Indecisione: MMG o medicina interna?

Salve a tutti! Con l'ultimo scorrimento di entrambe, sono risultato assegnatario sia di medicina interna sia di MMG.
Vorrei chiedere quale delle due offre maggiori possibilità lavorative? Lavorative CONCRETE da qui a cinque anni, non "potrai partecipare a qualsiasi concorso (se riesci a fare le scarpe a dieci specialisti in cardiologia)" o "si si tanto vanno in pensione le orde".
Il mio interesse è tentare ad libitum e ad mortem la specialità che amo e adoro, ma nel frattempo avere una carta utile per il futuro... insomma, è transitoria, anche se a dire il vero ho sempre immaginato che avrei prima preso la specialità in questione e poi MMG, sia perchè mi piace il contatto col paziente sia perchè vorrei una vita da "ambulatorio", non da ospedale.

Stesso tuo tipo di indecisione (specialità clinica o MMG) e stesso tuo tipo di ambizione futura (vita da ambulatorio e non da ospedale).
Alla fine ho optato per MMG e non me ne sono affatto pentito

anche io, stesso identico problema. entro due giorni devo decidere se lasciare Geriatria o rinunciare al corso di MMG. Non so bene le prospettive e se lasciando specializzazione perderei un'ottima possibilità di formazione? Grazie.

Meglio MMG e poi successivamente vi fate la specializzazione.
Con MMG avreste in ogni caso maggiori chance lavorite ed una volta finito, affrontereste la specializzazione con più leggerezza e senza il peso di dover essere schiavi a tutti i costi.

a cosa serve accumulare titoli per poi utilizzarne solo uno? per fregare il posto ad un laureato che invece non ne ha nessuno? se volete lavorare in ospedale prendete la specializzazione, se volete fare i medici di famiglia fate il corso di MMG; le specializzazioni e il corso di MMG non sono ammortizzatori sociali

In prospettiva lavorativa a corto raggio senza dubbio la medicina generale. Ho rinunciato alla specializzazione per la medicina generale e l unico rimpianto è legato alla vergognosa bordata di accessi sovrannumerari (pre 92 e ricorsi) che ha tenuto banco quest anno in diverse regioni. Se non si riuscirà a porre freno al fenomeno, tutto italiano, del ricorsismo, l architettura formativa e programmatica della sanità italiana crollerà nel giro di pochi anni.