IL CONCORSO NEL 2011 SARA' DAVVERO NAZIONALE?

Ma non è proprio così: in Italia sono tanti i medici, ma con l'ingresso del numero chiuso ci sarà un calo.
Per me cmq. non è neanche giusto restringere una cosa, dopo che sono entrato io: e se l'avessero fatto a me?
Il concorso nazionale spaventa tutti, ma porterebbe a delle modifiche importanti nel percorso universitario: non avrebbe più senso internarsi solo per metterti a fare la fila, si potrebbe uscire dai  6 anni con una preparazione maggiore.
Io cmq. mi vorrei prima muovere per sapere se davvero nel 2011 il concorso sarà nazionale oppure è aria fritta.

Capisco il tuo punto di vista, ma bisogna pur cominciare da un dato punto. Penso che il malcontento di qualche studente valga il benessere della carriera dei medici che seguiranno che potranno avere una specialità senza dover leccare ...... di quanche potente barone e senza nemmeno essere sicuri di essere presi un giorno.

Certo il sistema del numero iper-chiuso non é molto democratico, ma ti sembra democratico, e sopprattutto meritocratico, l'attuale sistema ?!

Vi assicuro che ci sono altri paesi dove la buona volontà e l'impegno sono riconosciuti.
Per esempio, io sono arrivata in Francia nell'estate 1996 con una laurea in medicina e l'abilitazione in tasca. Nel giro di 15 giorni avevo un posto in ospedale e adesso nel 2010 mi propongono un posto di Primario.
In Italia sono sicura che starei ancora facendo le sostituzioni.

Un'altra via esiste e funziona, ma bisognerebbe cambiare talmente le mentalità che in Italia sarà difficile...

Sto affrontando adesso il concorso e in ambito di raccomandazioni e simili credo di essere fortunato, perchè sto facendo il concorso in uno dei pochi reparti dove dipende tutto da te. Non mi soffermo sulle modalità perchè altrimenti rischio di tirare improperi su improperi sul fatto di doversi studiare i quiz...

Il concorso nazionale...non lo vedo come una brutta cosa, ma il problema più importante nasce secondo me dall'enorme disparità tra le università, nei programmi, negli esami, nei metodi d'esame e simili. Si creano disparità che potrebbero essere decisive in un concorso e questo non è giusto. Il problema non risiede, secondo me, nel concorso di specialità, ma direttamente nell'organizzazione dell'istruzione di un medico che è fatta veramente, lasciatemelo dire, col culo. Andrebbe pensata una riorganizzazione totale del corso di medicina, dal numero di ingressi  che deve essere proporzionato al numero di posti disponibili in specialità, fino alla gestione dei corsi, degli esami e soprattutto dei tirocini, coinvolgendo anche gli ospedali periferici dove spesso uno studente avrebbe molte più possibilità di imparare rispetto all'ospedalone universitario dove ti trovi in 10-15 in una stanza da 3-4 pazienti...

mah... tutta questa disparità tra le varie sedi posso dire che non la vedo?
mi sono laureata nel sud e sto facendo il concorso a milano, frequento da un mese e poco più e ho potuto conoscere un minimo la realtà della facoltà di medicina di milano, sinceramente avevo molta paura di essere meno preparata dei miei colleghi milanesi ma devo dire che forse ci sono troppi pre-concetti
esami farsa ce ne sono ovunque, esami tostissimi idem (magari cambia solo la materia) credo alla fine tra nord e sud la preparazione sia abbastanza uniforme... questa ovviamente è la mia esperienza poi se rispecchi la realtà è un altro discorso! però a me qualche dubbio viene

ps: sottoscrivo ciò che avete detto!

Il concorso nazionale non cambierà nulla fintanto che l'offerta supererà di cosi' tanto la domanda...

Si ma non è giusto diminuire il numero di posti.
Già adesso c'è il numero chiuso, quindi qualche sistema è stato trovato: a mio parere va' rivista interamente l'organizzazione all'interno dei sei anni e successivamente con un concorso nazionale mettere tutti nella disponibilità di fare ciò che vogliono, o per lo meno di avere una borsa.
Non sapete quante borse vengono cmq. perse ogni anno: il sistema va' cambiato alle fondamenta.