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Dentista pentito

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9 Anni 1 Settimana fa #205099 da snaporaz
Dentista pentito è stato creato da snaporaz
Ciao a tutti voi del forum,
vi scrivo in un momento di totale sconforto che sopraggiunge ormai all’età di 36 anni. Cercherò di non annoiarvi con la storia della mia vita, riassumendo il più possibile: diplomato con il massimo dei voti al liceo scientifico, amante delle lingue e letterature straniere, della filosofia, dopo l’esame decido di tentare il test per…odontoiatria. Già, proprio così. Una voce dentro di me continuava a ripetermi che fare un corso di laurea umanistico era una perdita di tempo, che non avrei mai retto di fronte ai miei genitori il senso di colpa per essere disoccupato a trent’anni…che tutto sommato fare il dentista era un lavoro tranquillo, ben pagato, che mi avrebbe consentito di togliermi un sacco di sfizi.
E infatti me e sono tolti eccome, di sfizi, dopo dieci anni ormai di lavoro come odontoiatra: ma c’è un terribile risvolto della medaglia, che fa si che io sia ora una persona apatica, infelice, cinica, disillusa, incapace di provare gioia, di svegliarmi al mattino con la voglia di fare: già durante l’università lo studio mi sembrava un enorme sacrificio che stavo facendo in nome del dio denaro, della tranquillità economica. Ma sempre quella voce mi diceva di andare avanti, che ero io ad avere strane idee, che era necessario patire un po’, che per forza di cose era meglio studiare cose che non mi interessavano per nulla dato che mi avrebbero assicurato un futuro professionale roseo: ma purtroppo quella voce dentro di me sbagliava, sbagliava di grosso: faccio un lavoro che non amo, i problemi dei miei pazienti sono delle scocciature per me, non delle sfide interessanti da superare. Ogni paziente che si siede in poltrona vorrei che fosse l’ultimo. Non vedo l’ora durante la giornata che mi si presenti un’ora libera per poter fare qualcosa di interessante: mi piace scrivere, e un anno fa mi sono iscritto a filosofia, così, come seconda laurea: diciamo per avere qualche attività interessante da svolgere durante il giorno.
Non posso dire di fare male il mio lavoro, anzi, per come sono fatto, tendo ad essere estremamente pignolo e preciso, desidero che i pazienti siano soddisfatti e credo che di dentisti truffaldini ce ne siano già troppi: mi impegno, credo di essere bravo e a sentire i pazienti e la mole crescente di lavoro direi che è così: ma faccio fatica, una fatica enorme, e ogni giorno mi ripeto che devo fare qualcosa, devo fare qualcosa…
Ecco, voglio condividere con voi questi pensieri per sapere se qualcuno si è trovato in una situazione simile, se l’ha superata o no, e poi per scoraggiare qualunque giovane medico/odontoiatra, magari appena all’inizio della sua attività, o ancora laureando, a non continuare una strada “perché sarò tranquillo economicamente”, o “perché mio padre fa quello”, se non si è in compagnia di una grande passione per il lavoro che lo aspetta…
Saluti, S.

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9 Anni 1 Settimana fa #205109 da Dr154
Risposta da Dr154 al topic Dentista pentito
Complimenti per la sincerità.

Un racconto personale a parer mio interessantissimo:

Capisco il tuo stato d'animo ma penso che la tranquillità economica che ti stai costruendo la devi vedere come un traguardo: non in nome del Dio denaro ma in nome dei sacrifici e delle difficlotà che ognuno incontra nel realizzarsi.
Tu nel tuo campo,anche se non ti piace,ce la stai facendo...e a parer mio solo questo è degno di nota.

Se hai degli interessi umanistici non cè nulla di male a coltivarli quando sei a casa: ma perchè disprezzare i tuoi risultati raggiunti!?

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9 Anni 1 Settimana fa #205110 da Bosch
Risposta da Bosch al topic Dentista pentito
D´accordo con la risposta di Dr154.

Aggiungo che ottenere quello che hai ottenuto tu per molti colleghi e´oggi un miraggio, che precariato, sottooccupazione e disoccupazione stanno diventando una realta´ sempre piu´diffusa anche tra i medici specialisti.

Fare il lavoro dei sogni e´ indubbiamente il massimo... ma e´un lusso che tocca a pochissimi fortunati e/o bravi.
Tu fai un lavoro che ti consente non solo di vivere in modo agiato ma anche, come ti e´stato detto, di coltivare le tue passioni. Ed anche questo e´cosa rara.
Io lavoro ora a 1000 Km dalla mia compagna e dalla mia famiglia, al momento le difficolta´linguistiche prolungano la mia permanenza sul lavoro fino a sera, a volte anche tardi. Torno a casa, mangio e vado a letto.
Il tempo per iscrivermi all universita´per piacere non ce l´ho certo, cosi´come non ho un minuto da dedicare alle mie passioni extra-lavorative. Sono convinto che non sara´sempre cosi´, per carita´... ma se tu ora hai la possibilita´di fare tutte queste cose, non vedo nessun motivo per lamentarsi o andare in crisi.

La gente in genere cerca un lavoro per mantenersi. Certo, possibilimente seguendo le proprie propensioni, ma molti lavorano spalando bitume sotto al sole nelle autostrade o pulendo le fogne o lavando i cessi al McDonald, molti altri un lavoro nemmeno ce l´hanno.

Filosofia e lettere non sono una professione, sono un nobile interesse che e´possibile coltivare come passione nel proprio tempo libero (esattamente come fai tu) e solo in casi rarissimi ci si puo´vivere, perche´il mondo non ha bisogno di milioni di insegnanti di filosofia o di studiosi di professione delle scienze umanistiche. Ma se ho problemi ai denti ho BISOGNO di un dentista che mi curi. Che ti piaccia o meno, il lavoro che hai scelto e´un servizio indispensabile che metti a disposizione delle persone e lavorando risolvi alla gente dei problemi. Di cio´dovresti essere fiero.

Quindi testa alta, andare avanti e filosofeggiare un po´meno e´il mio consiglio ;)

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