ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE: PROPOSTA DAL MIUR

Diciamo un momentino le cose come stanno.
Le attuali regole di accesso alla specialità sono aberranti, su questo mi pare che concordiamo tutti.

Io mi domando con quale coraggio i (futuri) colleghi che hanno deciso di impostare la loro formazione sulla base di queste regole aberranti si proclamino povere vittime di un sistema ingiusto nel momento in cui si tenta di sostituirle con criteri più razionali.

Ben venga un concorso che premi le conoscenze di ognuno di noi piuttosto che premiare il presunto curriculum-basato su una marea di variabili-.
Il concorso attuale non premia chi conosce di più o il medico migliore ma chi è stato più perseverante nel programmarsi il proprio futuro, ponendosi in una situazione privilegiata rispetto ai concorrenti.
Non sarebbe male in futuro dare il minor peso possibile al voto di laurea ed al voto nei singoli esami; per entrare in scuola dovrebbe essere importante solo il superamento di un test costituito ovviamente da domande che prima non si conoscono. Chi davvero ha studiato ed è preparato non dovrebbe aver problemi...

Salve,
io sono uno dei promotori del comitato sorto su facebook, che mossosi autonomamente ma con il sostegno del SIGM, ha sollecitato una revisione del concorso. Invito, per chi non ne fosse a conoscenza, di unirvi al gruppo: www.facebook.com/groups/petizionespecial...ionimediche/?fref=ts

ma il parere del CUN quanto peso ha in relazione a modifiche e approvazione? perchè dubito che ai docenti universitari possa piacere una riforma del genere, che praticamente priva le commissioni di ogni potere; nessuno frequenterebbe più i reparti universitari se non per la tesi, che inoltre non essendo vincolate potrebbe essere scelta indipendentemente dal proprio orientamento e quindi sulla base del docente che la concede più facilmente e che non richiede un'assidua frequenza

Visto che si inseriscono i percentili per la valutazione del voto di laurea bisognerebbe inserirli anche per gli anni impiegati a laurearsi. In alcune università l'età media è di 25,4 anni per esempio, in altre si arriva ad età medie di 27 anni o 28 anni addirittura (fonti almalaurea) con molti più anni fuoricorso. Non credo si tratti di asini concentrati tutti in un ateneo, no? Evidentemente per laurearsi li ci vuole più tempo per motivi che non hanno niente a che fare con i meriti o meno dello studente.
Programmare il proprio futuro non è un demerito se lo si fa in maniera pulita e banalizzare le attività svolte dai colleghi è un esercizio pericoloso che potrebbe anche andare solo a vantaggio di chi ha un CV piuttosto magro.
Come potrete leggere dai miei precedenti post io voglio eliminare la seconda prova e sono a favore della prima prova proposta dal MIUR (anche se voglio aspettare e vedere bene di che si tratti). Macroaree regionali meglio del nazionale (ricordate i test di medicina con graduatoria nazionale? un disastro). Dare ancora valore al curriculum del candidato inserendo attività svolte post-lauream, se volete togliendo le pubblicazioni, voto di laurea e anni impiegati stando attenti ai percentili. Attività all'estero (una clerkship non credo sia una fesseria che non fa curriculum). Dove sta la manipolabilità di un concorso svolto in questo senso?
Nella proposta si legge che le commissioni saranno presiedute dai direttori di scuola...cavolo questo si che garantirebbe meritocrazia! Ragazzi questo è forse il punto cruciale!!!
Spero che la proposta valorizzi veramente i migliori.
Un saluto e in bocca al lupo a tutti

io proporrei:

-3 punti solo a chi si laurea in regola,in una delle 3 sessioni di laurea al termine del sesto anno (cosa che a me non riguarda)...mentre ho letto da qualche parte  che con questa proposta di riforma forse daranno dei punti anche a chi si laurea al secondo anno fuori corso

-da 0 a 7 punti per la tesi attinente  (0 punti=scarsa o nessuna attinenza, 4 o anche 5 punti,fate voi, per una tesi attinente in un'altra specialitá-->ad esempio se io faccio la tesi sullo scompenso cardiaco con il prof di medicina interna,per cui tratto l'argomento da un punto di vista internistico, questa tesi mi vale 7 punti per il concorso per medicina interna e 4 o  5  punti per il concorso in cardiologia)

-da 0 a 5 punti in base alla media dei voti e NON in base al punteggio di laurea,visto che  tra i vari atenei c'é enorme disparitá nell'attribuzione dei voti alla tesi,alle lodi,a chi ha fatto l'erasmus,nel numero di voti piú bassi che é possibile scartare per  calcolare il "voto di partenza"...e magari soltanto in caso di paritá  al concorso,tra i due candidati si preferirá in primis chi ha il voto di laurea piú alto e,in caso di ulteriore paritá,il candidato piú giovane.............come succede nel concorso per il corso di medicina generale (che tutti osanniamo in quanto é il piú equo a detta di tutti) in cui il voto di laurea serve solo a stabilire chi ha diritto ad essere collocato meglio in graduatoria in caso di paritá di punteggio al concorso

-60 domande sulla parte generale

-25 domande specifiche per ogni specialitá

- graduatoria nazionale

- inoltre,secondo me,non sarebbe una cattiva idea,la possibilitá di provare il concorso SOLTANTO per una specialitá....perché per me é ingiusto che qualcuno provi e poi vinca un concorso fatto come ripiego nel caso in cui non riuscisse ad entrare nella specialitá preferita.....togliendo magari il posto a chi ha provato quello stesso concorso come prima scelta.....CMQ QUEST'ULTIMO PUNTO DELLA "MIA" PROPOSTA DI RIFORMA PUÓ ESSERE TRANQUILLAMENTE IGNORATO...SONO PIÚ IMPORTANTI I PRECEDENTI PUNTI