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dermatite atopica in bambina di tre mesi!!

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15 Anni 10 Mesi fa #141587 da Xav
Per amor del cielo Ania, evitate ogni pratica tribale verso quella povera bambina! Visto che il pediatra non si è dimostrato all\'altezza (ma non è colpa sua, è colpa delle sue società scientifiche), la bambina andrebbe portata da un allergologo. Il motivo è uno: la bambina con tutta probabilità presenta, come tantissimi suoi coetanei, una immunodeficienza provvisoria data dal mancato sviluppo delle linee epiteliali della mucosa intestinale. In questi bambini le cellule epiteliali maturamo generalmente e completamente in una età compresa tra i 3 e i 5 anni. Sino a quel momento, però, sorge una ipersensibilità di tipo I e Ig-E, condizionata da una non completa funzionalità del recettore della Interleuchina 12 (che provoca riduzione dell\'Interferone. In sintesi, la difettosa espressione del recettore della IL-12 (IL-12R-Beta) induce un malfunzionamanto di tutte le famiglie di Interferoni indispensabili alla completa differenziazione e maturazione delle cellule bianche, creando un eccesso di Linfociti Th2 e relativi prodotti (ecco perché la Dermatite Atopica). Per questo motivo, occorrerebbe somministrare un ceppo probiotico capace di stimolare in maniera indiretta la produzione di Interferone Gamma. Mi riferisco ai ceppi specifici per le forme atopiche, non ai comuni fermenti lattici. Occorre somministrare dosi ridotte a causa della tenera età, e verificare che non abbia colichette dovute alla stimolazione repentina della flora batterica, cercando al contempo di capire qual è il trigger alimentare veeo (nella statistica, è generalmente rappresentato da ogni tipo di proteina del latte che non sia quello naturale della mamma. Come viene allattata la bambina?). Quanto all\'immunosoppressore topico, ma sono matti? Basta con le pratiche medioevali, siamo nel 2008.Le patologie da scompenso immune vanno trattate con le migliori pratiche. Quella da te menzionata NON è una patologia dell\'epidermide (è quindi NON è dermatologica), è al contrario una patologia sistemica. L\'attivazione è intestinale, il tessuto bersaglio è la cute (per fortuna... perché poteva essere la stessa mucosa intestinale, con diarrea persistente). L\'antistaminico è un presidio sintomatico e non incide per nulla con la storia naturale della malattia, per cui, se somministrato da solo, non produrrà guarigione. L\'unica interferenza con la storia naturale è data dalla stimolazione alternativa e indiretta della produzione di Interferone Gamma. L\'altra terapia esistente, la immunoterapia vaccinale tollerizzante, non è indicata sia per la tenera età che per la eziologia, che come detto è condizionata da una immaturità funzionale provvisoria e reversibile della mucosa. La dermatite regredirà gradualmente nei mesi successivi. Statisticamente, in presenza di D.A. è meno comune che i neonati presentino forme allergiche primitive (persistenti e geneticamente determinate)Purtroppo, infine, l\'allattamento al seno non riesce a lenire la Dermatite Atopica neppure tramite l\'aumento delle Ig-A . Quand\'è che gli amanti delle terapie locali e delle specialità d\'organo libereranno l\'umanità dalle loro pratiche barbare??Un cordiale saluto e perdonate la franchezza. P.S. Nella D.A i RAST sono generalmente negativi...

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15 Anni 9 Mesi fa #142275 da ania
ciao xav..allora...adesso che ha dieci mesi mangia di tutto ma quando ha iniziato ad avere i problemi(aveva poco più di due mesi) veniva allattata solo con latte materno!!

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15 Anni 9 Mesi fa #142937 da
1) sentire un allergologo pediatra2) prick in particolare latte, uovo, merluzzo, der p, der f, graminacee, olivo, latte prick by prick3) eventuale dieta par e/o dieta di esclusione nella madre se allattato al seno4)eventuale escusione Immunodeficienza primitiva-secondaria (solo se sintomatologia suggestiva...)5) leggete meglio riguardo al pimecrolimus topico nel bambino(si teme ciò che non si conosce, spesso inappropriatamente...)6)eventualmente probiotici, ma i dati non danno ancora forti evidenze..

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15 Anni 9 Mesi fa #142989 da Xav
Buonasera Scarabeo 63 (anche tu del \'63? Che combinazione!). Ho accettato il tuo invito e sono andato di corsa a leggere meglio, perché è proprio come dici tu: \"si teme ciò che non si conosce, inappropriatamente\". Allora, ho letto questo, senti un po\': \"Nel gennaio 2006, la Food & Drug Administration (FDA), ha ordinato una variazione sull\'etichetta di due farmaci per uso topico destinati all\'eczema: il preparato Eidel (Pimecrolimus) ed il Protopic (Tacrolimus). L\'etichetta è stata aggiornata con un avviso di pericolo di massimo livello: una Black Box Warning (P.S. E\' la classe di avvisi sul tipo \"Il fumo uccide\" attualmente imposta obbligatoriamente sui pacchetti di sigarette), circa un possibile rischio di cancerogenicità. Le evidenze sollevano infatti la necessità di porre serie precauzioni per la sicurezza dei bambini causa la cancerogenicità registrata nelle cavie e negli umani trattati con i due agenti. Sino al momento dell\'emissione del Warning, i due prodotti erano stati largamente pubblicizzati per l\'uso nei bambini senza tuttavia garantire la consapevolezza dei genitori e dei medici riguardo al rischio di sviluppare il cancro\". Vedi, c\'è un\'altra cosa poi che non sono riuscito a leggere e a decifrare, e per la quale ritengo prezioso il tuo intervento: una locuzione medica che ricorre spesso e che recita (più o meno, vado a memoria) \"Primum non Nocere\", della quale non ho mai capito appieno il suo significato. Devo fare pertanto appello ancora una volta ed approfittare del tuo supporto: Secondo te che significa? Poi devo confessarti che sono assalito da un altro dubbio: come si intuisce a tratti nel mio precedente post, ero un po\' a conoscenza della storia naturale della malattia e del modo biologicamente più compatibile per contrastarla. Ho conosciuto alcuni allergologi un po\' sui generis che, anziché prolungare la somministrazione di preparati topici con effetti sintomatici - triplicando così il numero delle visite private dei loro giovanissimi pazienti - hanno scelto arbitrariamente e contro il proprio interesse di tagliare la testa al toro e prestare un intervento di natura patogenetica. In pratica, utilizzando i probiotici per stimolare i Toll Like Receptors della mucosa intestinale, sono riusciti a compensare il deficit di immaturità dei Linfociti facendo produrre direttamente all\'organismo dei bambini la citochina mancante. E non è tutto: pensa che i loro professori universitari, appartenenti alle società scientifiche italiane di allergologia, si sono pure molto risentiti, perché gli ospedalieri hanno violato le linee guida raccomandate in un bel libretto stampato col marchio e la benedizione del loro assessore regionale alla salute. Non so se ti occupi di allergologia ma, fidati sul fatto che i professori italiani amano molto trattare una immunodeficienza con un immunosoppressore: altrimenti che degni rappresentanti della classe baronale italiana sarebbero? Circa il tuo punto 6) \"...eventualmente probiotici ma i dati non danno ancora forti evidenze\"., ti ringrazio e ne farò tesoro. Solo che molto presto mi troverò in un forte imbarazzo. Il motivo è che ho parlato con alcuni allergologi del nord, del centro e del sud. Loro hanno trattato in dieci anni con i probiotici circa sessantamila bambini affetti da eczema atopico. Ma ti pare che 60.000 persone sia un numero consono alla Evidence Based Medicine? Certo che no. Per dire una parola definitiva, ci vogliono almeno 57 milioni di pazienti, praticamente tutta la popolazione italiana. E pensa che c\'è pure qualche pazzo della redazione del British Medical Journal che afferma che, essendo la Evidence Based Medicine basata su parametri biologici oggettivi, a volte anche un solo caso clinico è in grado di dimostrare un asserto! Roba da matti!Adesso come faccio a rivelargli che non ci sono evidenze certe e che è meglio che cambino sistema? Non so proprio come fare. Da una parte l\'etica mi spinge ad avvisarli dei dati lacunosi della letteratura italiana (scritta dagli stessi professori di prima, quelli amanti degli immunosoppressori), dall\'altro, il rispetto per i professionisti ospedalieri che lavorano da trent\'anni nel settore, mi frena un po\' causa la mia timidezza ed il timore referenziale che provo nei loro confronti. Non so proprio come comportarmi. Sono in profonda crisi...P.S. In ogni caso è vero che i dati italiani non danno ancora forti evidenze. I dati più attuali di allergologia sono scritti in giapponese, israealiano, svedese e pure spagnolo. Che ci possiamo fare noi?

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15 Anni 9 Mesi fa #142990 da Xav
ania ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

ciao xav..allora...adesso che ha dieci mesi mangia di tutto ma quando ha iniziato ad avere i problemi(aveva poco più di due mesi) veniva allattata solo con latte materno!!

Ciao Ania, se continua ad avere problemi, andrebbe somministrato il probiotico con indicazione specifica per allergia. Non posso violare la policy di questo sito per cui non mi è possibile, né voglio, fare pubblicità. Né in alcun modo potrei permettermi di suggerirti farmaci non prescritti da un medico che abbia visitato la piccina. Posso garantirti che gli allergologi più esperti in genere suggeriscono il probiotico più diffuso ed appropriato. Ma adesso come sta la piccina? I disturbi si sono affievoliti o permangono con la stessa intensità?P.S. In generale se una mamma è allergica senza saperlo, passa alla sua bambina, attraverso il latte materno, le stesse citochine infiammatorie prodotte dai suoi Linfociti. Bisogna verificare che la mamma non abbia reattività, ad esempio, verso derivati del latte di vacca o a noccioline ecc. ecc. Converrebbe che ogni mamma con bimbi allegici facesse i RAST alimentari (prelievo ematico). Ancora meglio, servirebbe una tipizzazione Linfocitaria completa, ma solo in pochi ospedali italiani posseggono il grado di esperienza necessario per praticarla senza produrre falsi risultati.

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15 Anni 9 Mesi fa #143333 da gala
Ciao Xav!Sono stata molto colpita dal tuo intervento sulla DA, non avevo mai sentito parlare di probiotici in merito e dato che ne sono affetta da oramai 28 anni mi permetto di chiedereti qualche chiarimento a riguardo data la tua evidente approfonditissima preparazione in materia.Mi è spuntata fuori a pochi mesi con le manifestazioni tipiche di quell\'età, mi ha accompagnato per tutta l\'infanzia con grande tormento mio e dei miei che non sapevano che farmi a parte stendermi pomate di cortisone nei momenti di maggior crisi...Il quadro è molto migliorato con l\'adolescenza, per alcuni anni ho avuto una remissione completa, ora alterno periodi di riacutizzazione, soprattutto a livello delle mani e della zona periorale, a periodi in cui si manifesta in forma minima e solo lievemente fastidiosa.Uso pomate cortisoniche al bisogno, adotto tutti gli accorgimenti del caso (detergenti naturali non aggressivi, idratazione, niente fibre sintetiche o lana a contatto con la cute...).Per un periodo (fortunatamente breve) circa 2-3 anni fa ho fatto uso di tacrolimus per uso topico sulle lesioni dietro prescrizione dell\'ennesimo dermatologo che ho consultato...Ho eseguito PATCH, PRICH e RAST perchè a circa 20 anni mi è saltata fuori una rinite allergica primaverile. Sono risultata allergica ad acari,graminacee, parietaria, lanciuola,nichel e cobalto...e solo sensibilizzata a latice e forfora di cane e gatto. Ok invece gli alimenti.Assumo annualmente l\'antistaminico prescrittomi dall\'allergologo appunto con l\'insorgere della rinite e proseguo per circa un mese o due, mi era stato consigliato anche il vaccino per gli acari ma non l\'ho preso perchè esageratamente costoso e da assumersi per un lungo periodo...non potevo permettermelo.Quello che vorrei cortesemente chiederti è se esiste un rimedio che tu conosca, anche per gli adulti, per mitigare se non eliminare una buona volta le fastidiosissime manifestazioni di questa patologia.Le terapie termali possono incidere positivamente? Quali siti e quali tipi di acque sul territorio italiano in questo caso sono più adatti, conosco la stazione di Avène in Francia ma è un po\' fuori mano per me...Mi sono sempre sentita dire che questa è una situazione che non è destinata a scomparire pur presentando prolungati periodi di remissione, è davvero così? Nulla posso fare?Mi scuso se ho approfittato del tuo tempo e della tua disponibilità, ma mi sembri estremamente competente, molto più dei vari specialisti che ho consultato in tutti questi anni e ho quindi provato ad interpellarti sul mio caso, quello di questa giovane dott.ssa che non ha ancora esattamente compreso la sua malattia...Grazie dei precedenti interventi con le loro puntuali delucidazioni sull\'argomento e doppio grazie se gentilmente deciderai di rispondermi!

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