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Il lavoro dell\'oncologo

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14 Anni 7 Mesi fa #160595 da Haida
Risposta da Haida al topic Re:Il lavoro dell\'oncologo
ciao a tutti! dopo un bel gironzolare qua e là, sono tornata al "primo" amore, cioè l'oncologia. Sto raccogliendo informazioni anche su altri settori, ma principalmente se qualcuno di voi ha la pazienza di farlo, mi piacerebbe sapere:
1) cosa fate in reparto più o meno, dove siete interni (soprattutto se a Pavia!!), in quale ateneo mi consigliereste di andare in base alla vostra esperienze e quant'altro.
2)Inoltre mi sembra di aver capito che l'oncologo può partecipare a concorsi per medico internista: è giusto? In questo caso le possibilità lavorative si ampliano.
3)Ad ogni modo per quello che sapete, dal pdv lavorativo come siamo messi in questo settore? Considerando che i tumori sono la seconda causa di morte nei paesi occidentali direi che non dovrebbe essere difficilissimo trovare lavoro. Mi sbaglio?
4)Mentre si è specializzandi, si può fare della ricerca? e in tal caso, si è retribuiti?
5)Volendo trascorrere un anno all'estero durante la specialità, in quale nazione mi consigliereste di andare?

Grazie a tutti, oggi sto cercando di trovare risposta a tutte le domande possibili sperando così di capirci qualcosa in questo complicato mondo delle specialità ::)...

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14 Anni 6 Mesi fa #160884 da samu
Risposta da samu al topic Re:Il lavoro dell\'oncologo
scusate ragazzi, ma vorrei chiarirmi un dubbio. dalle discussioni che ho letto mi sembra di aver capito che quindi l'oncologo è colui che guida alla terapia un paziente, ma che in pratica non svolge su di lui chirurgia, e quindi niente operazioni manuali, che vengono invece affidate ad altri specialisti, giusto?
grazie

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14 Anni 6 Mesi fa #160891 da Kampaspe
Risposta da Kampaspe al topic Re:Il lavoro dell\'oncologo

scusate ragazzi, ma vorrei chiarirmi un dubbio. dalle discussioni che ho letto mi sembra di aver capito che quindi l'oncologo è colui che guida alla terapia un paziente, ma che in pratica non svolge su di lui chirurgia, e quindi niente operazioni manuali, che vengono invece affidate ad altri specialisti, giusto?
grazie


Esatto, l'oncologo è un clinico, non un chirurgo!

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14 Anni 6 Mesi fa #160892 da samu
Risposta da samu al topic Re:Il lavoro dell\'oncologo

scusate ragazzi, ma vorrei chiarirmi un dubbio. dalle discussioni che ho letto mi sembra di aver capito che quindi l'oncologo è colui che guida alla terapia un paziente, ma che in pratica non svolge su di lui chirurgia, e quindi niente operazioni manuali, che vengono invece affidate ad altri specialisti, giusto?
grazie


Esatto, l'oncologo è un clinico, non un chirurgo!

ok,grazie per il chiarimento. Non è che mi potreste elencare, anche se non è questo il luogo più adatto per parlare di questa cosa, quali sono le altre specializzazioni più prettamente cliniche? grazie di nuovo

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11 Anni 11 Mesi fa #183288 da psilocina
Risposta da psilocina al topic Re:Il lavoro dell\'oncologo

Sono al 4° anno di medicina e devo riuscire a scegliere la specialità che voglio fare nella vita...
Pensando a quello che cerco nella mia specialità ideale, forse oncologia ne contine molte caratteristiche (occuparsi di molti organi diversi, avere a che fare con pazienti di tutte le età, essere prestigiosa, avere a che fare con un problema serio e diffuso, ecc...).
Però ho un dubbio su quello che voglia dire nella pratica svolgere il lavoro da oncologo.
Perchè se penso ai tumori più diffusi e a chi guarisce il paziente: tumore al seno -> chirurgo; tumore al polmone -> chirugo; tumore alla prostata -> chirurgo urologo; tumore al colon -> chirurgo e così via; cioè quello che mi pare è che un paziente che ha un tumore, la diagnosi gliela fa l\'\"internista\" o il chirurgo, poi viene operato dal chirurgo e finisce li, oppure se è grave e avanzato allora viene mandato dal oncologo (in pratica un \"chemioterapista\") e/o dal radioterapista. Quindi ho paura che nella realtà del lavoro, l\'oncologo non sia il punto di riferimento per quanto riguarda il malato con il cancro, ma sia uno dei tanti anelli, e neanche quello al centro della catena, ma in pratica sia l\'omologo del radioterapista.
Quello che mi da speranza, e che in futuro, con l\'avanzare della medicina, sempre più pazienti saranno curabili clinicamente e quindi dall\'oncologo, un po\' come succede oggi con le leucemie e l\'ematologo.
E\' così?
Oppure quello che cerco io (vedi Veronesi) lo fa il chirurgo oncologo e non l\'oncologo clinico?

la chemioterapia non si utilizza solo per curare malattie avanzate e inguaribili, si utilizza anche in modo "adiuvante", ossia per prevenire una recidiva/ricaduta di tumore, per cui dopo aver subito un intervento chirurgico, seppur a residuo zero di malattia, il paziente transita sempre dall'oncologo che non solo decide se è indicato un trattamento preventivo anche su pz guarito, ma segue nel tempo e per tutta la vita il paziente con le indagini di follow-up e le visite di controllo periodiche che il paziente dovrà fare per sempre! inoltre si occupa anche della gestione di complicanze di tipo internistico che sono frequenti nel corso del trattamento chemioterapico (TVP, EP, neutropenie, versamenti, infezioni... e quant'altro).

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