Secondo me, la presa in considerazione di una specializzazione in Giappone va fatta solo se si desidera come prima cosa vivere in Giappone.
Mi spiego meglio: credo che non ci sia una specializzazione in particolare che in Giappone sia superiore alle altre del resto del mondo.
Io sono stata da studente per un brevissimo periodo a Kawasaki, in un bellissimo ospedale universitario (nel reparto di chirurgia pediatrica), dove mi hanno colpito l'efficienza, certi ritmi folli di lavoro (non esclusivi del Giappone come sappiamo bene), la tecnologia etc… ma quando in sala il prof interrogava, gli studenti del mio stesso anno (quinto ai tempi) avevano una preparazione analoga alla mia, e lo stesso quando si trattava di dover visitare un paziente.
Il Giappone è bellissimo, e fare il medico in Giappone (dal mio punto di vista più nei piccoli centri che nelle grandi città) dev'essere bello, ma come ha detto ronin l'unico vero "scoglio" probabilmente è il giapponese.
Molte cose sulle cartelle cliniche erano in inglese, ma per il resto niente, si deve necessariamente conoscere la lingua se si vuole interagire (in tutto l'ospedale solo due medici parlavano bene l'inglese).
Comunque, in realtà volevo solo esprimere un concetto per chi fosse interessato alla specializzazione in Giappone, e cioè che non si deve far scoraggiare e bloccare dalla paura, con l'idea di venire catapultato in un mondo di efficienza esagerata e super preparazione (a me questa convinzione metteva un po' d'ansia) e di tentare, di buttarsi se se ne ha voglia.
L'unica cosa fondamentale: la lingua!
O meglio, mettiamola così: la mia breve esperienza, vissuta con la conoscenza del giapponese mi ha dato 1000, se non avessi conosciuto il giapponese, da semplice spettatrice, mi avrebbe dato 100.
Vale un po' per tutti i paesi lo so, ma per il Giappone dove la vera integrazione (anche a breve termine) dello straniero è veramente difficile, conoscere la lingua è ancora più importante che in altri paesi.
In bocca al lupo a tutti, ciao ciao!
