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10 Anni 6 Mesi fa #197908 da ale_ale
basata sull'esperienza personale


Sono una studentessa di Medicina, non in pari con gli esami perchè per una serie di problematiche familiari e personali, pur avendo superato il test al primo colpo sono rimasta ferma per un pò.

Non è stato facile ma mi sono ripresa e rimessa in corsa,ho recuperato molti esami, ho una media abbastanza alta eppure devo combattere con una serie di paure e incertezze che ancora oggi rischiano di bloccarmi di nuovo.
M'interessa davvero la Medicina, amo ciò che studio, e mi affascina moltissimo la professione del medico: non sto parlando del prestigio, del potere, di "fare i soldi" ma della possibilità di instaurare un rapporto medico-paziente basato sulla fiducia, la possibilità di mettere a frutto la propria professionalità per aiutare il prossimo, e fare questo non " per moda"(come spesso ho potuto constatare),ma per una reale e forse inspiegabile motivazione.
Il mio vero problema sono tutte le pippe mentali che mi affliggono:
Innanzitutto vivo malissimo la questione del ritardo, penso che se tutto va bene arriverò a 30 anni alla laurea, e sono molto preoccupata di quello che mi aspetta dopo.
Quello che più mi scoraggia è sia l'ambiente saturato da due categorie entrambre fastidiose:

1)bimbiminchia che si ritrovano qui per via di grey's anatomy e dott.house e passano il tempo a farsi foto col camice, ma sono comunque lì a far numero, e spesso sono nipoti figli acquisiti ecc dei primari quindi sai già che questi ti fregheranno il posto
2) stronzi arrivisti che caverebbero gli occhi al vicino di banco per trarne vantaggio

e poi SOPRATTUTTO

tutto il sistema marcio e schifoso nel quale siamo immersi

un sistema basato sul dover fare gli schiavi ai baroni per sperare di poter entrare in specialità (dopo aver fatto 2-3 anni di lavoro gratuito)sempre se ti va bene se no resti a spasso per un pò e poi decidi di cambiare specialità
un sistema che consente le vendite dei pazienti da parte dei MMG ai novellini
un sistema in cui studiare, fare sacrifici, investire tanto e credere in qualcosa viene ripagato in molti casi con una pedata nel culo.

Io di certo non mi laureo domani, ma non riesco a fare a meno di pensare a tutto ciò, perchè sono già scoraggiata, penso che ancora mi manca del tempo per arrivare al traguardo e dapperttutto mi arrivano messaggi che mi fanno pensare di lasciar perdere, tanto più che non sono un'arrivista, non mi sento così competitiva come i miei colleghi, e stupidamente nella mia scala dei valori prediligo il rapporto col paziente alla voglia di far carriera( infatti i miei ambiti preferiti sarebbero la PSICHIATRIA O MMG)
Ok arrivati a questo punto del post vi starete chiedendo "orbene qual è la domanda di questa tizia?? e soprattutto perchè scrive qui in MMG??"

Vorrei dei vostri pareri, delle vostre opinioni, delle vostre esperienze,
se qualcuno si è sentito come mi sento io ora, e come ha trovato la forza di andare avanti.
Se vale ancora la pena di credere in un sogno quando ci si sente così disillusi
Io mi sento preparata(per quello che ho fatto fin qui) e motivata, eppure la mia principale paura è quella di non avere il carattere adatto:forse sono troppo sensibile, troppo poco arrogante, e superba
(come la maggior parte dei mie colleghi)
E scrivo qui,sia perchè leggendo qualche topic proprio qui ho trovato degli interventi molto interessanti, che mi hanno fatto apprezzare la sensibilità di molti di voi, e sia perchè come dicevo MMG è una delle specializzazioni che mi potrebbero interessare, e quindi volevo anche il parere di chi si sta specializzando, di chi è già MMG , di chi forse, a suo tempo ha affrontato paure e dubbi simili ai miei e può capire quello che provo...

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10 Anni 6 Mesi fa #198019 da Lumy
Ciao!
Penso che tutti prima o poi ci siamo trovati ad avere a che fare con queste figure che hai descritto, i vari figli di papà, arrivisti ecc.. beh, una cosa che ho imparato nella vita (anche in altri ambiti), è che questi cattivi esempi mi fanno capire esattamente come NON vorrei mai essere! Per cui ti consiglio di sfruttare il fastidio che ti creano per essere meglio di loro ;)
Riguardo al ritardo con la laurea, ormai non ci puoi far nulla se non impegnarti per quello che ti manca ancora da fare, a resto penserai dopo..
Io sono corsista MMG, e devo dire che la parte che mi piace di più è il lavorare da sola, l'ambiente di reparto non mi è mai piaciuto.. e sicuramente non esiste tutta la parte di fare lo schiavetto x anni x avere un posto.. il concorso si basa solo sul risultato del test, sulla distanza dalla laurea e sull'età (questi ultimi due parametri entrano in gioco quando si ha una parità di punteggio); dopo la specializzazione si entra in graduatoria e ci si guadagna punti lavorando. E' un tipo di lavoro che a me piace molto, lo si può fare bene senza essere solo un compila ricette e uno smista pz agli specialisti.. mi piace l'idea di un rapporto col pz che si protrae x anni, lo si segue nel corso della sua vita venendo a che fare anche con le dinamiche famigliari, e soprattutto mi piace l'idea di vedere una "persona sana con un problema", non un pz allettato cui riferirsi solo mediante il numero del letto..
Di tutto questo, ovviamente, durante l'università non avevo la minima idea poichè la medicina del territorio non è x nulla presa in considerazione, ma durante l'esame di stato e iniziando a fare sostituzioni ho scoperto questo nuovo mondo, e mi è piaciuto.
Ti faccio un enorme in bocca al lupo x tutto, la strada è stata e sarà lunga, e dura, ma dopo vedrai che soddisfazione!

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10 Anni 6 Mesi fa - 10 Anni 6 Mesi fa #198034 da einaz80
Ciao Ale_Ale, non è semplice fornire un'opinione data l'enorme quantità di questioni e spunti di riflessione cui fai riferimento, da aspetti più "psicologici" ad altri più "pratici". Di certo posso dire che momenti di riflessione profonda sono comuni e la scelta del "dopo" la laurea rappresenta per molti un dilemma ed una fonte di "crisi" non indifferente.

Leggendo la risposta di Lumy, che ho apprezzato molto, mi sono saltate all'occhio due questioni secondo me basilari che rischiano di confondersi nella realtà attuale dei fatti ma che in realtà hanno radici ben differenti.

Un aspetto che come tanti anch'io ho vissuto con disgusto e sofferenza e che sicuramente ha, più o meno coscientemente, contribuito ad allontanarmi dal mondo universitario è lo squallore del processo di accaparramento di un posto in specialità, in cambio di servigi, con tanto di clientelismo, favoritismi, bassezze tra aspiranti ecc ecc. Da questo punto di vista quoto pienamente Lumy, il concorso MMG è imparziale, forse un po' aleatorio ma per lo meno risolve il suddetto squallore all'origine. Nessun potente da leccare, nessun concorrente da annientare in nome del "mors tua, vita mea", nessun favoritismo.
Aggiungo che, se ho capito bene e non hanno di nuovo stravolto tutto, il futuro dell'accesso alle specialità dovrebbe presto ricalcare tale meccanismo.

Tutt'altra questione è invece l'amore per l'ospedale piuttosto che per il territorio. Non a caso, avendo svolto il corso MMG ed essendo felice e soddisfatto della scelta fatta, quoto Lumy nell'affermare che il rapporto con il pz "fuori" è un'altra cosa.

Credo però che sarebbe teoricamente auspicabile che la scelta di campo tra medicina del territorio e medicina ospedaliera non fosse "inquinata" dal fatto che con il corso MMG ci si svincola dal sistema universitario ma risultasse davvero solo ed esclusivamente una scelta dettata dal gusto e dalle inclinazioni personali. Probabilmente tale auspicio si attuerà quando si avrà il concorso unico a test anche per le specialità.
Ultima Modifica 10 Anni 6 Mesi fa da einaz80.

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10 Anni 6 Mesi fa #198043 da Velasco
Anche secondo me è abbastanza normale avere un periodo di disgusto dopo la conclusione degli studi e il campo della MG aiuta molto a ritrovare il proprio equilibrio e a "disintossicarsi" dalle brutture dell'università e dei reparti: ti consiglio di fare l'esperienza della medicina di territorio.
Un carattere come il tuo probabilmente non è molto adatto alla vita di reparto (e lo dico in senso positivo), almeno in base alla mia esperienza personale. Però non è affatto detto che passata la fase del rifiuto non si possa trovare un reparto dove si lavora bene e con serenità, quindi non chiudere del tutto la porta delle specializzazioni perché a mente fredda, tra qualche tempo, potresti riapprodarci.

Per quanto riguarda le considerazioni di Lumy ed einaz non posso che condividere in pieno ad eccezione di un dettaglio importante: ultimamente le cose per il test di MG sono un po' cambiate, l'interesse si sta spostando verso questo settore e il concorso non è più l'idillio che ricordate. Anche lì ci sono giochi di potere notevoli ed è veramente facile combinare brogli in sede di correzione, nel segreto della commissione locale.

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10 Anni 6 Mesi fa #198051 da einaz80

Velasco ha scritto: Anche lì ci sono giochi di potere notevoli ed è veramente facile combinare brogli in sede di correzione, nel segreto della commissione locale.


Riflessione forse ingenua la mia, ma mi viene da porla comunque.

Il concorso di specialità ha la "fregatura" della seconda prova che risulta ampiamente discrezionale in termini di valutazione, quindi è piuttosto semplice modificare il punteggio finale, se si vuole, senza falsificare nulla.

Il concorso MMG è a scelte multiple, oltretutto con l'impossibilità di correggere una volta segnata la crocetta.
Quindi perché non sollevare nelle sedi opportune (procura) un'indagine se davvero si sospetta che possano essere truccate le schede in sede di correzione?

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10 Anni 6 Mesi fa #198052 da drbree
inizio il corso mmg fra poco: mi sono iscritta al concorso quasi per gioco, ed eccomi qui

la medicina generale mi piace, anche se in realtà volevo fare il pediatra generale, alias pediatra di libera scelta...il concetto è lo stesso alla fine, cambia l'età dei pazienti, i massimali e le ricompense previste, non mi sento così fuori dal tracciato quindi

a differenza di quanto scrivono gli altri ciò che mi preoccupa di più è lo stare da sola: a me piace il lavoro di squadra , e anche se capisco che spesso negli ospedali una squadra non sappiano cosa sia, l'idea di non avere nessuno per un confronto un colloquio e anche solo la pausa caffè mi crea un certo disagio

durante le sostituzioni che mi sono capitate ho visto molto, diagnosticato di tutto e mi sono resa conto che un mmg deve avere veramente una formazione solida perché deve far fronte a qualunque cosa. questo mi piace, come direi all'estero è qualcosa di molto challenging

il concorso mmg da me è stato pulito, io non ho nessun santo e sono entrata, al concorso in pediatria ero arrivata quasi ultima...è stato bello vedere che gente che è quasi entrata in pediatria non ha fatto o ha superato di poco i 60 punti...piccole soddisfazioni personali, che ci vuoi fare?

sono contenta perché il corso mmg ha un orario part time, io ho una figlia piccola e in questo modo posso conciliare corso casa e famiglia, cosa da non sottovalutare perché magari a trent'anni quando proverai anche tu avrai progetti simili! inoltre è vicino casa per cui non avrò mille mezzi da prendere per arrivare...altro punto da non sottovalutare per la propria salute fisica e mentale...infine non è che facendo questo corso ti precludi altro: puoi provare a entrare in specialità dopo averlo concluso, oppure fare nel frattempo studi di omeopatia o cose del genere

le vie del Signore sono infinite, io sono finita su questa e ne sono felice!

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