CORSO MMG A 40 ANNI. SCELTA O FALLIMENTO?

Cari Colleghi,

da qualche tempo sto pensando di avvicinarmi alla Medicina Generale causa accettazione della triste realtà italiana dei giovani specialisti. Ho un curriculum di tutto rispetto, ma questo mi è valso solamente ad accumulare contratti libero-professionali, pagare tasse, fare tanti km in macchina lontano dalla mia famiglia.

Ora mi sono stancato.
Purtroppo non sono più un ragazzino, ho più di 35 anni e intraprendere una nuova strada da zero quale il corso di medicina generale mi spaventa non poco.

Vorrei qualche consiglio da voi che magari lo avete già fatto o lo state ultimando.

Quanti sono i Colleghi diciamo "attempati" che frequentano le lezioni?
E' vero che in ospedale si è trattati come bbbestie non pensanti e si fa carta da parati ad libitum?
Il corso dà un minimo di gratificazione o è solo una mera formalità?

Un'ultima cosa.

Come mai avete deciso di fare il corso di mmg.
Scelta o fallimento?

Grazie, un saluto e un in bocca al lupo a tutti!

Ciao! Io ho fatto il corso mmg x scelta. Quando ho fatto io il corso (2006-2009) c'era qualcuno più grande, ma pochi. Però ho notato che negli anni successivi, aumentando la "crisi" di inserimento degli specialisti nel SSN, è incrementato il numero di corsisti meno giovani e con specialità alle spalle. In base a quanto ho visto, non saresti un caso raro per età o precedente attività formativa.

Riguardo a come si è trattati in ospedale, penso dipenda molto dal caso specifico, ovvero dal determinato reparto del determinato ospedale. In generale, è il presupposto di fondo a favorire esperienze poco piacevoli, ovvero il fatto che si è comunque ospiti esterni di un reparto per poco tempo e di fatto poco utili se non inutili al funzionamento del reparto stesso. Ben diverso, come tu saprai meglio di me, dallo specializzando che è inserito nella struttura in cui lavora e da spesso una mano non indifferente.

Secondo me il problema non è tanto cosa possono dirti gli altri, ma cosa ne pensi tu ... ho conosciuto uno specialista di branca chirurgica che temporaneamente lavorava per necessità in continuità assistenziale ed affermava di sentirsi "come una ferrari che gira ai 50 all'ora" ... al di là di tutto, ho preso atto delle sue sensazioni e da quel punto di vista credo che sarà più contento ora che è riuscito ad entrare in ospedale. Se anche tu ti sentissi così per lo meno in parte, è chiaro che verosimilmente vivresti l'ingresso nella medicina generale come un fallimento.

Non è praticabile (motivi personali?) oppure non ti interessa valutare se all'estero avresti maggiori opportunità di lavoro nel tuo campo? La libera circolazione dei medici apre grandi prospettive a chi, giustissimamente, prende atto della "triste realtà italiana"

Scelta e fallimento non sono in contrapposizione a mio avviso...

Ci si iscrive a medicina per scelta, ma anche per fallimento dato che non possiamo vivere di rendita e non siamo magnati del petrolio. Ci si specializza per scelta, ma anche per fallimento perché, appena laureati, i pazienti non ci corrono dietro a riempirci di biglietti da 500 Euro. Ci si iscrive al corso di MG per scelta, ma anche per fallimento, dato che è duro campare solo di libera professione (io sono dermatologo e anche MMG).

35 anni non mi paiono tanti, e poi non ricominci da zero: diciamola come Troisi che ricominci da tre! La tua specialità ce l'hai (qual'è?) e non te la toglie nessuno!

Le rogne sono quando finisci il corso di MG e ti devi trovare prima la convenzione, e poi i mutuati...

Com'è il corso di MG? Io ne so qualcosa perché l'ho fatto per quasi due anni, ma l'ho interrotto prima della fine dato che ho ottenuto la convenzione prima di finirlo (mi sono laureato ovviamente prima del 1994: mi pare quella la data che fa da spartiacque).

Com'è il corso di MG? Te lo puoi immaginare... e immaginatelo anche peggio!
Chiaramente per fare il MMG basta fare un po' di esperienza: non ci sarebbe bisogno di nessun corso.
E' un mestiere di praticaccia e ci fai il callo nei mesi e negli anni.
Il corso oltre ad essere inutile (non capisco bene perché si siano inventati questo parcheggione per medici!) è noiosissimo: mi ricordo di intere mattine a girare i pollici in reparti o laboratori... poi qualche lezioncina stile studenti universitari... poi altre ore a far passare il tempo in policlinico...

Perché l'ho fatto? Perché l'attività privata di dermatologo da sola non mi garantiva niente, e invece, con un migliaio di buoni mutuati, campi relativamente bene e hai uno stipendio sicuro.

Quindi: scelta nel fallimento... o fallimento di più scelte? Boh...

Grazie per le risposte.
Più o meno era quello che mi aspettavo.

Rispondo a Guido T.
Ho una specialità in una Chirurgia specialistica, che sto continuando ad esercitare con un contratto libero professionale, ma sono costretto a fare GM per campare meglio.
Di certo non si vive d'aria e non siamo più nel XIX secolo in cui si faceva il medico per hobby (anche se ne conosco molti ancora così).
Il problema reale è che per fare carriera in una specialistica come la mia ci vogliono anche i soldi.
C'è poco da fare.
I curriculum per andare all'estero e/o per essere competitivi anche in Italia si costruiscono e si pompano con master costosissimi e i soggiorni vari in America o Canada non te li rimborsa nessuno se non sei assunto a tempo indeterminato.
Questo fa sì che ci siano due selezioni: una più o meno meritocratica su chi si sbatte di più e l'altra su chi ha più quattrini.
Altra cosa la famiglia. Incompatibile con un certo tipo di carriera, anche economicamente parlando.
Io non mi sognerei mai di spendere i miei risparmi nell'ultimo corso superfigo di chirurgia robotica in USA al posto che andare in ferie con mia moglie e mia figlia. Non sarebbe giusto.
Per questo, conscio delle reali difficoltà di fare un minimo di avanzamento nella mia specialità, sto pensando di fare o il corso di MMG o di prendere il patentino del 118.
Per me sarebbe un fallimento.
Certo però se guardi allo stipendio di un massima lista....

Ancora con questo fallimento?
Ma il fallimento c'è anche non guadagnando abbastanza e/o dovendo viaggiare come e più di un portalettere...

Se mi dessero un posto alla Coop come responsabile ortofrutta a 10000 Euro al mese (ovvio che è un'ipotesi assurda), o se mi proponessero di fare il pittore vendendo con certezza i miei scarabocchi (di qualunque tipo fossero) a non meno di 5000 Euro l'uno, accetterei entrambi i mestieri, non considerandoli un fallimento, ma la scelta meno peggio fra quei due lavori e il MMG!

Se invece l'idea di fare il MMG ti ripugna allora no! In quel caso non si tratta di fallimento / non fallimento, ma di vivere male e basta...

I massimalisti guadagnano bene, ma di lavoro e di stress ne hanno parecchio, soprattutto se non hanno una clientela selezionata: e poi non considerare automatico e scontato il diventare massimalisti. Non è scontato neppure arrivare a 1000 pazienti! C'è chi resta minimalista fino alla pensione.

Devi quindi valutare anche com'è la situazione della MG nella tua zona e valutare se qualche medico anziano potrà lasciarti in futuro la sua clientela (che si spera buona, cioè composta da gente educata e rispettosa).

Non mi ripugna!

Devo specificare meglio il termine "fallimento", anche per rispetto nei confronti di chi ama il mestiere del MMG.
Per me "fallimento" è inteso come fallimento di chirurgo, visto che, nonostante sia ancora giovane (35) è da 11 anni che mi dedico alla stessa materia con passione, pubblicazioni, approfondimenti, masters, stages...e un discreto investimento economico.

"Fallimento" significa rivisitare tutta questa esperienza chirurgica alla luce di quello che sarebbe potuto essere.
In 11 anni diventi MMG, hai una condotta e se ci sai fare a 1000 pazienti ci arrivi. Inoltre se hai voglia di sbatterti puoi tranquillamente mettere su una seconda attività. Tipo laserterapia, sclerosanti e cose di questo tipo.