti familiari deve cambiare città all'improvviso?

Io non ho detto che mi sta bene così com'è. Non giustifico le raccomandazioni. Sto solo dicendo che secondo me gli internati sarebbero da riconoscere e valutare, perchè valgono molto di più di tutto lo studio sui libri dove non impari di certo a fare il medico.

Se uno deve lavorare non fa medicina! Non prendiamoci in giro, non è una facoltà conciliabile con il lavoro, se vuoi o devi lavorare subito non certo fai il medico.

Metti caso che alle crocette del concorso nazionale vince il più bravo e il più preparato sui libri ! Arriva in reparto che non sa orientarsi, non sa fare un' anamnesi , una cartella, non sa mettere un punto. Questo come lo si valuta?

Questo si impara in 2 giorni dopo essere entrati...

Se uno deve lavorare non fa medicina! Non prendiamoci in giro, non è una facoltà conciliabile con il lavoro, se vuoi o devi lavorare subito non certo fai il medico.

luogo comune
assolutamente falso, lo pensa solo chi non ha avuto la necessità di farlo (beato lui)

ho fatto la babysitter per tutti i 6 anni di medicina, ho pagato l'università con quelli + la borsa di studio
laureata a ottobre del sesto anno, con 110 e lode.
e nei mesi finali del sesto anno ero cosi pratica del reparto che mi lasciavano un ambulatorio del day hospital da sola


per il resto
un'anamnesi ed un esame obiettivo in teoria la insegnano al corso di semeiotica clinica e chirurgica (in teoria)
le cartelle si imparano a riempire dopo una settimana di frequenza in qualsiasi reparto (come dice giustamente jay) e sempre in teoria uno specializzando è li per imparare, non per fare lo schiavo degli strutturati (in teoria, poi in pratica i miei strutturati non hanno mai messo mano su una cartella per dire, neanche si scrivono da soli le cose, ma te le dettano, questo è il vero problema che gli strutturati da soli non sono autonomi)
altrimenti uno che entra in un'altra specializzazione per ics motivi dovrebbe rifiutare perchè non sa fare niente?

io mi laureo e ho delle nozioni teoriche e pratiche, poi in specializzazione ne imparo altre di più specifiche per la materia scelta, non capisco quale sia il problema
peraltro una delle frasi preferite della mia Maestra (al di là del prof stronzo e corrotto, io da due strutturate in particolare ho appreso tantissimo) è una volta che hai imparato il metodo poi puoi andare anche a cardiochirurgia
e a conti fatti sono d'accordo
ho cambiato reparto quest'anno dopo 5 anni di pediatria e non mi sono trovata affatto in difficoltà (tranne che per le nozioni specifiche ovviamente)

Se uno deve lavorare non fa medicina! Non prendiamoci in giro, non è una facoltà conciliabile con il lavoro, se vuoi o devi lavorare subito non certo fai il medico.

luogo comune
assolutamente falso, lo pensa solo chi non ha avuto la necessità di farlo (beato lui)

ho fatto la babysitter per tutti i 6 anni di medicina, ho pagato l'università con quelli + la borsa di studio

Hai fatto la babysitter mentre studiavi la sera?  Io da genitore (del pupino affidato)  non te l'avrei permesso. O forse da te non c'è obbligo di frequenza?
Per me non è un luogo comune se permetti.

Grazie al cavolo che la cartella e l'anamnesi si impara in una settimana di frequenza! Il mio era un esempio scemo. Però non venirmi a dire che frequentare un reparto non è utile. Hai imparato a fare l'ambulatorio day hospital sull'Harrison? E non ho capito se sei entrata o meno in pediatria. Una così pratica al sesto anno dovrebbe entrare, scavalcare anche i raccomandati.
Gli ambulatori li fanno fare agli specializzandi del primo/secondo anno, almeno in reparto da me. Scelta discutibile, ma l'ho visto fare.

Poi puoi fare tutte le specializzazioni che vuoi anche se non hai fatto l'internato nell' X reparto. Evidentemente non hai capito un cavolo di quello che voglio dire.

Col nazionale cambierà qualcosa, forse. O è possibile che i raccomandati di turno siano sempre e comunque privilegiati (come succede per tutti i concorsi ovunque in Italia) , con la differenza che viene tolta la possibilità anche a chi si è fatto 1-2 anni di internato, imparando e crescendo come futuro medico. Il povero sfigato si troverà specializzando nella sede di Culonia a millemila chilometri da casa perchè magari il tizio X aveva una raccomandazione potente oppure ha azzeccato la crocetta relativa al paragrafo tot del libro Y.

Ci sono i pro e i contro anche per il concorso nazionale, non sarà tutto rosa e fiori.

franzMD ti quoto... hai ragione su tutta la linea!!
[/quotequoto in pieno
facciamo qualcosa