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Le specializzazioni italiane sono riconosciute all'estero ?

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13 Anni 8 Mesi fa - 13 Anni 8 Mesi fa #166591 da einaz80
Tutte le domande o i dubbi sul riconoscimento delle specialità mediche nell'ambito dell'Unione Europea sono facilmente risolvibili leggendo un'unica, fondamentale direttiva europea, ossia la Direttiva 2005/36/CE, facilmente scaricabile da Internet.

Alla luce di tale direttiva, gran parte delle specializzazioni, ossia le principali branche della medicina e della chirurgia, sono mutualmente ed automaticamente riconosciute in tutti i paesi dell'UE.

Esistono alcune specialità particolari che non sempre trovano un corrispettivo in tutti gli Stati, per fare un esempio la specializzazione (nel mondo anglosassone) in Palliative care (cure palliative) tuttora non ha corrispondenza in svariate altre nazioni, compresa l'Italia. In casi come questo mi sa che nel processo di riconoscimento possano sorgere grossi problemi.

La direttiva elenca molto comprensibilmente le varie specialità mediche, indicando anche il corrispettivo nome che prendono nei vari Paesi; se manca un corrispettivo, vuol dire che in quel Paese non è riconosciuta, ma ripeto si tratta in genere di specialità davvero molto particolari.

Per quanto riguarda la lingua, l'Europa tendenzialmente non obbliga nessuno a dimostrare con test ufficiali la conoscenza della lingua del posto; dei Paesi che ho considerato nelle mie ricerche (UK, Irlanda, Francia, Germania, Svezia, Danimarca), soltanto la Germania richiede un certificato di conoscenza della lingua tedesca per registrarsi al suo ordine dei medici (sia come medico generico che come specialista).

Una fonte di confusione molto frequente riguarda il Regno Unito: per lavorare come medico in UK non ci vuole alcun certificato di lingua (vedi IELTS); quest'ultimo viene richiesto soltanto a chi vuole specializzarsi in UK. Se però uno per esempio è pediatra (specializzato in Italia) e vuole trasferirsi là a lavorare come pediatra, non servono esami di lingua.

Come già postato da altri, per gli USA e in generale per tutto ciò che è esterno alla UE la questione è decisamente diversa, in quanto in molti casi non esistono accordi specifici tra le nazioni per il mutuo riconoscimento dei titoli.
Ultima Modifica 13 Anni 8 Mesi fa da .

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13 Anni 8 Mesi fa - 13 Anni 8 Mesi fa #166593 da calippo
Ottimo einaz visto che l'articolo è bello lungo risparmio la faticaccia a chi cerca informazioni sulle specializzazioni riconosciute o meno ...
cercate da circa pag.60 a pag. 90

ad una letta veloce mi sembra che mancano nell'elenco alcune spec. italiane
Ultima Modifica 13 Anni 8 Mesi fa da .

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13 Anni 8 Mesi fa #166632 da calippo
guardando le pagine relative alle specializzazioni  ci sono se non ho sbagliato 43 delle 59 specializzazioni italiane ( le ho contate su wikipedia ) , per quanto riguarda le altre non trovo nulla sulla normativa ..

può essere che abbia sbagliato a contare di qualche unità ma a quanto pare 16 specializzazioni italiane su 59 non sono riconosciute oppure il documento è incompleto

mica poche .. più di un quarto

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13 Anni 7 Mesi fa #166874 da
Per quanto riguarda le specialità chirurgiche conseguite in Italia all'estero sono considerate meno di zero!!! Chi vuole andare all'estero a fare il chirurgo deve ricomnciare da capo!!!

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13 Anni 7 Mesi fa #166884 da einaz80

Per quanto riguarda le specialità chirurgiche conseguite in Italia all'estero sono considerate meno di zero!!! Chi vuole andare all'estero a fare il chirurgo deve ricomnciare da capo!!!


Ok, se interpreti il concetto di riconoscimento nel senso di reputazione e stima delle capacità effettive, è in effetti risaputo che la chirurgia italiana, paragonata a quella di molti paesi esteri, prepara poco in termini di autonomia ed abilità operativa del chirurgo neospecialista

Ma parlando di riconoscimento nel senso di "accettazione del titolo conseguito" l'Europa non fa differenze ... nel bene e nel male ... Scrivo questo soltanto per non creare confusione in chi si domanda se il titolo conseguito può avere valore legale anche all'estero

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13 Anni 7 Mesi fa #166885 da
Alla fine il risultato non cambia, chi si specializza come chirurgo in Italia poi deve rifare il percorso dall'inizio all'estero!

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