Mi sembra doveroso intervenire in qualità di rappresentante del "famigerato" comitato che ha portato innanzi la questione dinanzi al Miur per precisare una serie di inesattezze qui riportate. Sarò schematico.
1) Innanzitutto il comitato di cui sono rappresentante fa riferimento al gruppo facebook seguente (
www.facebook.com/groups/petizionespecializzazionimediche/
). Tale gruppo, che attualmente conta più di 3500 iscritti e circa 20 amministratori provenienti dalle diverse facoltà italiane, nasce da una "scissione" (se così può dirsi) dal gruppo "pro concorso nazionale" gestito da Camillo Il Grande. I motivi che ci hanno condotto a dissociarci dal gruppo originario sono, al di là della gestione personalistica del gruppo e la scarsa apertura nei confronti di proposte anche minimamente discordi dal modello di concorso camilliano, risiedono principalmente nella consapevolezza che priorità fondamentale è la necessità di modificare l'attuale concorso richiedendo parametri oggettivi relativamente alle prove concorsuali e alla valutazione dei titoli. Pertanto, pur essendo gran parte di noi favorevoli al concorso nazionale, la questione relativa alla tipologia della graduatoria (nazionale,locale, macroregionale) ci è sembrata secondaria nel caso di eventuali modifiche atte a limitare fortemente la discrezionalità della commissione giudicatrice. Allo stesso modo, non condividendo l'intransigenza e la totale chiusura del Camillo nei confronti di proposte che includessero quali modalità concorsuali tipologie di prove diverse dal cd. modello francese a lui tanto caro ed un minimo riconoscimento del curriculum, viste anche le diverse posizioni emerse e l'inconciliabilità delle stesse con l'atteggiamento del fondatore, abbiamo ritenuto quale migliore soluzione quella di creare un nuovo gruppo ove confrontarci e creare consenso intorno a dei punti fissi che a breve elencherò. Il nostro comitato è quello che ha sollevato la questione presso il Miur, il ministero della Salute e la commissione sulla qualità del servizio sanitario nazionale con l'appoggio determinante del SIGM.
2) I punti fermi ed originari della nostra proposta, portati all'attenzione degli organi prima citati sono stati:
- severa critica alla prima prova, mero esercizio mnemonico e poco selettivo
- abolizione o revisione della seconda prova totalmente permeata dalla discrezionalità della commissione giudicatrice
- rivisitazione del curriculum: in particolare abbiamo espresso la nostra criticità nei confronti dei punti eccessivi attribuibili alla tesi (con valore fin troppo vincolante della stessa che rende poco praticabile la possibilità di scegliere un'altra specializzazione e ciò esiste solo in Italia), nei confronti delle ADE e delle pubblicazioni sia perchè criteri per noi non adeguati che rendono il nostro percorso di studi più simile ad una raccolta punti che ad altro sia perchè anch'essi suscettibili di valutazione discrezionale
3) in nessun modo, e qui lo ripeto, diffidando chi diffonde notizie false dal continuare (anche perchè non è gradevole ricevere insulti da fuoricorso che ci ritengono artefici e primi sostenitori di tale spunto di modifica) ABBIAMO AVANZATO QUALE NUOVA VOCE CURRICULARE il tempo impiegato per laurearsi. Poichè emergeva con chiarezza che relativamente alla valutazione del curriculum c'era un'insanabile eterogeneità di vedute, in sede di audizione ci siamo limitati a sottolineare la necessità di ridimensionare il peso specifico del curriculum di contro ad un maggior valore da attribuire ad una nuova e oggettiva prova concorsuale.Non abbiamo avanzato proposte se non quella di limitare i punti da attribuire alla tesi e di riconsiderare l'adeguatezza di ADE e pubblicazioni
4) in sede di audizione è emerso chiaramente come eventuali modifiche da introdurre con decreto ministeriale (che non richiede iter parlamentare) dovessero in ogni caso essere coerenti a quanto stabilito dall'articolo 36 del decreto legislativo 368/99 che vi invito a consultare. Ovviamente per modificare un decreto legislativo è necessario un passaggio parlamentare non più proponibile. Arrivati a tal punto e consapevoli che un'apertura e disponibilità quale quella di Livon difficilmente (probabilmente) sarà riscontrata nel prossimo anno abbiamo ritenuto prioritaria la modifica delle modalità concorsuali piuttosto che il carattere locale o nazionale fermo restando che il concorso nazionale è per molti l'opzione più giusta che richiederebbe tuttavia un iter lunghissimo quando gran parte di noi vorrebbe comunque un segnale di cambiamento a breve termine
5) nell'incontro con Livon ci era stata promessa una nuova convocazione nella quale il direttore generale ci avrebbe espresso quanto emerso dai consulti coi tecnici ministeriali. L'abbozzo di nuovo regolamento elaborato dal MIUR e trasmesso ai membri del CNSU ha francamente destato perplessità anche in noi perchè pur recependo alcune nostre proposte ha introdotto degli spunti nei confronti dei quali siamo fortemente critici, criticità già evidenziate da un nostro documento che faremo pervenire nei prossimi giorni.
6)siamo ben consapevoli che non potrà mai aversi pieno consenso intorno a qualsiasi nuova proposta di modifica. "Ogni vera riforma pone fine a privilegi" scriveva qualcuno. Ciascuno dei contrari ad un cambiamento, forte di posizioni legittimamente acquisite, contesterà fortemente la possibilità di un nuovo concorso anche con argomentazioni bislacche quali quelle dei sassaresi. Di questo è chiaro che può tenersi conto fino ad un certo punto. Siamo in una libera repubblica e d è facoltà dei cittadini organizzarsi per esporre il proprio punto di vista senza la pretesa di rappresentare ogni singolo studente di medicina.A tal proposito ricordo che gruppi contro la nostra iniziativa sono proprio sorti in relazione alla paventata nazionalizzazione del concorso.
.... E ricordiamoci che il miglior giudizio e' quello della societa' ( già i medici vengono visti male , non andate a raccontare le vostre velleità da zerbini- letterati ....) . 
