ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE: PROPOSTA DAL MIUR

Il concorso per la formazione MMG ha dimostrato di funzionare piuttosto bene, quindi perché non copiare quello? 100 quiz non noti in anticipo come unico parametro di valutazione e graduatoria regionale.
La graduatoria nazionale è una complicazione inutile e i correttivi da curriculum accademico favoriscono solo i predestinati.

Va bene i quiz non noti, però sinceramente non mi sembra giusto non valutare le attitudini.
La preparazione generale dovrebbe essere valutata dall'esame di stato (che invece è un esame totalmente inutile dove basta mettere una scimmia a impararsi le crocette ed ecco che ha l'abilitazione per dare una terapia ad una persona che sta male). Però visto che lo passano tutti, beh allora fa comodo averlo così com'è, giusto?
Non ha senso fare invece un esame per una determinata specialità se poi alla fine vengo presa in anestesia rianimazione perchè so cos'è l'acantolisi delle malattie bollose. Dai, per favore, non ha senso. Un esame di specialità giusto dovrebbe prevedere delle domande inerenti ad una preparazione di base sufficiente per intraprendere una determinata branca.
Basterebbe dire : ' per la prova di specialità in anestesia/rianimazione quiz non noti ma che si basano sul testo di riferimento tal dei tali'. Già così vi togliete di mezzo la vostra odiatissima seconda prova valutata con il libero arbitrio del direttore di scuola. Uno si studia il testo di riferimento e chi è più bravo a studiarselo entra in specialità ma nel frattempo si è comunque dovuto completare, ripassare ecc la preparazione di base per quella disciplina. Così è corretto. A quel punto, per chi è a pari merito di punteggio valuti qualcosa della carriera. Risolti tutti i problemi.
Mi sembra inutile valutare lo scibile umano per un concorso di specializzazione.
Poi puoi creare le macroaree così al massimo fai andare un milanese a Varese o Brescia in modo che, se si vuole mettere via un po' di soldi per il suo futuro, può prendere il treno o la macchina senza doversi pagare un affitto. Un concorrente che per residenza dovrebbe fare il test nella macroarea del nord desidera invece trasferirsi dove c'è il sole e il mare tutto l'anno, va a fare il test nella macroarea della Toscana ( esempio ). Liberissimo.
Sinceramente mi sembra più logico così.

Non ha senso fare invece un esame per una determinata specialità se poi alla fine vengo presa in anestesia rianimazione perchè so cos'è l'acantolisi delle malattie bollose. Dai, per favore, non ha senso. Un esame di specialità giusto dovrebbe prevedere delle domande inerenti ad una preparazione di base sufficiente per intraprendere una determinata branca.

Basta usare un pool equilibrato di domande valide e valutare specialità per specialtà. Guarda:



Questo è il grafico che ti viene consegnato dall'NMBE quando ti danno il risultato dell'international foundations of medicine test.

Gli ultimi tre post sono estremamente condivisibili. Se si va verso un cambiamento che come minimo rende tutto più obiettivo penso che si possa essere più che soddisfatti. La pretesa di introdurre valutazioni circa le attività svolte durante il corso dei studi finisce per dare ai direttori di scuola la libertà di scegliere questo o quel candidato. Ben venga un test con quiz sconosciuti, magari basato su un manuale di riferimento, preferibilmente specifici per le varie specializzazioni.
In effetti solo in un secondo tempo si può pensare di farlo nazionale; penso che per renderlo finalmente giusto non conta che sia regionale, nazionale o organizzato in macroaree.
Ma mi sa che ci sia un certo interesse generale a non cambiare le cose: per i direttori di scuola che 'si scelgono' i propri 'seguaci';  per i nostri colleghi che preferiscono 'mettersi in mostra' per anni ed anni, frequentando-cosa che non sempre vuol dire imparare!-.

anche io sono d'accordo con eleonora. la proposta del miur è molto valida secondo me, ma 70 quiz di medicina generale sono troppi. almeno metà e metà.
macroaree può essere una ottima soluzione.

Non ha senso fare invece un esame per una determinata specialità se poi alla fine vengo presa in anestesia rianimazione perchè so cos'è l'acantolisi delle malattie bollose. Dai, per favore, non ha senso. Un esame di specialità giusto dovrebbe prevedere delle domande inerenti ad una preparazione di base sufficiente per intraprendere una determinata branca.

Basta usare un pool equilibrato di domande valide e valutare specialità per specialtà. Guarda:

Questo è il grafico che ti viene consegnato dall'NMBE quando ti danno il risultato dell'international foundations of medicine test.

Si però capisci che se fai un test generale su cui poi valuti il numero di risposte giuste in un determinato ambito non vuol dire che tu voglia fare quella determinata specialità.
Faccio l'esempio del mio caso perchè è lampante: io desidero fare l'anestesista, sono due anni che faccio ricerca di fisiopatologia all''istituto di anestesia e rianimazione occupandomi di rene e acido-base. Benissimo, in un test generale probabilmente verrebbe fuori che ho un'attitudine per la nefrologia. Ma io voglio fare l'anestesista! E' un esempio...
Se invece dai un testo di riferimento per quella materia da cui trai le domande almeno in quei tre mesi tra l'esame di stato e l'esame di specialità io mi preparo su quello e colmo le mie lacune su altri ambiti della materia che mi interessa ma ti dimostro che voglio fare quello.