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Denuncia alla Comunita Europea sulla situazione italiana...

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11 Anni 5 Mesi fa #190052 da MarcoSf

Credo che questo argomento sia alla base del desiderio di molti di fare una esperienza all'estero o di emigrare definitivamente, per questo lo inserisco qui (oltre che nell'apposito forum); molti di noi ritengono che il contatto con realta estere non solo fornisca piu ampie prospettive lavorative ma anche apra la mente attraverso il confronto con situazioni distanti culturalmente e professionalmente.
Ma credo anche che tutti noi che abbiamo questa visione e siamo in procinto anche solo allo stato attuale di ricercare notizie in altri Paesi dovremmo denunciare alle sedi appropriate della Comunita Europea cosa avviene in Italia, in particolare:

1) Preparazione pratica universitaria in molte sedi al di sotto degli standard europei ( e non solo) considerando che in altri Paesi (e non parlo di realta ritenute capisaldi mondiali come il Portogallo) si fa un praticandato obbligatorio di almeno un anno post laurea (oltre a quello pre laurea) tra vari reparti con certificazioni varie.

2) L'esame di specializzazione che e in mano ai direttori delle scuole ed e profondamente governato dall'assenza di trasparenza.

3) Ancor peggio la preparazione che le scuole chirurgiche (non so quelle mediche o dei servizi, non ho esperienza ne notizie) offrono agli specializzandi, ovvero la quasi totale assenza di autonomia operativa alla fine del percorso di studio (ed in molte scuole anche la quasi totale assenza di didattica teorica) a causa di una casistica operatoria da primo operatore praticamente inesistente, il che ci relega al di sotto degli standard del mondo occidentale.
In pratica io stesso sono dovuto andare fuori Italia per poter avere una preparazione decente, pagare corsi, lavorare per Ospedali per racimolare una esperienza operatoria da primo operatore che l'Italia non mi ha fornito.
E chiaro che non e cosi per tutte le scuole e soprattutto per tutti gli specialisti perche poi ognuno di noi si "fa" la propria preparazione, ma questo e dovuto alle singole capacita e volonta dei singoli e non ad un percorso garantito ed obbligatorio da parte del Ministero. All'Italia ed a noi medici non interessa la qualita del singolo, ma la qualita della "media" dei medici e degli specialisti che puo derivare solo da strette normative promulgate dagli organi istituzionali.


Ora e chiaro che sarebbe utile in primo luogo scrivere al Ministero della Sanita, ma sappiamo quanto valga sollevare tali questioni in Italia dove la politica governa le decisioni piu importanti e non il buon senso...quindi denunciare che i Direttori di Cattedra non fanno il proprio dovere quando poi sono proprio loro a livello governativo ad influenzare le direttive ministeriali non so fino a che punto vale la pena, ma magari indirizzare 10.000 proteste scritte al Ministero invece di una sola potrebbe gia avere piu senso.

Quello che pensavo e invece scrivere alla Comunita Europea, preparare un testo unificato che poi ognuno si stampa, firma ed invia, indicando magari (oltre alla parte standard) anche qualche notizia sualla propria esperienza pratica.

Se qualcuno ha qualche idea in mente sarebbe utile aprire una discussione di questo tipo, e chiaro che non cambiera nulla per noi che siamo "oggi" in questa situazione e che comunque dobbiamo cercare soluzioni alternative, ma magari per i neolaureati futuri potrebbe fare la differenza.

In deifinita penso che nessuno si muovera per promuovere le nostre idee se non noi stessi, ma sarebbe utile fornire indicazioni PRATICHE E COMPLETE su cosa si puo fare OGGI.

Credo poi sia anche una questione di orgoglio della classe medica italiana modificare la propria condizione perche esistono studi (la cosa mi inorridisce, ma e cosi) che dimostrano che la storia chirurgica pratica di uno specialista italiano (ma vale anche per Portogallo, Spagna ed altri) e ben al di sotto di altri standard europei e mondiali ( ad esempio in Svizzera, al nostro confine, uno specialista in chirurgia deve avere alle spalle 545 interventi da primo operatore, qui in Italia in alcune aree ed in alcune specializzazioni tale numero scende a 20 e per alcuni luoghi sono anche ottimista dicendo 20).

Ora per favore non fraintendete mi riferisco solo alla MEDIA, non ai singoli casi, ma e la media che identifica una situazione in un dato momento.

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