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VACCINIUM MYRTILLUS (mirtillo nero)

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9 Anni 6 Mesi fa #202979 da SauroClaudio
VACCINIUM MYRTILLUS (mirtillo nero)

Il Vaccinium Myrtillus è un arbusto perenne che cresce nei boschi del Nord America e dell’Europa, la pianta è alta 30-45 cm, prodiuce delle bacche viola ricchissime di antocianine
COMPOSIZIONE CHIMICA
I principi attivi del mirtillo sono particolarmente presenti nelle bacche e sono rappresentati dagli antocianosidi o antocianine . Antocianine analoghe per struttura e proprietà si trovano nel Ribes Nigrum, ed in quantità molto minore nella Vitis Vinifera . La concentrazione di antocianine nel frutto fresco di mirtillo si aggira intorno a 0,1-0,25% , mentre negli estratti concentrati le antocianine possono raggiungere il 25%.
FARMACOLOGIA E CLINICA
L’aspetto farmacologico del mirtillo viene considerato solo in relazione al suo contenuto di antocianine, pertanto si esporrà l’azione farmacologica delle antocianine che è molto simile a quella dei flavoni, anche se ne discosta per alcuni aspetti.
- Azione sul collagene: favoriscono la formazione di collagene e la cicatrizzazione delle ferite.
- Le antocianine prevengono il danno provocato dai radicali liberi grazie alla loro potente azione antiossidante superiore per certi aspetti a quella della Vit C e della Vit E
- Inibiscono la lisi enzimatica del collagene per mezzo degli enzimi secreti dai leucociti durante un processo antiinfiammatorio
- Hanno azione antiinfiammatoria diretta poiché impediscono il rilascio di istamina, inibiscono la proteasi sierica, la secrezione di prostaglandine e di leucotrieni.
- Le antocianine promuovono la sintesi dei mucopolisaccaridi e del collagene e stimolano la reticolazione delle fibrille e del collagene.
- Svolgono una forte azione Vit P ed aumentano i livelli intracellulari di Vit C (non si è ancora capito il meccanismo), diminuendo in tal modo la permeabilità e la fragilità capillare. Sono pertanto utili nella
- Fragilità capillare
- Porpora ematica
- Le patologie che riguardano la circolazione encefalica
- Insufficienza venosa
- Vene varicose
- Ematuria causata da fragilità a livello dei glomeruli
- Ma quello che è più importante è l’azione di protezione dell’endotelio arterioso con prevenzione dell’aterosclerosi (questo sembra avvenga per un azione dei fosfolipidi di membrana oltre che per l’azione anti radicali liberi)
- Azione antiaggregante delle piastrine (stimolano l’adenil ciclasi, enzima che catalizza la produzione di AMP ciclico. L’AMP ciclico impedisce l’aggregazione e l’aderenza delle piastrine alla superfice endoteliale.)
- Il mirtillo si è dimostrato utile nel favorire la visione notturna, nel ridurre il glaucoma e nella cataratta e degenerazione retinica
- Uno degli aspetti più interessanti degli antocianosidi è la loro azione ipoglicemizzante. L’antocianoside mirtillina (3-glucosidi di delfinidina) è il componente ipoglicemizzante più attivo del mirtillo. Per iniezione è leggermente meno efficace dell’insulina, è però meno tossico anche 50 volte la dose terapeutica. La dose giornaliera di 1 gr produce degli effetti benefici che possono durare molte settimane. E’ un vero peccato che non sia ancora entrato nella Farmacopea Ufficiale.
A parte vorrei trattare un altro aspetto molto interessante: l’azione antitumorale del mirtillo. Da numerosi studi è emerso che la somministrazione di succo di mirtillo rallenta lo svilupparsi dei tumori, ed in certi casi ne impedisce proprio la diffusione in metastasi. Il meccanismo è ignoto ma si sono prospettate varie cause:
- L’azione anti radicali liberi che impedisce il danno al DNA
- L’azione protettiva diretta del DNA per una riduzione dell’infiammazione (abbiamo visto infatti che l’infiammazione cronica è un fattore pre tumorale per scollamento dei collanti di membrana e regressione delle cellule a livello di staminali)
- Alcuni invocano un azione stimolante le difese immunitarie e dei leucociti T che farebbero piazza pulita delle cellule mutanti.
Fatto stà che questa azione deve essere abbastanza energica se gli istituti oncologici di mezza Europa si sono messi insieme per produrre il “pomodoro viola”. Non hanno fatto altro che introdurre nel pomodoro il gene delle antocianine. Ne risulta un pomodoro di grandezza normale, ma viola come il mirtillo e ricchissimo di antocianine. Capite che basterebbe un solo pomodoro per avere un azione preventiva dei tumori. Il perché il pomodoro viola non sia ancora giunto sulle nostre tavole (perlomeno in Italia) è tutto da scoprire. Sinceramente non so se gli altri paesi già ne facciano uso, ma comunque ha un importanza relativa, l’estratto di mirtillo super concentrato è già reperibile presso i supermercati, e poi presso le erboristerie trovate un estratto al 100%. Ne basta un dito al giorno per avere un buon effetto terapeutico. Costa un po caro, ma , pazienza.

Quasi tutto quello che ho riportato è una sintesi di un lungo articolo dei ricercatori della Seattle University.

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Moderatori: ishasjDomenica Vadalà
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