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Medicina dello sport

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12 Anni 10 Mesi fa #175099 da groucho87
Risposta da groucho87 al topic Re:Medicina dello sport
salve avv. stefano massaro,
approfitto della sua esperienza per chiederle come sia possibile che medicina dello sport offra "opportunità economiche importantissime.". In particolare mi riferisco ai prezzi stracciati delle visite ( rispetto a tutte le altre specializzazioni mediche) e allo scarso valore economico attribuito alle prestazioni dalle società sportive ( come lamenta il dottor fiore in questa discussione www.giovanimedici.com/index.php?option=c...x.php?topic=158222.0 ). Ogni sua risposta che possa chiarirmi questi dubbi sarebbe più che apprezzata  :)

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12 Anni 8 Mesi fa #176012 da deltamedica.net
La sanità è una delle materie che il riformato Cap.V della Costituzione attribuisce al potere legislativo delle Regioni.
Posso quindi deporre solo per quanto avviene nella Regione Lombardia. Qui la tariffa di una visita per l'idoneità alla pratica sportiva agonistica è assolutamente equilibrata a quelle di altre specialistiche.
Se rilegge attentamente il mio post inoltre, ho indicato un suggerimento determinante: LAVORATE SOLO PER STRUTTURE SERIE. La medicina dello sport è ricca di organizzazioni che cercano di sbaragliare la conocorrenza abbattendo i prezzi. Abbattere i prezzi significa dover abbattere i costi e sottopagare i medici.
I nostri medici sono pagati molto bene. Se le strutture sanitarie serie pagassero tutte bene i propri medici qualificati, non ci sarebbe alcuna speranza per i meschini sfruttatori di giornata. Le assicuro comunque che un medico sportivo ha grandissime opportunità professionali ed economiche (che non sempre vanno di pari passo).
In bocca al lupo.

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12 Anni 3 Mesi fa #179675 da desperado87
Risposta da desperado87 al topic Re:Medicina dello sport
scusate ma sapete se a Milano o a Torino o a Brescia ci sono possibilità da esterno e con tesi non attinente in medicina interna?

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12 Anni 2 Mesi fa - 12 Anni 2 Mesi fa #179999 da fiore
Risposta da fiore al topic Medicina dello sport
In realtà gli onorari dei medici sportivi sono in genere più bassi di quelli degli altri specialisti, per un motivo semplicissimo e al limite dell'ovvio: quelle di idoneità sono visite che non nascono da un reale 'bisogno' ma, sostanzialmente, da un obbligo di legge.
Questo aspetto condiziona il valore della prestazione in virtù di un'elementare regola di mercato, e c'è ben poco da fare per modificarne la natura.
Immaginate, ad esempio, il senso di profonda frustrazione che può attanagliare uno specialista 'over 50' come il sottoscritto, il quale - se ancora effettuasse visite di idoneità - sarebbe costretto dalla legge del mercato a chiedere più o meno lo stesso onorario di un collega che si è specializzato da un mese: in altri termini, non poter 'quantificare' la propria professionalità ed esperienza credo che rappresenti uno dei motivi di maggior demotivazione nella carriera di qualsiasi professionista.
Detto per inciso, proprio per questa ragione in effetti oramai svolgo la mia attività esclusivamente nel settore pubblico, e ho da molto tempo smesso di effettuare visite medico sportive in regime libero professionale.

Al problema di fondo connesso alla natura 'anomala' della medicina dello sport italiana - condizionata in toto, nel bene e nel male, dal DM dell'82 - va però aggiunta una grave responsabilità degli stessi medici sportivi, molti dei quali lavorano in modo non proprio entusiasmante (soprattutto in alcune realtà come quella romana, che purtroppo conosco assai bene) oppure praticano una politica di tariffe orientate al 'ribasso', al fine di sbaragliare la concorrenza.
In sostanza, questa concorrenza al ribasso diventa una spiacevole, grottesca guerra tra poveri mentecatti: parola di un  medico sportivo che svolge questa professione molto bistrattata da circa 30 anni, e ne conosce tutti gli aspetti e i risvolti: compresi quelli connessi al ruolo svolto dalla FMSI (cioè la Federazione Medico Sportiva Italiana) in funzione della crescita e dell'affermazione professionale dei giovani specialisti.

Cosa si può fare per modificare una realtà che allo stato attuale sotto questo profilo appare abbastanza deprimente?

In primo luogo, è indispensabile che il medico sportivo lavori in funzione della qualità della prestazione, e acquisisca una corretta modalità di approccio alle problematiche dello sportivo, che si basi in particolare su una modalità di comunicazione efficace, a partire dal livello culturale di fondo e dall'immagine stessa.
Troppo spesso - da docente della Scuola di Medicina dello Sport della Sapienza di Roma - sono costretto con grande amarezza a constatare che i giovani specializzandi non sono essi stessi degli sportivi (e talora addirittura non lo sono mai stati), non conoscono tutti gli  sport (talora nemmeno uno), e non sanno nulla nemmeno della storia dello sport.
Spesso, inoltre, sono in sovrappeso, e fumano: un esempio intollerabile di clamoroso autogol per tutta la categoria, in termini di marketing.
Come si può, dico, svolgere un lavoro di alta qualità professionale in un mondo così speciale e circoscritto, se non si nutre una reale passione per l'elemento cardine della propria attività, e non si proietta all'esterno un'immagine coerente col proprio impegno?
Ogni specialista, in parole povere, dovrebbe con una certa frequenza ricordare a sé stesso che prima o poi il destino, la fortuna e le proprie capacità potrebbero riservargli la chanche di essere chiamato a partecipare a un'Olimpiade: un evento che rappresenta senza ombra di dubbio la massima gratificazione per chiunque si voglia definire un 'professionista di sport'.


In seconda istanza, il medico sportivo proiettato al futuro dovrà lavorare e concentrare tutte le proprie risorse in funzione dell'affermazione e della vera e propria esaltazione di una serie di prerogative professionali specifiche dello specialista in medicina dello sport: dovrà, in altri termini, puntare sugli aspetti professionali nei quali non può subire la concorrenza culturale di cardiologi, ortopedici, fisiatri, internisti, e così via.

Mi riferisco in definitiva a quella che dovrebbe essere una profonda, inarrivabile conoscenza dell'esercizio fisico e dello sport: un bagaglio di nozioni che, almeno in teoria, ogni medico sportivo dovrebbe possedere.
Vanno valorizzati al massimo, insomma, i principali elementi culturali e scientifici che possono consentire allo specialista in Medicina dello Sport di somministrare quel potentissimo farmaco che è il movimento, definendone la modalità di somministrazione, la posologia, il dosaggio, ecc., in chiave sia preventiva che terapeutica.

Un terzo aspetto, molto più pratico, inerente il futuro dei giovani medici sportivi, riguarda l'associazionismo.
Proprio in funzione dell'estrema ripetitività e dell'alto potere usurante delle visite di idoneità (anche e soprattutto a causa della scarsa retribuzione), non c'è a mio avviso altra strada da seguire per i neospecialisti che non abbiano il cosidetto 'Santo in paradiso', se non quella di coalizzarsi, abbassando gli investimenti iniziali e mirando a una maggiore qualità delle prestazioni: in due, in tre, in quattro, insomma, si lavora meglio sul piano sia qualitativo che quantitativo, rispetto a quando si è soli.
L'associazionismo, infine, consente ai singoli di super-specializzarsi in ciò che più li attrae: ecocardiografia, ad esempio, ecografia muscolo-tendinea, nutrizione, ecc. ecc. ecc.
Nell'ambito di uno studio associato ognuno ha la possibilità di esprimersi professionalmente in modo più personale e libero, senza essere condizionato dalla necessità quasi affannosa di dover incrementare [glow=red,2,300]da solo[/glow] il numero delle prestazioni: col rischio di invecchiare precocemente e di ritrovarsi a 50 anni completamente esaurito, a forza di firmare e timbrare certificati.  :)

Ciao a tutti
Antonio Fiore




Ultima Modifica 12 Anni 2 Mesi fa da .

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12 Anni 2 Mesi fa #180682 da majinBu84
Risposta da majinBu84 al topic Re:Medicina dello sport
Sono uno specializzando al primo anno.. mi sembra che lei affermi che la FMSI si batte per la valorizzazione della nostra specializzazione..a me non sembra. Dia un occhiata all' ultimo numero della rivista ufficiale della federazione, "Medicina Legale in Medicina Dello Sport" in cui è presente il parere di un medico legale secondo cui l ecg della visità di idoneità agonistica dovrebbe essere firmato da uno specialista in cardiologia!! Ciò è naturalmente FALSO e assurdo come si può leggere sul DM del 18/02/1982 . Poi per il resto sono molto ottimista.. possiamo occuparci di idoneità e check up su larga scala, diagnostica eco, traumatismi e aspetti riabilitativi, alimentazione oltre che avere nel pubblico affinità per 5 reparti in cui lavorare
oltre al poliambulatorio federazioni e società sportive e altro. Chiaro poi sta ad ognuno di noi sapersi imporre nella realtà..ma questo vale per qualsiasi altra specialità!!
Cordiali Saluti

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11 Anni 8 Mesi fa #186728 da joeBrillante
Risposta da joeBrillante al topic Re:Medicina dello sport
La medicina dello sport è una branca che ti forma in modo completo? nel senso, il medico dello sport è una figura medica dotata di una cultura vasta e approfondita oppure rischia di essere meno preparato rispetto ad altri colleghi?

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