In aereo

è il mio incubo questo tipo di situazioni , situazioni gravi ed acute che non saprei affrontare 

da una parte si meglio non far ( ulteriori ) danni , dall'altra penso che avrei sensi di colpa assurdi

Sugli aerei i farmaci da usare in emergenza ci sono per disposizioni internazionali, come pure ci sono una serie di presidi. Su parecchi c'è anche un defibrillatore automatico.

Se decidi di non fare perché non sai fare una manovra che un medico dovrebbe saper fare, o di non usare un farmaco che dovresti saper usare (perché sei un medico) e il paziente ne ha un danno, come minimo ti imputano negligenza e imperizia.

In caso di crisi epilettica si osserva per 3 minuti che il paziente non si ferisca, se poi non esce dalla crisi bisogna somministrare il diazepam o altra benzodiazepina. Ovviamente per darglielo devi prendergli una vena (anche se un'alternativa c'è).

In caso di PNX iperteso devi identificare il lato del PNX e aprire il PNX dallo stesso lato, per detendere la cava e permettere la respirazione almeno con il polmone sano.

Se non sai che fare ABC (adesso, probabilmente, CAB) fino ad esaurimento fisico.

Io vorrei vedere questo novello ER, magari Igienista, Nutrizionista, ecc.. riuscire solo anche tenere un ago cannula in mano.. guarda che all'ultimo reskill che ho fatto, ho visto con i miei occhi eseguire un MCE alla base dello xifoideo da un giovane medico neoabilitato, che se me lo avessero raccontato non ci avrei creduto.. "dottore" lo richiama l'anestesita, "guardi che dalla sua laurea ad oggi l'anatomia non è cambiata, o non so a che corsi di aggiornamento lei abbia partecipato, perchè a me risulta che il cuore si trovi sempre al suo solito posto, ancora non lo hanno sfrattato" risa generali e medico neo abilitato in stato stuporoso.. sempre lo stesso non era capace neanche di rilevare in maniera corretta il polso carotideo.

Allora, io non mi riferisco alle "banali" manovre di RCP, uso del DAE, ecc, e neanche al repere di un accesso venoso (coso comunque non semplicissima in un paziente in stato di shock), o alla somministrazione di farmaci.. infatti parlavo di manovre di emergenza come la coniotomia ad es. Nessuno se non la esegui ti condannerà per negligenza.
Sono d'accordo con te Carlo, io mi preoccuperei dei sensi di colpa, di certo in quei momenti non mi si affollerebbero in mente i rischi penali.

Anche perchè vorrei proprio vedere uno che fa il medico di base anche da 30 anni che esegue un drenaggio di un pnx...per favore...

ragazzi, dover eseguire il primo soccorso può capitare quasi dovunque... Capisco che l'aereo faccia paura perchè è uno spazio chiuso, e con vario delay prima dell'arrivo dei soccorsi, però....

La decompressione di un pnx in emergenza (fatta utilizzando l'agocannula, per intenderci) dal punto di vista della manualità è una puttanata... in confronto incannulare una vena è mooolto più difficile. Naturalmente quello che è difficile è prendere la decisione di pugnalare un cristiano sul petto.... (magari su un aereo, con poco o nulla a disposizione).

Quello che mi lascia più perplesso invece è dal punto di vista legale... Mi spiego, se sono su un volo trans-continentale mi risulta difficile essere medico abilitato sia nel Paese di destinazione che in quello di partenza. Più facilmente, potrei nn essere abilitato in nessuno dei due Paesi.... Uhm,....???

Quoto Fay (in pieno)!! E C.J.S.
Effettivamente non avevo pensato al fatto della giurisdizione, ma credo che dipenda dalla compagnia aerea, mi pare sia configurabile a quello che succeda con le navi, quindi in pratica anche se sei tu territorio straniero, dentro l'aereo tu sei sullo Stato cui appartiene l'aereo, perciò se sei su uno che batte bandiera italiana anche se stai sorvolando il territorio australiano, sei soggetto alle leggi italiane. Almeno credo sia così.