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Psicologia Clinica
- Dr.KevinCasey
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sono nuova del forum e non vado d'accordo con la tecnologia per cui fatemi sapere se sto sbagliando qualcosa (sezione in cui scrivo ecc.)
Durante i miei studi in medicina mi sono trovata sempre molto interessata al rapporto medico-paziente, alla visione che il paziente ha della sua malattia, al suo modo di approcciarsi ad essa ecc. In particolare ho sempre notato la profonda differenza tra i pazienti che hanno compreso che malattia hanno, che peso e significato hanno le medicine che prendono e quali possono essere le conseguenze di una cura insufficiente o inadeguata e invece i paziente che hanno compreso poco o nulla per cui gestiscono un pò a loro "gusto"e voglia la terapia.
Mi piace molto parlare coi pazienti, ascoltarli e discutere insieme della patologia. Temo però che la Psicologia Clinica sia più un campo a cui accedono i laureati in psicologia e non quelli in medicina. Ho sentito che all'estero non è così. Qualcuno sa darmi qualche delucidazione in merito?
Io credo che in questo campo un'interazione tra medici e psicologi sarebbe molto utile.
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Dr.KevinCasey ha scritto: ...
Durante i miei studi in medicina mi sono trovata sempre molto interessata al rapporto medico-paziente, alla visione che il paziente ha della sua malattia, al suo modo di approcciarsi ad essa ecc. In particolare ho sempre notato la profonda differenza tra i pazienti che hanno compreso che malattia hanno, che peso e significato hanno le medicine che prendono e quali possono essere le conseguenze di una cura insufficiente o inadeguata e invece i paziente che hanno compreso poco o nulla per cui gestiscono un pò a loro "gusto"e voglia la terapia.
Mi piace molto parlare coi pazienti, ascoltarli e discutere insieme della patologia. ...
Semplificando, valuta la strada del medico di medicina generale. Il 90% del lavoro è psicologia e comunicazione.
La psicologia clinica praticamente è psicologia-psicoterapia calata in ambiti con più o meno contenuto medico: es. oncologia, dist. di genere, ecc.
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- Dr.KevinCasey
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L'altro mio dubbio riguarda il tempo. Visto il mio interesse per quanto riguarda la comunicazione e il rapporto medico-paziente praticamente qualunque specializzazione andrebbe bene, perchè col paziente quando più quando meno devi comunque averci a che fare. Ho notato però che nel quotidiano è molto difficile trovare il tempo di fermarsi a parlare un pò col paziente. Ho sentito di un medico di base che "si prende" 20 minuti per ogni visita invece dei più classici 10-15. Il risultato è che la maggior parte dei suoi pazienti si lamenta perché così ci sono meno posti disponibili per gli appuntamenti.
Comunque ti ringrazio per la riposta!
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- mallituccia
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Perchè non sceglie allora la specializzazione in Psichiatria?
Le scrive una psicologa clinica che vorrebbe, al contrario suo, iscriversi a medicina
Posso garantirle che un approccio integrato fra queste due bellissime facoltà, gioverebbe in maggior modo al paziente e lei avrebbe anche la possibilità di curarlo attraverso l'ascolto e il dialogo con lui.
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- Dr.KevinCasey
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grazie della risposta! Nel frattempo effettivamente è questa la strada a cui mi sto avvicinando, sto pensando alla specializzazione in Psichiatria. Ho saputo che la specializzazione in Psicologia Clinica è definitivamente chiusa per i medici.
Dove studio io la Psichiatria ha un'impronta molto biologica e la psicoterapia non mi sembra molto ben vista. Poco importa, ora che l'ingresso alla scuola di specializzazione è nazionale poi...
Posso chiederle, per curiosità, come mai dalla psicologia clinica vorrebbe passare/integrare con medicina? E una questione di ampliamento di conoscenze, di possibilità lavorative, di rapporto col paziente? (può rispondermi anche in privato se crede e se non la disturbo).
Mi ha fatto molto piacere la sua riposta, sopratutto per questa propensione (almeno mi è parso di coglierla) alla collaborazione tra medici, psicologi o qualsiasi altro operatore sanitario nel bene del paziente, purtroppo ho notato che questa cosa spesso manca!
Buon proseguimento,
cordiali saluti
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