Consiglia questo sito su Facebook:

QUESTO SPAZIO BANNER E' IN VENDITA. PER INFO CONTATTARE MASTER@FUTURIMEDICI.COM

LE LAICHE SCRITTURE

  • Visitatori
  • Visitatori
15 Anni 9 Mesi fa #149895 da
Risposta da al topic Re:LE LAICHE SCRITTURE
Gaudio ha giustamente postato una straquotabile opinione di Albert Einstein:La conoscenza di un qualcosa che non possiamo penetrare, delle ragioni più profonde di una bellezza che si irradia, che sono accessibili alla ragione solo nelle sue più elementari forme, è questa la conoscenza e l\'emozione che stanno alla base della religione; in questo senso, e in questo solamente, io posso definirmi profondamente religioso.Albert Einstein, in \"Come io vedo il mondo\"Il che, tradotto dal tedesco, significa:gli scienziati che pensano di aver capito tutto, non hanno capito un bel niente. Per questo io sono profondamente religioso.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
15 Anni 9 Mesi fa #149897 da Morfeo
Risposta da Morfeo al topic Re:LE LAICHE SCRITTURE
.Penso intendesse queste cose.Anch\'io mi emoziono se penso all\'immensità di questo universo,ma il dire è Dio che ha creato tutto,mi pare davvero che sminuisca tutto.é troppo banale come risposta.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
15 Anni 9 Mesi fa #149900 da gaudio
Risposta da gaudio al topic Re:LE LAICHE SCRITTURE
Morfeo ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

.Penso intendesse queste cose.Anch\'io mi emoziono se penso all\'immensità di questo universo,ma il dire è Dio che ha creato tutto,mi pare davvero che sminuisca tutto.é troppo banale come risposta.

penso che la risposta sia dentro ognuno di noi

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
15 Anni 9 Mesi fa #149905 da Morfeo
Risposta da Morfeo al topic Re:LE LAICHE SCRITTURE
Framaulo,non mettere in bocca ad Einstein una cosa che non avrebbe mai e poi mai detto...

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Visitatori
  • Visitatori
15 Anni 9 Mesi fa #149913 da
Risposta da al topic Re:LE LAICHE SCRITTURE
Morfeo mi ha ammonito:

Framaulo,non mettere in bocca ad Einstein una cosa che non avrebbe mai e poi mai detto...

Riquoto, caso mai non fosse abbastanza chiaro:

La conoscenza di un qualcosa che non possiamo penetrare, delle ragioni più profonde di una bellezza che si irradia, che sono accessibili alla ragione solo nelle sue più elementari forme

Detto da uno scienziato la cui grandezza fu superata solo dalla sua umiltà.PS: questo tipo di religiosità non prevede solo di contemplare la bellezza, ma (ad un gradino più in alto) di penetrarne le ragioni profonde.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
15 Anni 9 Mesi fa #149932 da Morfeo
Risposta da Morfeo al topic Re:LE LAICHE SCRITTURE
e condivido in pieno la frase,se non l\'avessi capito.Io non ammonisco nessuno,sei tu che distorci la realtà. Credi che chi pensa che non sia un Dio creatore,onnipotente onniscente ed imperituro ad essere l\'Alpha (così ti è più familiare il registro linguistico),sia così arido da non farsi domande e fermarsi all\'apparenza delle cose?O pensi che sia consapevole del limite dell\'uomo,di non arrivare mai a delle risposte (che anche tu,con il tuo Deus vult...) a cose troppo grandi e irrazionali nella loro essenza? Credi che chi vuole spiegare le cose,sia arrogante e superbo,o solo semplicemente curioso di conoscere?Hai usato la frase di un grande scienziato,ti risponderò con uno dei più grandi poeti (e teologi...)\"fatti non foste per viver come bruti,ma per seguir virtute e canoscenza\".Io ho la coscienza pulita e ho onestà intellettuale,come chi come me ha deciso di seguire una via diversa per spiegare ciò che accade,con libertà e senza paura di un giudizio finale.E anche per te lo stesso?Questa è un intervista a Jean Maire Lehn,premio Nobel per la chimica,sulla responsibilità dell\'uomo di Scienza:\"Tre secoli fa, l\'Illuminismo ha messo in relazione per la prima volta la liberta\' umana con il progresso della scienza e della tecnologia; oggi, entrambe soffrono di attacchi crescenti, a fronte dei loro progressi spettacolari. (…) Grandi progressi nella fisica e nella chimica hanno reso possibile lo sviluppo straordinario dell\'elettronica e dei materiali, che hanno ridotto il tempo e le distanze in maniera impressionante, il che ha introdotto l\'era dell\'informazione, caratterizzata per la rapidita\' e la sicurezza delle comunicazioni e dei trasporti.Nel frattempo, i progressi nelle scienze biologiche e nelle tecnologie aumentano la nostra capacita\' di controllare le malattie e l\'invecchiamento, di aumentare la produzione degli alimenti e di dominare l\'inquinamento. Insomma, la ricerca scientifica, e la sua applicazione attraverso le nuove tecnologie ha reso possibile nuove liberta\', nuovi stili di vita. (…) Tuttavia, con una frequenza ogni volta maggiore, ci sentiamo dire che questa nostra capacita\', e volonta\' di manipolare i processi naturali, e\' contronatura. Questa accusa riflette il nostro rapporto ambivalente con la natura. Utilizzando l\'espressione dello scrittore francese Jean Bruller-Vercos, siamo \"animali desnaturalizzati\": viviamo nella natura, ma, al tempo stesso, possiamo osservarla, indagarla e interrogarla da una certa distanza, coscienti del nostro stato di separazione.Questa ambivalenza genera un\'angoscia diffusa: ci sono certe cose che non si debbono toccare, manipoliamo misteri alla base della natura arrischiandoci a scatenare forze incontrollabili. (…)Siamo chiari: la scienza e\' il risultato dell\'evoluzione; e\' il prodotto di una creatura, l\'uomo, che in maniera progressiva ha acquisito le capacita\' di assumere il controllo su se\' stessa, e su cio\' che la circonda. Inevitabilmente, noi umani finiremo per controllare la nostra evoluzione e, come il nostro potere ci deriva dalla natura, prima o poi utilizzeremo queste nostre capacita\', per il bene o per il male. (…)Il nostro destino e\', percio\', proseguire nella ricerca della conoscenza. Anzi e\' nostro dovere. Non abbiamo il diritto di decidere che abbiamo raggiunto un livello sufficiente nel progresso scientifico, perche\' non possiamo interrogare le generazioni future e, per fortuna, i nostri antenati non hanno potuto sentire noi. Dopo tutto, la scienza e la tecnologia non sono responsabili della negligenza e dei guasti che gli ambientalisti condannano, e a ragione.Al contrario, lo spirito scientifico ci offre l\'unica speranza di sviluppare nuovi processi e prodotti che rendono minimi i rischi abbinati al progresso umano, mentre il trasferimento di tecnologie permette di minimizzare la dipendenza dei Paesi poveri rispetto alle industrie basate nello sfruttamento intensivo delle risorse naturali. (…)Il rischio zero non esiste. Il rischio appare con la vita stessa. Il rischio zero e\' un mondo morto. Per questo, il rischio fa parte di tutte le decisioni che prendiamo. Cercare di eliminarlo, fissando limiti alla ricerca, asfissierebbe la nostra liberta\'. Dobbiamo distinguere tra cio\' che e\' pericoloso e quello che e\' meramente sgradevole.Purtroppo, non e\' sempre possibile valutare i rischi con precisione, la scienza da sola non puo\' darsi tutte le risposte. Le decisioni sulle applicazioni delle scoperte scientifiche si basano su criteri che non hanno niente a che vedere con la scienza. (…)Tuttavia, nelle scelte tecnologiche non giocano solo criteri economici. Installare in un Paese in via di sviluppo una pompa per estrarre acqua, alimentata con energia solare, puo\' distruggere una struttura sociale tradizionale fondata nel controllo per la provvista dell\'acqua. (…) E\' ovvio che queste scoperte, cosi\' come lo sviluppo dei metodi anticoncezionali sicuri e efficaci, minacciano antichi divieti religiosi.La prima responsabilita\' dello scienziato e\' cercare nuove conoscenze, e non accontentarsi di fronte a qualunque rigida visione della societa\'. L\'etica e le regole della giustizia cambiano e devono adattarsi. Cosi\' e\' successo dopo che gli ideali dell\'Illuminismo hanno iniziato a superare le barriere della superstizione, dell\'oscurantismo e della demagogia, che limitavano il campo della liberta\' umana. Non possiamo riscrivere la storia e dobbiamo resistere all\'impulso irrazionale di frenarla. (…) Per arrivare a controllare il nostro destino, dobbiamo percorre il cammino fino all\'albero della conoscenza.\"

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Moderatori: ishasjDomenica Vadalà
Tempo creazione pagina: 0.757 secondi
Powered by Forum Kunena
EU e-Privacy Directive
Cookie Policy