FUGA

Eh, ti capisco benissimo! E' vero, la strada è lunga....Però secondo me la prova pratica richiederà un buon inglese! C'è decisamente tempo però...Avete già iniziato a studiare sui testi americani? Se non è così, vedrete che l'inglese medico è molto semplice, non occorrono certificati di lingua per capire...e per le parole poco chiare (come "hives", orticaria, che io non conoscevo) basta avere Google Traduttore a disposizione. Non lo userete spesso!
Risultano un po' complessi all'inizio gli acronimi, che gli americani usano per qualsiasi cosa! Inoltre sono fissati con l'embriologia... Le linee guida sono spesso lievemente diverse dalle nostre. Noi non usiamo parecchi farmaci che gli americani amano particolarmente. Personalmente ho trovato lo studio di questi mesi molto stimolante e spesso piacevole! Avrei voluto trovare questi libri prima, quando studiavo all'università....e non so cosa dare per conoscere personalmente l'incredibile dr. Conrad Fischer.
Ah, dimenticavo, il First Aid, che vi consiglio caldamente di predere perchè è un ottimo condensato dello step 1, contiene un'infinità di trucchi utilissimi per memorizzare le nozioni più difficili da ricordare!
I quiz risultano difficilissimi all'inizio, ma con il tempo si migliora, garantisco.

Non per scoraggiare nessuno, ma per uno straniero le possibilità di entrare in specializzazione non sono altissime, e dipendono da una serie di variabili. Innanzitutto a quale specialità si aspira. Io vorrei fare chirurgia generale ma sapendo che le mie possibilità sono basse, ho fatto domanda anche per medicina interna e Family medicine. Avere punteggi sopra la media negli step e' vitale. Ovviamente vanno passati al primo colpo. Poi ci sono gli anni dalla laurea. Più sono, e meno verrete considerati. Molti programmi hanno un Cutoff di 3 o 5 anni dalla laurea. Non perdete tempo ad abilitarvi in Italia come ho fatto io se davvero avete intenzione di venire qui. Infine, avrete bisogno di qualche lettera di raccomandazione da parte di medici americani. Per ottenerle, dovrete fare observership o ricerca in una istituzione americana. Riguardo ai costi, sono vertiginosamente elevati. Fra il costo degli step in se, i viaggi, fare domanda ai programmi in ERAS (ovviamente come IMG dovrete fare domanda a TANTI programmi), e i prezzi dei viaggi per le interview, la cifra è stratosferica. Non voglio nemmeno fare il calcolo perché ormai ci sono dentro fino al collo, ma devo dire che se per sfiga non dovessi matchare quest'anno saro davvero nei guai. Poi, se si riesce ad entrare secondo me vale la pena. Ma chiaramente come IMG non dovrete puntare a posti tipo MGH o Stanford, a meno di non avere contatti importantissimi, punteggi stratosferici e pubblicazioni su pubblicazioni. In bocca al lupo!

WinniePruh ha scritto: Non per scoraggiare nessuno

pensa se volevi farlo

So bene che è difficilissimo e dispendiosissimo...io ci avevo pensato perchè probabilmente dovrei avere la cittadinanza per ius sanguinis, che mi sarebbe tornata utile in un secondo tempo. Quello che preoccupa me non è il test, ma la spesa economica. Per questo tengo in pole position i paesi europei, ma il sogno USMLE rimane. Ho comunque diversi esempi di medici che hanno fatto l'USMLE dopo la specialità presa in Italia e hanno potuto lavorare negli USA a un'età più che considerevole. Questi stessi hanno consigliato me di fare come loro, ovvero di cercare di prendere la specializzazione in Italia e POI fare l'USMLE ed emigrare. Visti gli anni che occorrono per superare l'USMLE con un ottimo voto, vale la pena tenere il piede in più scarpe. Comunque grazie per il tuo contributo non incoraggiante ma sicuramente realistico!

Ciao!!! sono Federica, anch'io alle prese con l'ecgfmg certification e le stesse medesime perplessità!
Ho superato step 1 e step 2 ck nei primi 2 anni della scuola MMG di cui ora sono all'ultimo anno. Che dire? Dura, ma fattibile. Lo scoglio per me più grande ora è il 2 cs...e non solo. Una volta fatti gli steps occorre prendere la grande decisione: partire o rimanere in Italia?
I soli scores secondo me anche se competitivi non assicurano il successo e per vincere il match è necessario avere esperienza clinica in US, internships/electives piuttosto che observerships e da laureati è possibile fare solo le seconde, a meno che non si abbia tra le mani l'ecfmg certification (in tal caso si applica a ERAS esattamente come per le residency a meno che non si abbiamo "connections", purtroppo per me). I tempi sono 1 anno se si è bravissimi e si fa solo quello e aggiungerei se si ha un forte supporto dietro (psicologico, familiare, etc etc)... io ho impiegato di più perchè purtroppo gli altri impegni mi hanno costretta a uno studio on-off e part-time. Gli steps sono impegnativi ma fattibili, anche per chi come me non ha un inglese eccellente. Il mio consiglio è: iniziate se siete davvero motivati e se avete palle, è un percorso di spese e rinunce. Ho calcolato che le spese si aggirano sui 10000 euro per tutto se fortunati, esclusa la permanenza negli stati uniti per oberverships o esperienze di ricerca o cliniche non retribuite. Le observerships a che che è difficile ottenerle da laureati sono anche costose. Attualmente sto preparando il 2 cs e cercando di capire come ottenere un'esperienza in US. Non è affatto facile.
Chi risiede in Veneto e sta preparando lo step 2 cs o lo voglia preparare mi contatti.
ciao!