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Farmaci generici-equivalenti
Non sono riuscito a trovare una discussione, quindi ho deciso di aprirne una io.
Secondo voi sono davvero ben fatti e possono sostituire in tutto e per tutto quelli "originali"?
E' reale l'affermazione degli informatori che riportano una tolleranza nei dosaggi di circa 20%? perchè se fosse così non mi troverei a mio agio nel dover sostituire, ad esempio, un antiepilettico...
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1)Non sono uguali agli originator, e alcune volte non sono neanche ben fatti.
2)20%?? Forse voleva dire 40%! Sempre furbetti questi informatori. Allora è vero che possono discostarsi per legge fino al + o - 20% rispetto alla specialità, quindi fatto 100 l'originator, il generico può esser uguale per l'80% o per il 120%, quindi se la matematica non è un opinione, tra due generici può esserci una differenza che arriva al 40%, infatti quanto fa 120-80?? Immagina quali conseguenze per la farmacocinetica quando il paziente fa una terapia cronica, questo mese prendo il mio antipertensivo all'80, poi mi capita quello al 120 e via così, PA che sale e scende, ecc. ecc.
La regola sacra degli informatori è l'omissione dei dati, mai mentire ma semplecemente non dire le cose scomode e parlare solo di quello che fa comodo, così non violi la legge, al massimo la tua coscienza, ma oggi è un optional assai costoso ed esclusivo, e quando poi da sponsor trovi pure "illustri" nomi a difendere anche loro questi farmaci, ti accorgi come è finito il Paese; professori e nomi altisonanti che, per carità, anche loro non dicono bugie ma omettono, e i giornalisti che non gli fanno domande..
Comunque non voglio demonizzare gli equivalenti, il problema è quello dell'informazione, di un informazione corretta che porterebbe all'uso corretto dei farmaci. La fandonia di questi farmaci sta già nel loro nome, "equivalenti".. quando vado al panificio non compro un kilo di pane e me ne danno 800g, e mio dicono: "Sa questo pane è equivalente", ma perfavore! Da quando esistonon questi farmaci ho scoperto che 2+2 non è più uguale a 4, ma può fare 3 o 5, dipende. Era meglio chiamarli farmaci alternativi.
Se la patologia è acuta il discorso cambia, ma anche qui dipende dalla durata della terapia, ad esempio penso ad una lunga cura con i fluorochinoloni, che più di altri, funzionando con un meccanismo concentrazione-dipendente, risentono in maniera più negativa di fluttuazioni della farmacocinetica.
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Detto questo però ci sono dei problemi concreti. Faccio un esempio: mesalazina, farmaco per l'infiammazione intestinale, esiste come nomi commerciali pentacol, pentasa, mesavancol (e molti altri) e a secondo della tipologia della compressa si scioglie in punti diversi dell'intestino (pentacol colon, pentasa ileo terminale e colon destro, mesavancol colon + retto) con implicazioni importanti sulla scelta di uno o dell'altro, mentre con la mesalazina generica questo si perde. Lo stesso vale per la rifaximina (il normix, nome commerciale, arriva ad agire nel colon con una efficienza nettamente maggiore).
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2)20%?? Forse voleva dire 40%! Sempre furbetti questi informatori. Allora è vero che possono discostarsi per legge fino al + o - 20% rispetto alla specialità, quindi fatto 100 l'originator, il generico può esser uguale per l'80% o per il 120%, quindi se la matematica non è un opinione, tra due generici può esserci una differenza che arriva al 40%, infatti quanto fa 120-80?? Immagina quali conseguenze per la farmacocinetica quando il paziente fa una terapia cronica, questo mese prendo il mio antipertensivo all'80, poi mi capita quello al 120 e via così, PA che sale e scende, ecc. ecc.
La regola sacra degli informatori è l'omissione dei dati, mai mentire ma semplecemente non dire le cose scomode e parlare solo di quello che fa comodo, così non violi la legge, al massimo la tua coscienza, ma oggi è un optional assai costoso ed esclusivo, e quando poi da sponsor trovi pure "illustri" nomi a difendere anche loro questi farmaci, ti accorgi come è finito il Paese; professori e nomi altisonanti che, per carità, anche loro non dicono bugie ma omettono, e i giornalisti che non gli fanno domande..
avevo capito anche io che la differenza è a conti fatti del 40%.
Quindi se, come mi è accuduto lunedì, mi telefona una paziente dicendomi che il SSN non rimborsa il Keppra, ma solo il levetiracetam generico, e mi chiede se può comprare il generico, non posso stare tranquillo non sapendo quanto faramaco sta assumendo. Se dovesse avere degli effetti indesiderati chi è il responsabile??
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ti rispondo con una nota dell'aifa... www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/...m_e_topiramato_0.pdf
avevo capito anche io che la differenza è a conti fatti del 40%.
Quindi se, come mi è accuduto lunedì, mi telefona una paziente dicendomi che il SSN non rimborsa il Keppra, ma solo il levetiracetam generico, e mi chiede se può comprare il generico, non posso stare tranquillo non sapendo quanto faramaco sta assumendo. Se dovesse avere degli effetti indesiderati chi è il responsabile??
Per assurdo il responsabile sei tu... hai due scelte: o dici al pz che può prendere il generico (correndo il rischio che non lo copra come il farmaco branded) oppure lo prescrivi come non sostituibile (parandoti il c**o, ma obbligando il pz a scucire una cifra assurda -oltre 40 euro a scatola- per coprire la differenza di costo tra il branded e il generico)...
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Lian inoltre ti tranquillizzo, puoi tranquillamente prescrivere al tuo paziente il generico e fargli risparmiare quel pacco di soldi; non sto scherzando, nessuna ironia.
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