aiutatemi voi!

bea20 ha scritto:

alcianblu ha scritto: scusami, spiegati meglio: cosa ti affascina della professione medica? come te la immagini? e quali sono gli aspetti della pratica medica che pensi possano non piacerti o impressionarti?

Mi piacerebbe poter aiutare gli altri, e mi piace il ruolo di "investigatore" che ha il medico nel fare le diagnosi....beh me la immagino dura...una vita piena di sacrifici, insomma. Per quanto riguarda quello che ho paura di non reggere, sarà stupido, ma sono i prelievi... ho guradato molte volte filmati di interventi chirurgici e autopsie e quelli non mi impressionano; e mi blocco davanti a uno stupido prelievo.

Gli altri li aiuta anche il salumiere quando affetta due etti di coppa o il sarto che accorcia un paio di pantaloni... Forse anche il filosofo solitario aiuta gli altri con i suoi pensieri, e lo stesso poeta Giacomo Leopardi ha aiutato gli altri con le sue opere.

Per aiutare veramente gli altri, nel senso che forse intendi tu, dovresti andare a fare opere di volontariato in Africa o in Filippine (ti consiglio al proposito di visitare il quartiere di El Tondo a Manila, sede di una missione cattolica): altrimenti qui in Italia, con le tue idee giovanili da crocerossina, rischi solo di star male tu e di far concorrenza sleale e gratuita a chi ha davvero bisogno di uno stipendio il 27 di ogni mese...

Gli "altri", comunque, si faranno aiutare molto volentieri da te, fin troppo (se farai il medico qui da noi ne vedrai delle belle), salvo poi voltarti le spalle, andare da qualche altro medico, toglierti il saluto se non addirittura denunciarti quando il vento (o internet, o qualche collega invidioso) gliela farà girare storta...

Scherzi a parte (e scusami ancora per la sincerità): piglierai solo grosse delusioni con l'idea di "aiutare gli altri"!

L'investigazione è invece così vicina alla pratica medica quanto può esserlo l'osservazione degli astri: se farai il medico sarai COSTRETTA ad "investigare", questo sì, a suon di esami inutili e indagini ripetute, in genere a ticket zero, solo perché i pazienti, spesso ben più sani di te, ti imporranno queste appassionanti investigazioni fino allo sfinimento (tuo).

A proposito dell'"aiutare gli altri", ascoltati con attenzione le parole della canzone "Un medico" di Fabrizio De André!

E perdonami la voluta crudezza della mia risposta! :silly:

MI dispiace se la mia domanda ha suscitato tutta questa discussione...io volevo solo avere un informazione e non venire giudicata per il motivo per cui vorrei fare il medico!

bea20 ha scritto: MI dispiace se la mia domanda ha suscitato tutta questa discussione...io volevo solo avere un informazione e non venire giudicata per il motivo per cui vorrei fare il medico!

Non ti giudico Bea... ho probabilmente capito cosa provi dentro di te: ed è proprio questa la trappola psicologica che fa sì che in tantissimi (troppi) continuino ad iscriversi a medicina. "Fare il medico è bello, aiutare gli altri è bello, stare vicino a chi soffre è nobile, fare il medico è appassionante, ecc." Sono secondo me errori ed abbagli: ma umani e comprensibilissimi! :oops:

Io sto solo cercando di farti aprire gli occhi, senza giudizi: poi sarai tu a decidere.
Ma se chiedi un'opinione poi non devi stupirti per il fatto che giungano anche risposte e anche nuove domande per capire meglio il tuo carattere e la tua personalità...

Se l'unico problema per te, nonostante tutto quello che io ho scritto, rimangono i prelievi: allora scegli medicina ad occhi chiusi!

Ciao! :lol:

un mio professore diceva: "voi quando vi iscrivete avete una visione romantica della medicina, poi diventate più pragmatici"

in realtà ci sono anche quelli che si iscrivono a medicina per motivazioni economiche, per prestigio sociale o perchè il papà è medico e ha lo studio privato avviato; a questi in genere non importa proprio niente di aiutare gli altri; si atteggiano, si danno le arie e hanno la puzza sotto il naso già dal primo anno, e generalmente con i pazienti sono maleducati e menefreghisti; quindi non è da biasimare chi è animato da motivazioni altruistiche, però è bene capire che il medico è un professionista, non un missionario, un santo o un martire votato ad una vita di soli sacrifici in cui la sua unica preoccupazione sarà aiutare i malati; vuoi andare in burnout dopo un anno di professione? devi quindi coniugare il tuo slancio altruistico con altre questioni importanti, cioè aspirazioni più prettamente personali (vita privata, famiglia, reddito, affermazione); lascia perdere certi modelli virtuosi di medico che propina la televisione, dai personaggi delle serie tv alla ER o alla grey's anatomy a personaggi reali ambigui e fin troppo glorificati alla Gino Strada

circa la questione dei prelievi... la cosa mi fa un po' sorridere, ma in senso buono, cioè perchè sono molti i colleghi che all'inizio hanno paura a fare i prelievi: è la paura di far male al paziente; non preoccuparti, si supera subito con un po' di pratica; fossi in te però mi preoccuperei di più delle ispezioni digitorettali che ti faranno fare in chirurgia

pensaci bene

Gli altri li aiuta anche il salumiere quando affetta due etti di coppa o il sarto che accorcia un paio di pantaloni...

No. No. No. No. No.
Basta squalificarci. Non facciamo i sarti e non facciamo i salumieri. Facciamo un mestiere immensamente più difficile, che implica responsabilità enormemente superiori e coinvolge il bene supremo dell'individuo e della popolazione, cioè la salute.

Se pensate di essere a livello di sarti e salumieri, colleghi, fate un favore a voi stessi e ai colleghi che in questo mestiere credono e praticano con passione: andate all'ordine e restituite il tesserino.

il problema è che non siamo noi a squalificarci ma i pazienti
secondo me quelli in qualche modo riconoscenti che capiscono il valore e la difficoltà del nostro lavoro saranno il 10-20%
questo anche per il bassissimo livello socio-culturale della gente, davvero prima di iniziare a lavorare non pensavo che le persone fossero così intellettualmente povere... e non solo ma anche arroganti e maleducate.
io mi sono fatto l'idea che il boom economico degli anni '60 è stato l'inizio della fine di ogni valore e la TV berlusconiana ha completato l'opera di lobotomizzazione di massa
io salvo solo i vecchietti nati prima della guerra, che se non altro, hanno ancora un po' di rispetto, si vede che a quei tempi veniva inculcato un certo senso dell'autorità

questo per dire che è difficile farsi rispettare da queste persone
soprattutto se sei squalificato economicamente (25 euro l'ora lordi per la guardia medica...) in questa società non ti rispetterà mai nessuno!

La mia soluzione è lo smantellamento del SSN...vedi come ti rispettano e sono riconoscenti se per una visita domiciliare iniziano a sganciare 100 euro