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Stato vegetativo permanente, la storia di Eluana
Sono perfettamente d\'accordo, speriamo inoltre riprendendo quello che ha detto Emildandy che alle direttive anticipate nel prossimo codice deontologico sia dato più peso e vengano anche regolamentate da una legislatura. Per quanto riguarda l\'eutanasia (anch\'io sono favorevole pure a quella attiva) speriamo che questo sia un primo passo...Vediamo come la cosa si evolverà...Invece i media ti forniscono mezze verità di comodo, giusto x scatenare il putiferio e ottenere audience e risultati x i loro scopi.
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- cenerentola
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è vero... è un tema molto scottante...Non so neanche io se sarei capace di staccare la spina...Molto probabilmente no.devo essere sincero? su questo tema sono molto combattuto, non so proprio che pensare,da una parte la mia coscienza mi dice che non sarei mai in grado di staccare una spina, proprio io che giuro di difendere una vita fino alla fine, dall\'altra la mia ragione mi dice che forse tante volte è meglio andarsene serenamente piuttosto che continuare a soffrire senza motivo, sebbene la sofferenza sia parte della vita che ci sia stata donata, e rifiutarla vorrebbe dire rifiutare parte della vita, mi metto nei panni di tutti coloro che stanno intorno a chi soffre (cosa che m è capitata di vivere direttamente) e quando una persona morivo, mi sono scoperto a dire a me stesso \" meglio così che continuare a soffrire\", allora quando effettivamente bisogna smettere di soffrire? chi lo deve decidere? il paziente? può un essere umano prendersi la responsabilità di mandare a morte una ltro essere umano? ne sarei mai capace? o al contrario, sarei mai capace di NON staccare la spina davanti a una sofferenza inaudita?scusate il mio stream of consciousness
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Nessuno chiede a TE di staccare una spina. Nessuno contesta il tuo diritto di considerare la vita (anche quella in stato vegetativo persistente) un dono divino, ma non puoi imporre una tua visione religiosa a chi non la condivide.In linea teorica, una persona ha il diritto di terminare la sua vita quando vuole. Nella pratica (dove entrano in gioco tanti fattori che esulano dal libero arbitrio del singolo), è giusto tentare di impedire i suicidi, ed è giusto sancire il reato di \"omicidio del consenziente\" (come da codice penale italiano), perchè una persona potrebbe essere plagiata.Nel momento in cui non c\'è possibilità di guarigione o di recupero funzionale o di attenuazione della sofferenza, è giusto dare la possibilità a una persona di chiedere che sia terminata la sua vita, ed è giusto terminarla quando si sia espresso in tal senso precedentemente.Nessuno costringe una persona contraria nè a mettere in atto l\'eutanasia nè a subirla. Se uno lo ritiene giusto, può stare in stato vegetativo persistente per venti o trenta o quarant\'anni, godendo dell\'assistenza medica com\'è suo diritto fino a che non è dichiarata la morte cerebrale.da una parte la mia coscienza mi dice che non sarei mai in grado di staccare una spina
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