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INIZIAMO A PREPARARCI PER IL CONCORSO 2011
Non avrei dovuto riprovare il concorso (mi hanno già escluso al penultimo) nella mia sede universitaria, in quanto mi stavo muovendo per l’estero, ma sono stato costretto a farlo da vicende personali-familiari … Cosa è successo? Secondo concorso, stessa storia. Qualcuno potrebbe dire “che scoperta!”, io gli rispondo uniamo le forze e cerchiamo di cambiare, almeno proviamo a farlo! In primis, sempre solita storia di ADE, pubblicazioni e attinenze tesi date a piacere (se provi un’altra specialità e anziché avere 0 di attinenza il prof. a cui stai simpatico a qualcuno dà 3 …); poi la seconda prova: ancora gente che non fa in tempo ad aprire la busta, che già sta scrivendo … dico io, non sono neppure in grado di bluffare? Ma quando mai si fa una seconda prova senza neppure prendersi ALMENO 5 minuti per organizzare mentalmente come impostare il compito? Es. sintomo/segno x: ipotesi ed indagini relative ….
E’ naturale che sarò fregato nuovamente ma, al di là della vicenda personale, per quanto tempo ancora dobbiamo subire queste ingiustizie? Mi appello alla coscienza ed alla dignità di tutti …
Occorre ELIMINARE OGNI FONTE DI SOGGETTIVITA’, questo è imperativo e credo che sia anche un fatto OGGETTIVO. Poi occorre che si valorizzi il curriculum, perché TUTTI quanti sappiamo QUANTO DIFFICILI SIANO I NOSTRI ESAMI (vedi biochimica, anatomia, fisiologia, anatomia patologica, farmacologia, medicina interna), quanto sacrificio essi siano costati in termini di sabati notte a studiare come matti, mentre i nostri coetanei si divertivano, et cetera. E non tiriamo fuori discorsi come “si, ma i raccomandati hanno voti alti”, perché questo accade in tutta Italia da Milano a Messina, ma certo non possiamo mettere sullo stesso piano chi ha 100 e chi ha 110 e lode … Poi, se si vuole eliminare il curriculum si potrebbe anche fare, ma dopo aver rimosso seconda prova, ADE, tesi e pubblicazioni, che sono sicuramente di gran lunga peggio del curriculum (se al prof. gli stai simpatico, 3 punti di ADE, 2-3 di pubblicazioni, 7 tesi attinente, 15 alla seconda prova e … il gioco è fatto).
Io propongo un sistema come quello spagnolo: prova unica a quiz, con database sconosciuto ma bibliografia nota, con valutazione del voto di laurea e media di tutti gli esami (non sono 7 gli esami che ci fanno medici, ma tutti) e basta.
P.S.: solitamente i raccomandati (nella maggior parte figli di clinici e non di fisiologi, anatomici o biochimici) hanno voti bassi alle materie di base e voti molto alti a quelle cliniche (infatti è più facile che il paparino ortopedico conosca il prof. di pediatria che non quello di biochimica …), quindi valutare tutti gli esami anziché 7 (ove le materie cliniche la fanno da padrone) ridurrebbe, in termini percentuali, l’impatto della raccomandazione sui voti.
Memento audere semper.
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Dieci minuti di applausi.Salve ragazzi, premetto che non voglio entrare in polemica con NESSUNO, ma al tempo stesso sento di dover sottolineare questo, sulla base della mia esperienza.
Non avrei dovuto riprovare il concorso (mi hanno già escluso al penultimo) nella mia sede universitaria, in quanto mi stavo muovendo per l’estero, ma sono stato costretto a farlo da vicende personali-familiari … Cosa è successo? Secondo concorso, stessa storia. Qualcuno potrebbe dire “che scoperta!”, io gli rispondo uniamo le forze e cerchiamo di cambiare, almeno proviamo a farlo! In primis, sempre solita storia di ADE, pubblicazioni e attinenze tesi date a piacere (se provi un’altra specialità e anziché avere 0 di attinenza il prof. a cui stai simpatico a qualcuno dà 3 …); poi la seconda prova: ancora gente che non fa in tempo ad aprire la busta, che già sta scrivendo … dico io, non sono neppure in grado di bluffare? Ma quando mai si fa una seconda prova senza neppure prendersi ALMENO 5 minuti per organizzare mentalmente come impostare il compito? Es. sintomo/segno x: ipotesi ed indagini relative ….
E’ naturale che sarò fregato nuovamente ma, al di là della vicenda personale, per quanto tempo ancora dobbiamo subire queste ingiustizie? Mi appello alla coscienza ed alla dignità di tutti …
Occorre ELIMINARE OGNI FONTE DI SOGGETTIVITA’, questo è imperativo e credo che sia anche un fatto OGGETTIVO. Poi occorre che si valorizzi il curriculum, perché TUTTI quanti sappiamo QUANTO DIFFICILI SIANO I NOSTRI ESAMI (vedi biochimica, anatomia, fisiologia, anatomia patologica, farmacologia, medicina interna), quanto sacrificio essi siano costati in termini di sabati notte a studiare come matti, mentre i nostri coetanei si divertivano, et cetera. E non tiriamo fuori discorsi come “si, ma i raccomandati hanno voti alti”, perché questo accade in tutta Italia da Milano a Messina, ma certo non possiamo mettere sullo stesso piano chi ha 100 e chi ha 110 e lode … Poi, se si vuole eliminare il curriculum si potrebbe anche fare, ma dopo aver rimosso seconda prova, ADE, tesi e pubblicazioni, che sono sicuramente di gran lunga peggio del curriculum (se al prof. gli stai simpatico, 3 punti di ADE, 2-3 di pubblicazioni, 7 tesi attinente, 15 alla seconda prova e … il gioco è fatto).
Io propongo un sistema come quello spagnolo: prova unica a quiz, con database sconosciuto ma bibliografia nota, con valutazione del voto di laurea e media di tutti gli esami (non sono 7 gli esami che ci fanno medici, ma tutti) e basta.
P.S.: solitamente i raccomandati (nella maggior parte figli di clinici e non di fisiologi, anatomici o biochimici) hanno voti bassi alle materie di base e voti molto alti a quelle cliniche (infatti è più facile che il paparino ortopedico conosca il prof. di pediatria che non quello di biochimica …), quindi valutare tutti gli esami anziché 7 (ove le materie cliniche la fanno da padrone) ridurrebbe, in termini percentuali, l’impatto della raccomandazione sui voti.
Poi non capisco quando si giustifica i raccomandati dicendo "anche se è raccomandato, è preparato lo stesso", perché, anche ammettendo per ipotesi lo stesso livello di preparazione, loro comunque hanno cento porte aperte, mentre io neanche mezza. Aloha
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curare spesso, guarire qualche volta, consolare sempre
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. Poi occorre che si valorizzi il curriculum, perché TUTTI quanti sappiamo QUANTO DIFFICILI SIANO I NOSTRI ESAMI (vedi biochimica, anatomia, fisiologia, anatomia patologica, farmacologia, medicina interna), quanto sacrificio essi siano costati in termini di sabati notte a studiare come matti, mentre i nostri coetanei si divertivano, et cetera.
Mah, non sono d'accordo sulla storia del curriculum. Il voto di laurea comprende già il curriculum perchè è dato dalla media. Si i nostri esami sono difficili, mi sono fatta weekend e nottate intere a studiare eppure a qualche esame sono stata sfortunata . Sappiamo benissimo quanto in parte conta anche il culo all'esame.
Quindi stare lì a valutare se hai preso 26 piuttosto che 28 mi sembra piuttosto limitato. Ben venga che sia considerato il voto di laurea , ma è bene che sia ridotto il peso del voto dei singoli esamini attinenti.
Io non capisco perchè la "soggettività" (non la raccomandazione) sia così un male. Perchè non farsi per gli ultimi 2 anni un mazzo tanto in reparto per dimostrare di valere qualcosa (e imparare) , ed avere un vantaggio? Perchè questa cosa non dovrebbe essere valutata e considerata in sede di esame di specialità? Uno non deve essere per forza raccomandato (quelli ci saranno sempre, anche col concorso nazionale ) , da me c'è gente che ha lavorato tantissimo, si è fatta un mazzo tanto. Gente non raccomandata, e sono stati premiati perchè sono riusciti ad entrare in specialità.
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Io non capisco perchè la "soggettività" (non la raccomandazione) sia così un male. Perchè non farsi per gli ultimi 2 anni un mazzo tanto in reparto per dimostrare di valere qualcosa (e imparare) , ed avere un vantaggio? Perchè questa cosa non dovrebbe essere valutata e considerata in sede di esame di specialità? Uno non deve essere per forza raccomandato (quelli ci saranno sempre, anche col concorso nazionale ) , da me c'è gente che ha lavorato tantissimo, si è fatta un mazzo tanto. Gente non raccomandata, e sono stati premiati perchè sono riusciti ad entrare in specialità.
perchè siamo in uno stato di diritto, non c'è scritto sul bando riconoscimento del lavoro svolto.
deve essere valutato quello che c'è scritto sul bando, non quello che fa comodo ai prof e agli interni che frequentano
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