Consiglia questo sito su Facebook:

QUESTO SPAZIO BANNER E' IN VENDITA. PER INFO CONTATTARE MASTER@FUTURIMEDICI.COM

Zigimber Officinalis (zenzero)

Di più
9 Anni 6 Mesi fa #203021 da SauroClaudio
Lo zenzero è una piccola pianta eretta perenne con spesi rizomi tuberosi dai quali si diparte lo stelo aereo che cresce ad un altezza pari a 60-120 cm. Sebbene lo zenzero sia originario dell’Asia meridionale, ora viene estensivamente coltivato in tutti i paesi tropicali. Il massimo produttore è la Giamaica con 900.000 Kg /anno. Quello che viene utilizzato è il rizoma nodoso e ramificato, comunemente chiamato: la radice.

Sebbene lo zenzero sia della stessa famiglia della curcuma ( Ziginberaceae) se ne differenzia da un punto di vista terapeutico per numerose attività.

Composizione Chimica

Amido
Proteine
Lipidi composti di lecitine e di acidi grassi liberi
Una proteasi
Olii volatili (i principali componenti sono bisabolone, zigimberone, ziginberolo e principi piccanti, chetoni aromatici conosciuti come gingeroli.
Vitamine (in particolare la niacina e la Vit A)
Resine.

Si pensa che i principi piccanti siano i principi più farmacologicamente attivi dello zenzero, anche se pare rivestire grande importanza il gingerolo

Cenni storici ed usi popolari

Lo zenzero viene impiegato da migliaia di anni in Cina a scopi terapeutici. E’ una delle piante principali della “Medicina Popolare Cinese”. Da un punto di vita popolare si è sempre usato per

Mal di stomaco
Diarrea
Nausea
Colera
Emorragia
Reumatismi
Mal di denti

Farmacologia

Lo zenzero possiede numerose attività farmacologiche e le più rilevanti sono:

I suoi effetti antiossidanti
L’inibizione della sintesi delle prostaglandine, del trombossano e dei leucotrieni
L’inibizione dell’aggregazione delle piastrine
Un azione ipocolesterolemizzante
Effetti coleretici
Effetti cardiotonici
Azioni gastrointestinali
Proprietà termogeniche
Attività antitrombotiche

Analizziamo una per una queste proprietà:

Effetti antiossidanti

Le spiccate proprietà antiossidanti dello zenzero hanno portato a studiarlo per la prevenzione dello sviluppo della rancidità nei prodotti a base di carne. E’ stato dimostrato che lo zenzero prolunga la durata e la conservazione dei pasticci di maiale freschi, congelati e precotti. Da un punto di vista farmacologico lo zenzero può essere usato come ottimo anti radicali liberi al pari dell’acido L- ascorbico.

Effetto sul metabolismo delle prostaglandine e dei leucotrieni

Numerosi costituenti dello zenzero si sono dimostrati potenti inibitori della sintesi delle prostaglandine e dei leucotrieni L’inibizione della sintesi delle prostaglandine e dei leucotrieni potrebbe spiegare qualcuno degli impieghi dello zenzero come agente antiinfiammatorio. Tuttavia lo zenzero ed i suoi estratti possiedono anche forti attività antiossidanti e la pianta fresca contiene una proteasi che può avere sull’infiammazione un azione simile a quella di altre proteasi vegetali.

Effetti sulle piastrine

Lo zenzero, così come l’aglio e le cipolle è un inibitore dell’aggregazione delle piastrine. Tuttavia gli effetti dello zenzero possono essere di gran lunga più potenti. In uno studio venne dimostrato che lo zenzero produce un inibizione dell’azione di trombossano e riduce significativamente la formazione della perossidasi lipidica delle piastrine. E’ da notare che quest’ultimo effetto è particolarmente significativo, e certamente non lo possiede l’acido acetilsalicilico.

Effetti sul metabolismo del colesterolo

E’ stato dimostrato che lo zenzero in ratti nutriti con colesterolo riduce significativamente i livelli di colesterolo nel siero (addirittura del 30%) e cos’ pure nel fegato, inoltre diminuisce l’assorbimento del colesterolo, e stimola la 7-alfa- idrossilasi del colesterolo, l’enzima limitante della sintesi degli acidi biliari. Per di più lo zenzero si è anche dimostrato in grado di aumentare la secrezione biliare. Pertanto lo zenzero abbassa il colesterolo con due meccanismi, favorendone l’escrezione e riducendone l’assorbimento.

Proprietà cardiotoniche ed ipotensive

Il gingerolo ha dimostrato di possedere una potente attività cardiotonica con effetti inotropi e cronotropi positivi). Questi effetti sono il risultato della accelerazione della captazione del calcio da parte del reticolo sarcoplasmatico. Individui con problemi di cuore o una pressione sanguigna alta farebbero meglio ad usare lo zenzero fresco piuttosto che il prodotto essicato. Questa raccomandazione si basa sul fatto che il gingerolo è presente più nella pianta fresca che nella pianta essicata e sembra essere proprio il gingerolo che ha una discreta azione cardiotonica. Comunque anche a dosi alte lo zenzero non si è mai dimostrato tossico per il cuore.

Effetti antiulcera

Lo zenzero ha dimostrato significativi effetti antiulcera in numerosi studi. Lo zenzero previene la formazione di ulcere da etanolo, indometacina, acido acetilsalicilico, e da altri comuni ulcerogeni. I responsabili di questo effetto sembra siano i principi piccanti (paradossalmente). Gli effetti antiulcera non sono tanto dovuti ad una riduzione dell’acido cloridrico, ma ad un notevole aumento della mucina gastrica protettiva. Solo in tal modo si possono spiegare degli effetti così marcati sulle sostanze ulcerogene.

Proprietà termogeniche

Lo zenzero è famoso per la sua indiscussa capacità di riscaldare il corpo e storicamente è stato impiegato come diaforetico. E’ stato dimostrato che gli estratti crudi ed i composti piccanti dello zenzero aumentano il consumo di ossigeno e la pressione di perfusione a livello dei capillari. Il gingerolo è il componete termogenico più potente dello zenzero.

Attività antibiotica

Lo zenzero è stato usato storicamente e con successo in epidemie di Tifo e di Colera. Recenti studi su piastra hanno dimostrato che lo zingerone è un potentissimo inibitore della Salmonella Typhi e del Vibrio Cholerae.

Effetti antistaminici

Gli effetti antistaminici furono osservati per la prima volta da Mowrei e Clayson nel 1982, tanto che questo spiega il suo effetto sulla cinetosi. L’effetto sulla cinetosi (mal d’auto) pare sia il più potente in natura, tanto che suscitò l’interesse della NASA che finanziò uno studio presso l’Università della Louisiana. Ne emerse una spiccata attività anti cinetosi, tanto che poi estratti di zenzero furo utilizzati anche nelle missioni spaziali, e viene comunemente usato dalla Marina Americana contro il Mal di Mare.

Dosaggi

L’ideale è usare estratto di zenzero fresco alla dose di 10 gr; la polvere secca possiede molte proprietà, alla dose di 1-2 gr, però ha scarsa proprietà sulla cinetosi.

Tossicità

Lo zenzero non sembra avere nessuna tossicità se usato alle dosi normali. Dosi eccessive hanno dimostrato di causare disturbi gastrointestinali, forse per l’azione antibiotica.

Interazioni farmacologiche

Le essenze di zenzero fresco, hanno dimostrato di occupare alcuni recettori per farmaci, ma sembra che tale legame sia molto modesto, tale da no spiazzare altri farmaci già legati.





Josep E. Pizzorno e Michael T. Murray della Seattle University

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
9 Anni 6 Mesi fa #203027 da Guidobaldo Maria Riccardelli
grazie, interessante!

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Moderatori: ishasjDomenica Vadalà
Tempo creazione pagina: 2.113 secondi
Powered by Forum Kunena
EU e-Privacy Directive
Cookie Policy