Medico: + scienziato o filantropo?

Ciao a tutti! Alcune discussioni fatte sul forum mi hanno stimolato una riflessione. La considerazione ? questa:Se il medico pu? essere ritenuto prima di tutto uno scienziato, un appassionato ed esperto conoscitore della componente biologica e psicologica dell\'uomo, della sua natura, dei sui processi patologici. Un curioso dell\'uomo che mette a disposizione le sue conoscenze per aiutare gli altri. E quindi una sorta di scienziato applicato, di tecnico. Una persona che dunque trae soddisfazione prima di tutto dalla conoscenza, e magari dalla sensazione di controllo, dal piacere nel risolvere i problemi, piuttosto che dal \"far del bene\".Oppure il medico ? innanzitutto una persona vocata all\'aiuto del prossimo che utilizza le conoscenze della biologia e delle altre scienze in maniera strumentale allo svolgimento della sua missione. E che senza dubbio preferirebbe abbandonare la scienza piuttosto che rinunciare al suo piacere di rendersi utile al prossimo, magari in altri modi. Come vedete voi la cosa? Anche in base a ci? che vi circonda(lo so lo so che c\'? anche la terza opzione:chi lo fa solo per i soldi!). E che idea avete voi della medicina? In quale gruppo vi riconoscete di pi??

Intervengo con piacere in questa discussione per raccontarvi un po\' la mia esperienza...Come molti di voi sapranno, sono una donna di scienza... ho una laurea in scienze biologiche, una pubblicazione e un paio di abstract, un anno di esperienza in diversi laboratori tra Ancona e Novara...ora per? mi sono iscritta a medicina e sono felicissima della mia scelta...(nonostante i tanti dubbi..). Perch? vi sto raccontando tutto questo? Per farvi capire che nel mio caso l\'amore per la scienza e in particolare per la Biologia ? passato in secondo piano quando mi sono ritrovata a contatto con persone malate...in quel momento ho capito che non volevo solo fare della ricerca e quindi indirettamente poter essere utile agli altri, ma volevo aiutare il mio prossimo guarendolo direttamente...Nellu ultime settimane mi ? stato chiesto spesso come mai abbia deciso di intraprendere un cammino cos? lungo...do sempre la stessa risposta, faccio medicina perch? voglio fare del bene..niente di pi? semplice...Quindi mi includo anch\'io nella seconda categoria cos? come sarah!!

sinceramente non capisco la necessit? di una dicotomia fra le due istanze. anzi... un vero medico penso che dovrebbe essere mosso da entrambi questi impulsi. Laddove non lo ?, lascia spazio alla miriade di cialtroni che non fanno altro che battere su questo tasto, per sostenere che il medico, freddo uomo di scienza, non ? in grado di empatizzare e provare reale desiderio di aiutare il malato, e nemmeno di comprendere l\'essenza della sua sofferenza.Il medico, a maggior ragione se vuole VERAMENTE aiutare i suoi pazienti, non potr? certo farlo dando loro un bacino sulla fronte. E la scienza ? ci? che ha il dovere di conoscere e magari sostenere per raggiungere il suo scopo. Non dimentichiamo che ci sono medici che passano la vita ad applicare scrupolosamente ci? che ? gi? stato dell\'arte ma ci sono anche quelli che si danno da fare per scoprire nuove cure. Magari gli ultimi passano pi? tempo in laboratorio che al capezzale del paziente, ma secondo voi hanno forse meno a cuore il benessere di chi soffre?